Aree da bonificare… il governo elenca.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente
Sul sito del Governo compare elenco che segue l’annuncio della intesa relative alle bonifiche.
Si legge nell’allegato:
Principali aree da disinquinare
57 aree da risanare. 2,2 miliardi di euro stanziati dal Ministero
Sono 57 i cosiddetti Sin (siti di interesse nazionale) da disinquinare.
2,2 miliardi di euro l’importo stanziato dal ministero dell’Ambiente dal 2001 a oggi. La somma è destinata agli interventi pubblici o di interesse pubblico. I privati sono tenuti a intervenire con propri investimenti.
Su circa 20 Sin il ministero ha concluso la sua parte di attività, ma l’attività non è finita. Anzi, spesso non è nemmeno cominciata. Difatti per legge (decreto 152 del 2006) la competenza è passata a Province e Arpa. E lì, spesso, tutto si è fermato.
Aree perimetrate
Pari a circa 500mila ettari le aree a terra perimetrate. Corrispondono a poco meno del 2% del territorio nazionale.
Pari a circa 90mila ettari la perimetrazione delle aree a mare.
Tipologia principali aree da bonificare
Marghera: polo industriale
Napoli orientale: ex raffineria Mobil
Gela: petrolchimico Eni
Priolo: petrolchimico Eni-ex Esso–Isab-Lukoil
Manfredonia: polo chimico
Brindisi: petrolchimico e 2 centrali elettriche a carbone
Taranto: acciaieria Ilva e raffineria Eni
Cengio (Savona): ex Acna (industrie chimiche)
Piombino: siderugia
Massa e Carrara: siderurgia e amianto
Casale Monferrato: amianto
Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano: cimitero di rifiuti della camorra
Pitelli (La Spezia): discarica rifiuti a ridosso dell’arsenale della marina militare
Balangero (Torino): miniera di amianto e discarica di altri tossici nocivi
Pieve Vergonte (Val d’Ossola): vecchia chimica
Sesto San Giovanni: siderurgia
Pioltello Rodano: ex Sisas (acetilene e derivati; discarica cancerogena di circa
cinquant’anni fa)
Napoli Bagnoli: acciaieria dismessa e stabilimento Eternit
Bonifiche: "accordo" imminente
15 Aprile 2012
NEWS