Sicurezza: aumento importo sanzioni dal 1.7.2018

Sicurezza: aumento sanzioni dal 1.7.2018
Decreto Direttoriale Ispettorato Lavoro e Circolare del 22.6.2018
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Con Decreto Direttoriale l’ispettorato del Lavoro ha indicato l’aumento dell’1,9% delle” ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 nonché da atti aventi forza di legge, sono rivalutate, a decorrere dal 1° luglio 2018, nella misura dell’1,9%.
Segue Circolare del 22.6.2018 che precisa l’ambito di applicazione e la tabella riepilogativa delle sanzioni.
Si allegano
Decreto dir. 12.2018 sanzioni
circolare sanzioni
riepilogo sanzioni

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Direttiva UE 2018/851: cernita – Focus 2

Modifica alla Direttiva 2008/98 CE – cernita
Direttiva 2018/851 UE  rifiuti – vigente dal 4.7.2018
Focus 2 – gestione rifiuti.
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La cernita di rifiuti è senza dubbio attività che rientra nella gestione dei rifiuti. L’art. 3 della direttiva CE 2008/98 viene sostituito, laddove,  innova solo nella parte in cui prevede la cernita; operazione che ricorre in numerosi “considerando” della Direttiva 2018/851.
Considerando:
6) Sul totale dei rifiuti generati nell’Unione, quelli urbani costituiscono una quota compresa tra il 7 e il 10 %; si tratta, tuttavia..continua lettura articolo cernita 

adminDirettiva UE 2018/851: cernita – Focus 2
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Direttiva UE 851/2018 – Rifiuti Urbani – Focus 1

Direttiva 2018/851 UE  rifiuti
Modifica alla Direttiva 2008/98 CE – Rifiuti Urbani
Focus 1 – fanghi e reflui da depurazione, sfalci e potature ecc….
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Direttiva 2018/851 modifica la Direttiva 2008/98 in molte parti.
Studio Legale Ambiente offre breve focus sulle novità apportate.
Degna di nota la modifica che riguarda i rifiuti URBANI che trova premessa nei considerando 9,10 della Direttiva 2018/851 per trovare poi modifica dell’art. 3 della Direttiva 2008/98 al punto 2bis e 2ter 2quater
Considerando:
9.È opportuno includere nella direttiva 2008/98/CE la definizione di «rifiuti non pericolosi». «rifiuti urbani», continua lettura articolo Direttiva UE 851/2018 rifiuti urbani

adminDirettiva UE 851/2018 – Rifiuti Urbani – Focus 1
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Subappalto – chi risponde dell'infortunio al lavoratore?

Subappalto: chi risponde dell’infortunio al lavoratore?
Cass. pen. sent. n. 22307/2018 e Modello 231
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione penale puntualizza la responsabilità tra appaltatore e ditte subappaltatrici nel caso di infortunio sul lavoro, ricordando che la responsabilità dell’appaltatore deve essere accertata e dunque non è esclusa. Ricorda per inciso anche la responsabilità della Società ai sensi del Dlgs. 231/2001 per non aver adottato MOG 231
Appaltatore
L’imputato T.F., nella qualità di amministratore delegato della società X nonché di responsabile di cantiere in relazione al lavoro da eseguirsi in località, affidava in subappalto alla ditta Y senza previamente verificare che tale ditta avesse le necessarie capacità tecniche e di …. continua lettura articolo sicurezza infortunio

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Albo Gestori Ambientali: Delibera categoria 4-bis "ferrosi"

Delibera Albo gestori Ambientali – categoria 4bis materiali ferrosi
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Entra in vigore il 15.6.2018  la Delibera Albo Gestori Ambientali relativa all categoria 4 – bis per gestori e trasportatori materiali ferrosi
” Deliberazione del 24 aprile 2018. – Individuazione della sottocategoria 4-bis (imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi ai sensi dell’articolo 1, comma 124, della legge 4 agosto 2017, n. 124). Criteri e requisiti per l’iscrizione…”
Attenzione però che …” L’iscrizione in tale sottocategoria non consente la contemporanea iscrizione nelle categorie dell’Albo relative al trasporto dei rifiuti…”. Vai alla lettura Delibera categoria 4bis ferrosi

adminAlbo Gestori Ambientali: Delibera categoria 4-bis "ferrosi"
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V.I.A.: sanzioni -schema comparato art. 29 Dlgs. 152/2006

V.I.A. e sanzioni: modifiche all’art. 29 Dlgs. 152/2006
Novità del Dlgs. 104/2017
In collaborazione con la rivista Recoverweb – articolo pubblicato marzo 2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 29 del Dlgs. 152/2006, che disciplina il sistema sanzionatorio della V.I.A[1].,  è stato ampiamente revisionato dal Dlgs. 104/2017.
Si segnalano alcune novità.

  • Controllo: viene espunto dal testo del nuovo art. 29 ogni riferimento al sistema di controllo affidato al “sistema agenziale” ovvero all’ARPA. L’art. 29 è dedicato solo al “sistema sanzionatorio” e non a “controllo e sanzioni”.
  • Sanzioni nel sistema previgente: L’art. 29 previgente articolava le sanzioni come misure ripristinatorie …...continua lettura articolo – sanzioni VIA recoverweb

[1]Valutazione Impatto Ambientale

adminV.I.A.: sanzioni -schema comparato art. 29 Dlgs. 152/2006
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Inceneritori .. decide la Corte di Giustizia UE

Rifiuti.Norme interne in materia di termovalorizzazione rimessione alla CGCE
TAR Lazio Sez. I n. 4574 del 24 aprile 2018
segnalazione a cura Cinzia Silvestri – Studio legale Ambiente


Il TAR Lazio rimette alcune questioni alla  Corte di Giustizia UE.
1) la prima questione pregiudiziale è importante perchè pone in luce le mancanze della legislazione italiana rispetto alla direttiva 2008/98/CE: “Dica la Corte di Giustizia UE se gli artt. 4 e 13 della Direttiva 2008/98/CE, unitamente ai “considerando” 6, 8, 28 e 31, ostano a una normativa interna primaria e alla sua correlata normativa secondaria di attuazione – quali l’art. 35, comma 1, d.l. n. 133/2014, come convertito in l. n. 164/2014, e il d.p.c.m. 10.8.2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 233 del 5.10.2016 – laddove qualificano solo gli impianti di incenerimento ivi considerati secondo l’illustrazione degli Allegati e delle Tabelle di cui al d.p.c.m. quali infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, che attuano un sistema integrato e moderno di gestione di rifiuti urbani e assimilati e che garantiscono la sicurezza nazionale nell’autosufficienza, dato che una simile qualificazione non è stata parimenti riconosciuta dal legislatore interno agli impianti volti al trattamento dei rifiuti a fini di riciclo e riuso, pur essendo tali due modalità preminenti nella gerarchia dei rifiuti di cui alla richiamata Direttiva”.
2) Anche la secondo questione pone in luce una finalità primarie e dimenticata degli impianti di incenerimento ovvero quella di limitare il conferimento in discarica: “In subordine, se non osta quanto sopra richiesto, dica la Corte di Giustizia UE se gli articoli 4 e 13 della Direttiva 2008/98/CE ostano a una normativa interna primaria e alla sua correlata normativa secondaria di attuazione – quali l’art. 35, comma 1, d.l. n. 133/2014, come convertito in l. n. 164/2014, e il d.p.c.m. 10.8.2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 233 del 5.10.2016 – laddove qualificano gli impianti di incenerimento di rifiuti urbani quali infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, allo scopo di superare e prevenire ulteriori procedure di infrazione per mancata attuazione delle norme europee di settore, oltre che al fine di limitare il conferimento di rifiuti in discarica”.
3) La terza questione colpisce i poteri attribuiti al PCM anche in assenza di V.A.S.: “Dica la Corte di Giustizia UE se gli articoli 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 della Direttiva 2001/42/CE, anche in combinato disposto tra loro, ostino all’applicazione di una normativa interna primaria e alla sua correlata normativa secondaria di attuazione – quali l’art. 35, comma 1, d.l. n. 133/2014, come convertito in l. n. 164/2014, e il d.p.c.m. 10.8.2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 233 del 5.10.2016 – la quale prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri possa con proprio decreto rideterminare in aumento la capacità degli impianti di incenerimento in essere nonché determinare il numero, la capacità e la localizzazione regionale degli impianti di incenerimento con recupero energetico di rifiuti urbani e assimilati da realizzare per coprire il fabbisogno residuo determinato, con finalità di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, senza che tale normativa interna preveda che, in fase di predisposizione di tale piano emergente dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si applichi la disciplina di valutazione ambientale strategica così come prevista dalla richiamata Direttiva 2001/42/CE”.

Vai alla lettura ordinanza TAR Lazio  4574.18 UE

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Amianto: INAIL e prestazione una tantum a favore eredi

Amianto: INAIL  eroga prestazione una tantum agli eredi dei malati
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il decreto interministeriale del 24 aprile 2018 del Ministero del Lavoro determina la misura e le modalità per l’accesso alla prestazione, a favore dei malati di mesotelioma non professionale e ai loro eredi per il triennio 2018-2020.
L’INAIL eroga una prestazione una tantum pari a 5.600 euro, per ciascuno degli anni del triennio, a coloro che abbiano contratto la patologia per esposizione ambientale o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto,  ….….Vai alla lettura del decreto INAIL 

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Appalti: Direttore dei Lavori – Linee Guida

Regolamento – Direttore Lavori e direttore dell’esecuzione

segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale 15.5.2018 il Decreto 49/2018 vigente al 30.5.2018  con Regolamento recante: «Approvazione delle linee guida sulle modalita’ di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione».
Regolamento che disciplina le funzioni e i rapporti tra il Direttore Lavori e gli appalti ex Dlgs. 50/2016   ……..vai alla lettura del decreto intero. Direttore Lavori 

adminAppalti: Direttore dei Lavori – Linee Guida
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Rumore – vociare dei clienti

Rumore – vociare dei clienti – responsabilità del gestore del locale
Cass. pen. sent. n. 19090/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il gestore di un locale è tenuto ad impedire che il vociaredei clienti disturbi la quiete pubblica. Non basta che il gestore ponga avvisi ai clienti o altri accorgimenti; ciò che conta è solo l’idoneità dei presidi ad impedire il disturbo della quiete pubblica. Nel caso in esame il gestore di un bar arriva in Cassazione ritenendo non solo di aver posto in essere tutti i presidi anche tecnici per evitare il disturbo ma anche di non essere responsabile di attività, vociare, compiuta da altri.
La Cassazione è di altro avviso.
La Cassazione ricorda che per ...continua lettura articolo rumore – vociare – gestore

adminRumore – vociare dei clienti
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Rifiuti – responsabilità dell'appaltatore

Rifiuti – responsabilità dell’appaltatore
Cass. pen. sent. n. 19152/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione precisa il rapporto tra impresa appaltante e appaltatore nella gestione dei rifiuti connessi ad un appalto.
Nel caso di specie il legale rappresentante della ditta appaltante si vede condannato in primo grado per la gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 Dlgs. 152/2006) per aver depositato la impresa appaltatrice rifiuti in un’area di proprietà dell’appaltante.
L’impresa appaltante si difende ritenendo di non aver alcun obbligo di impedire attività che esula dalla propria ..…continua lettura articolo rifiuti e appaltatore

adminRifiuti – responsabilità dell'appaltatore
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Amianto – danno morale e prova

Amianto – danno morale e prova
Cass. sez. Lavoro 27324/2017
A cura di Cinzia Silvestri – Studio Legale Ambiente 


Lavorare in ambiente inquinato da amianto non fa sorgere (sempre) nei lavoratori, non ammalati, il diritto ad ottenere il risarcimento del danno morale e da turbamento psichico.
La Corte ricorda invero che tale danno deve essere provato secondo le regole dell’onere probatorio e non discende dal mero obbligo datoriale alla salubrità dell’ambiente.  Nel caso in esame invero la Corte pur ribadendo il principio della risarcibilità del danno morale dei lavoratori che hanno lavorato in ambiente inquinato da amianto non ne ha riconosciuto il risarcimento per mancanza di prova.
La Corte ricorda i propri dicta: “ il danno ...continua lettura articolo – amianto

adminAmianto – danno morale e prova
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Rumore – Bar e musica

 
Rumore: Basta la testimonianza – art. 659 c.p.
Cass. pen. sent. n. 1014 /2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione ribadisce la necessità per la imputazione ex art. 659 c.p. del disturbo alla “collettività”. Nel caso di specie si trattava di un Bar e di musica fino a tarda notte. Le doglianze sono giunte non solo dal condominio dello stesso Bar …continua lettura articolo rumore – bar musica 659 c.p.

adminRumore – Bar e musica
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Rumore – palestra e condomini

Rumore – palestra e danni ai condomini
Non occorre perizia ? art. 659 c.p.
Cass. pen. sent. n. 601/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza della Cassazione 601/2018 si occupa del rumore “condominiale” (musica) di una palestra.  Si ricorda che in ambito penale la contravvenzione di cui all’art. 659C.p. deve essere ravvisato con riferimento ad una “collettività il cui significato però è stato diversamente precisato dalla Cassazione. In questo caso la Cassazione precisa:  “nella pubblica quiete, la quale implica di per sé l’assenzadi disturbo per la pluralitàdei consociati,è necessario per la configurabilità del reato che le emissioni ….continua lettura articolo – rumore 659 c.p.

adminRumore – palestra e condomini
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Stoccaggi/incendi: gestione operativa – linee Guida Ministero

Circolare Min. Ambiente – 15.3.2018 – stoccaggi/incendi
Linee Guida per la gestione operativa degli stoccaggi – rischio incendi
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il Ministero dell’ambiente indica con apposita circolare le linee guida utili a prevenire e gestire incendi presso stoccaggi di rifiuti ovvero percorsi utili indirizzati alla autorità preposte…..vai alla lettura  Circolare Ministero Ambiente – stoccaggi-incendi 
 

adminStoccaggi/incendi: gestione operativa – linee Guida Ministero
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Coincenerimento/Carbonio e monossido – Circolare del Ministero

Coincenerimento – Chiarimenti art. 237 – nonies Dlgs. 152/2006
Circolare del Min. Ambiente 28.2.2018
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Circolare del Ministero dell’ambiente interviene a chiarire alcuni dubbi sull’applicazione dell’art. 237 nonies comma 1 bis inserito dalla Legge Comunitaria 167/2017.
L’art. 237 nonies comma 1 bis recita: “per le emissioni di carbonio organico totale e monossido di carbonio degli impianti di coincenerimento dei rifiuti, autorizzati a modificare le condizioni di esercizio, è comunque assicurato il rispetto dei valori limite di emissione fissati dall’allegalo 1 par. A”.
Quando si applica tale disposizione? La Circolare indica una possibile interpretazione…. vai alla lettura della circolare Ministero Ambiente 237 nonies Dlgs. 152/2006 

adminCoincenerimento/Carbonio e monossido – Circolare del Ministero
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Abrogato art. 260 Dlgs. 152/2006 (traffico illecito rifiuti)

Abrogato art. 260 Dlgs. 152/2006 (traffico illecito rifiuti)
Ma (quasi) nulla cambia…..art. 452 quaterdecies codice penale – Dlgs. 21/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 22.3.2018 il Dlgs. 21/2018 vigente dal 6.4.2018 che abroga espressamente l’art. 260 del Dlgs. 152/2006 relativo alle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti; reato collocato nel Dlgs. 152/2006 che ora trova pedissequa trasposizione nel codice penale all’art. 452 quaterdecies nell’ambito dei reati ambientali. Dal 6.4.2018 tutti i riferimenti all’art. 260 citato saranno intesi a tale articolo; si pensi…continua lettura articolo – art. 452 quaterdecies c.p.

adminAbrogato art. 260 Dlgs. 152/2006 (traffico illecito rifiuti)
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Termine per bonifiche: 30 giorni sono pochi…

Bonifica e termini: 30 giorni sono pochi
TAR 174/2018 – CZ – Calabria
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Margherita Pepe


La P.A. non può imporre termine di soli 30 giorni per l’esecuzione di una bonifica laddove il termine di legge è di 6 mesi e deve inoltre considerare la difficoltà della bonifica ed i tempi congrui per l’esecuzione. La P.A. inoltre non può imporre oneri ed obblighi a colui che non è il responsabile dell’inquinamento.

**

La società S. richiedeva l’annullamento di un provvedimento del Direttore Generale per la Qualità della Vita dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il quale le si richiedeva di presentare, entro 30 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento, un progetto di bonifica di una discarica di proprietà della società basato sulla rimozione della stessa.
Tra i vari motivi di annullamento, la ricorrente….continua lettura articolo TAR 174/2018 
 

adminTermine per bonifiche: 30 giorni sono pochi…
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Committente e appaltatore: chi è il produttore rifiuti?

Committente e appaltatore – dei lavori e produttore dei rifiuti
Cassazione penale n. 223/2018
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Corte di Cassazione precisa:
“…in ipotesi di esecuzione di lavori attraverso un contratto di appalto, è l’appaltatore che – per la natura del rapporto contrattuale da lui stipulato ed attraverso il quale egli è vincolato al compimento di un’opera o alla prestazione di un servizio, con organizzazione dei mezzi necessari e gestione a proprio rischio dell’intera attività – riveste generalmente la qualità di produttore del rifiuto; da ciò …..continua lettura articolo Cass. pen. 223.2018

adminCommittente e appaltatore: chi è il produttore rifiuti?
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Contributi per oneri di vigilanza – decreto 12.12.2017

Contributi per anno 2016 – riparto tra i soggetti tenuti
DECRETO 12 dicembre 2017 – Riparto del contributo dovuto per l’anno 2016, previsto dall’articolo 206-bis, comma 6, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21.2.2018 il decreto di riparto dei contributi ai sensi dell’art. 206 dlgs. 152/2006 e dell’allegato che indica i soggetti tenuti a contribuire. L’onere è dovuto per fare fronte alle funzioni di vigilanza e controllo delle P.A. per la gestione dei rifiuti.

«All’onere derivante dall’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo di cui al presente articolo, pari a due milioni di euro, aggiornato annualmente al tasso di inflazione, provvedono, tramite contributi di pari importo complessivo, il Consorzio nazionale imballaggi…”
Sono esonerati ” dal pagamento quei soggetti che per l’esiguita’ dell’attivita’ svolta non hanno richiesto l’espletamento di funzioni di vigilanza e controllo da parte dell’Amministrazione;..”
*Decreto 12.12.2017 contributi anno 2016 
Allegato al Decreto 12.12.2017
 
adminContributi per oneri di vigilanza – decreto 12.12.2017
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Direttore dei Lavori e Appalti – parere del CdS

Direttore dei lavori nel codice appalti – schema di decreto
Consiglio di Stato parere – 12.2.2018
segnalazione a cura Cinzia Silvestri


Linee guida sulle modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione;

Risponde il Consiglio di Stato con parere del 12.2.2018 allo schema di decreto, adottato in attuazione dell’art. 111 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante il Codice dei contratti pubblici.
Il documento è interessante perchè “.. individuano le modalità e, se del caso, la tipologia di atti, attraverso i quali il direttore dei lavori effettua l’attività descritta all’art. 101, comma 3, del medesimo Codice, in maniera da garantirne trasparenza, semplificazione, efficientamento informatico, con particolare riferimento alle metodologie e strumentazioni elettroniche anche per i controlli di contabilità (art. 111, comma 1);..”

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=5267BTCAOR2WCE3O4TXYSVTSWM&q=direttore

adminDirettore dei Lavori e Appalti – parere del CdS
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V.I.A.: art. 28 monitoraggio

V.I.A.: Monitoraggio – Art. 28 Dlgs. 152/2006
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il Dlgs. 104/2017 ha modificato la normativa sulla Valutazione Impatto Ambientale di cui agli arti. 19 ss. del Dlgs. 152/2006.
Continua la pubblicazione di estratti del testo normativo sulle novità. Si allega il testo dell’art. 28 Dlgs. 152/2006 con tabella di confronto prima e dopo le modifiche.
Vai alla lettura art.  28 Dlgs. 152/2006 – monitoraggio

adminV.I.A.: art. 28 monitoraggio
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ANAC: operativo portale segnalazione illeciti

Whistleblowing: segnalazioni anonime dei dipendenti pubblici
ANAC operativa piattaforma per la segnalazione anonima
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Si riporta il comunicato del presidente ANAC pubblicato sul sito ANAC:

“Comunicato del Presidente del 6  febbraio 2018

Segnalazioni  di illeciti presentate dal dipendente pubblico (c.d. Whistleblower)
L’Autorità comunica che a partire dall’  8 febbraio 2018 sarà operativa l’applicazione informatica Whistleblower per l’acquisizione e la gestione, nel rispetto delle  garanzie di riservatezza previste dalla normativa vigente, delle segnalazioni  di illeciti da parte dei pubblici dipendenti come definiti dalla nuova versione  dell’art. 54 bis del d.lgs.165/2001. Al fine, quindi, di garantire la tutela  della riservatezza in sede di acquisizione della segnalazione, l’identità del  segnalante verrà segregata e lo stesso, grazie all’utilizzo di un codice  identificativo univoco generato dal sistema, potrà “dialogare” con l’ANAC in  maniera spersonalizzata tramite la piattaforma informatica.
Quanto sopra per evidenziare che a  partire dalla entrata in esercizio del suddetto portale, potrà essere garantita  la massima riservatezza esclusivamente alle segnalazioni pervenute tramite il descritto  sistema. Conseguentemente si consiglia, per le segnalazioni inoltrate a partire  dall’entrata in vigore della legge n. 179/2017 tramite ogni altro canale  (telefono, posta elettronica, certificata e non, protocollo generale), di  inviarle nuovamente utilizzando solo e unicamente la piattaforma ANAC.”

adminANAC: operativo portale segnalazione illeciti
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Sicurezza: vendita macchinari non a norma

Sicurezza: interpello 1/2017
sulla vendita macchinari, DPI.. non conformi alla normativa
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Risponde il Ministero del Lavoro all’interpello della Regione FVG relativo alla vendita di macchinari non a norma.
In particolare il quesito richiama sentenza della cassazione 40590/2013 e chiede se la vendita di attrezzature da lavoro, DPI e impianti non rispondenti alle normative possa essere legittima….
Leggi interpello n. 1/2017 

adminSicurezza: vendita macchinari non a norma
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