Regione Veneto modifica PTA 107/2009 – Piano Tutela Acque

Regione Veneto – modifica PTA 107/2009
BUR 35 del 7.4.2017 – DGRV 360/2017 – modifica Piano Tutela Acque
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Regione Veneto regolamenta gli aspetti relativi agli effetti ambientali degli scarichi di sostanze pericolose, caratterizzate da possibili risvolti sanitari. Leggi Bur 35/2017-250-251

Pubblicata nel Bollettino Ufficiale Veneto del 7.4.2017 la modifica all’art. 11 del PTA 107/2009 che inserisce il comma 9  “Adempimenti finalizzati alla riduzione o all’eliminazione delle sostanze pericolose”, così formulato:
“9. Qualora nel territorio regionale, ed in particolar modo nella zona di ricarica degli acquiferi di cui all’art. 18 del presente Piano, siano presenti impianti, stabilimenti, siti potenzialmente contaminati o contaminati, che abbiano generato o siano ancora in grado di generare, ovvero generino con continuità accertate situazioni di criticità relative alle acque utilizzate per l’approvvigionamento idropotabile, associate ad effetti sanitari quali un probabile aumento di rischio di contrarre patologie umane e dovute a sostanze di cui alle Tabelle 1/A e 1/B dell’Allegato 1 del D.lgs. n. 152/2006, Parte terza e loro aggiornamenti, laddove sia stata identificata e sia ancora presente la fonte di pressione che ha generato la suddetta criticità e sia ancora in grado di generarla, la fonte di pressione stessa deve essere rimossa, o delocalizzata in aree meno critiche, nel più breve tempo possibile; in ogni caso gli scarichi e/o le immissioni da essa derivanti, nelle acque superficiali, sul suolo, nelle acque sotterranee o in pubblica fognatura, anche provenienti da necessarie operazioni di bonifica, devono essere opportunamente gestiti, in modo tale da garantire la tutela della salute della popolazione con particolare riferimento al consumo di acqua potabile.”

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Rimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole


Rimozione rifiuti a carico del proprietario incolpevole
Nessun obbligo di recintare il fondo- TAR Bari n. 287/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza del TAR Bari n.287/2017 ribadisce che l’amministrazione non può imporre la rimozione dei rifiuti sul proprietario del sito solo per la qualità di proprietario.
L’amministrazione deve compiere la necessaria istruttoria.
La chiusura del fondo o la recinzione è una mera facoltà del proprietario (art. 841 c.c.).
L’esistenza dell’elemento ………continua lettura articolo 

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Quando la discarica è abusiva?

Quando la discarica è abusiva?
Discarica abusiva e abbandono rifiuti – differenze – Cassazione penale n. 18399/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza è chiara nel porre in evidenza il fatto che per avere discarica “abusiva” non occorre che l’area sia oggetto di opere o allestimento dell’area a tale fine essendo sufficiente la reiterazione della condotta e la presenza di quei requisiti indicati dalla legge e dalla giurisprudenza.
Il Tribunale di Asti, ha assolto C.F. dal reato di realizzazione di discarica abusiva di rifiuti urbani e speciali di cui all’art. 256, comma 3 d.lgs. 152/06.
Avverso tale pronuncia proponeva ricorso per Cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti il quale rileva che:
1) il giudice, “pur ritenendo provata la materialità dei fatti, …….continua lettura articolo discarica

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ANAC: Società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001

Anac: società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001
Linee Guida Anac – obbligo di motivazione
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Sono in consultazione le linee Guida dell’Anac che precisano oneri ed obblighi delle società partecipate pubbliche e soprattutto evidenziano la relazione sempre più forte con il Dlgs. 231/2001 che laddove la società controllata pubblica decida di non adottare deve motivare.
Di seguito un estratto di alcuni punti (1.3 e 3.1) delle nuove linee Guida:
1.3. Le misure di prevenzione della corruzione: il PNA come atto di indirizzo rivolto ai soggetti di cui all’art. 2-bis del d.lgs. n. 33/2013
Con riferimento alle misure di prevenzione della corruzione diverse dalla trasparenza, l’art. 41 del d.lgs. 97/2016, aggiungendo il comma 2-bis all’art. 1 della l. 190/2012, prevede che tanto le pubbliche amministrazioni quanto gli “altri soggetti di cui all’articolo 2-bis, comma 2, del d.lgs. n. 33 del 2103” siano destinatari delle indicazioni contenute nel PNA (del quale è la legge stessa a definire la natura di atto di indirizzo), ma secondo un regime differenziato: mentre le prime sono tenute ad adottare un vero e proprio PTPCT, i secondi devono adottare “misure integrative di quelle adottate ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.
Di questa innovazione occorre sottolineare …..Continua lettura articolo – anac

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Corruzione tra privati: modifiche al Dlgs. 231/2001 – reati societari

Corruzione tra privati: Modifica responsabilità Enti ex Dlgs. 231/2001
Modifica art. 25 ter Dlgs. 231/2001 – reati societari
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il Dlgs. 38/2017 modifica anche l’art. 25 ter del Dlgs. 231/2001 alla lettera s- bis e colpisce solo due condotte.
Nel caso di cui all’art. 2635 del c.c. ovvero per la condotta del corruttore (come modificato dalla novella) «Chi, anche per interposta persona, offre, promette o da’ denaro o altra utilita’ non dovuti alle persone indicate nel primo e nel secondo comma, e’ punito con …….continua lettura articolo e schema  corruzione tra privati 

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Corruzione: Amministratori e società private

Corruzione tra privati: Amministratori e direttori di società private
Dlgs. 15.3.2017 n. 38 (Gazz. Uff. 30.3.2017) 
  A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il legislatore punisce anche i dirigenti, liquidatori, direttori “corrotti” e corruttori nell’ambito delle società ed enti privati.
Il Dlgs. 38/2017 entrerà in vigore il 14 aprile 2017 tramite la modificazione dell’art. 2635 c.c. che regolamenta la corruzione tra privati.
Dopo l’art. 2635 del c.c. è inserito l’art. 2635bis c.c. che sanzione anche l’istigazione alla corruzione comminando la pena della reclusione ridotta da 4 mesi a 1 anno per l’istigatore.
Il primo comma dell’art. 2635 c.c…continua lettura articolo e schema nuovo art. 2635 c.c.

adminCorruzione: Amministratori e società private
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Albo Gestori Ambientali: modulistica

Albo gestori Ambientali: modulistica gestione semplificata
pubblicata in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La nuova modulistica per l’iscrizione all’albo gestori ambientali per la procedura semplificata del 22.2.2017 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale del 15.3.2017
Leggi www.albonazionalegestoriambientali.it/download/it/deliberecomitatonazionale/074-Del03_22.02.2017.pdfhtt

adminAlbo Gestori Ambientali: modulistica
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Appalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti

Appalti e linee Guida Anac n. 7
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 14.3.2017 le Linee guida n. 7, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Linee guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie societa’ in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016». (Delibera n. 235).
Leggi Linee guida 7 anac
 

adminAppalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti
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Sottoprodotti: chiarimenti Mini. Ambiente e Unioncamere

Sottoprodotti: chiarimenti al decreto 264/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Unioncamere, in data 8 marzo 2017, ha trasmesso a tutte le Associazioni di categoria, un’informativa contenente la comunicazione che è stata trasmessa alle Camere di commercio e la nota del Ministero dell’Ambiente recante alcuni chiarimenti interpretativi in merito al decreto 13 ottobre 2016 n. 264.
Per quanto riguarda l’elenco dei produttori ed utilizzatori da istituire presso le Camere di commercio si chiarisce come tale disposizione non introduce …continua lettura articolo
Leggi Allegato I_ MATTM(nota 3084)_ requisiti_sottoprodotti
Leggi Allegato II_U_5184_sottoprodotti_dopo_nota_MATTM

adminSottoprodotti: chiarimenti Mini. Ambiente e Unioncamere
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Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017

Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalti – DECRETO 15 febbraio 2017
Criteri  da inserire nel bando appalto
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7.3.2017 il Decreto del MIn. Ambiente relativo alla “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o
lungo le strade”. Leggi Decreto CAM 
Il decreto è interessante in quanto disciplina l’inserimento di appositi Criteri di carattere ambientale da inserire nel capitolati d’appalto.
Nel caso specifico si tratta di disciplinare l’uso di fitofarmaci lungo le strade o lungo linee ferroviarie e tuttavia indica la strada si sviluppo per altri settori.
Scrive il decreto con riferimento ai CAM:
I CAM rappresentano un mezzo per:
• tutelare l’ambiente acquatico e l’acqua potabile;
• tutelare la salute;
• tutelare gli ecosistemi naturali.
I CAM si suddividono in criteri ambientali «di base» e
«premianti» e sono finalizzati a promuovere una maggiore
sostenibilita’ ambientale, economica e sociale dei servizi offerti,
garantendo comunque il rispetto delle leggi nazionali e regionali.
Le stazioni appaltanti devono introdurre obbligatoriamente i
criteri di base indicati nel presente documento nelle proprie
procedure d’appalto e utilizzare i «criteri premianti» quando
aggiudicano le gare d’appalto con il criterio dell’offerta
economicamente piu’ vantaggiosa.
I CAM sono collegati alle singole fasi di definizione
dell’appalto in modo da facilitare il compito della stazione
appaltante che deve introdurli nelle proprie gare e sono raggruppati
in sezioni come di seguito descritto:….”

adminCriteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017
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Decreto Min. Ambiente: mozziconi e rifiuti di piccole dimensioni

Decreto Ministero Ambiente del 15 febbraio 2017
Disposizioni in materia di rifiuti di prodotti da fumo e di rifiuti
di piccolissime dimensioni.
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Lotta ai mozziconi e ai rifiuti di piccole dimensioni abbandonati dai cittadini. Il legislatore era già intervenuto riformando il Dlgs. 152/2006 e prevedendo sanzioni per coloro che abbandonano per la strada mozziconi di sigarette, fazzoletti, gomme da masticare. Il decreto pubblicato nella Gazzetta del 6.3.2017 si occupa solo delle sanzioni ovvero di come ripartirle all’interno delle amministrazioni.
A dire il vero ci si chiede se mai qualcuno è stato sanzionato per aver gettato per le strade un fazzoletto di carta laddove il degrado imbarazzante delle nostre città non testimonia certo l’intervento sanzionatorio della pubbliche amministrazioni. Amministrazioni che non intervengono per problematiche ben più gravi. Tuttavia quando si tratta di incamerare denaro il legislatore provvede.
Il Decreto prevede l’installazione di “contenitori”; forme di pubblicità sul danno che all’ambiente procura chi getta mozziconi; campagne informative ed altro ma si dimentica di gestire la questione nei luoghi privati ad uso pubblico, ad esempio. Le amministrazioni che non hanno denaro neppure per ripulire le strade dovranno provvedere ad installare “raccoglitori” che per esperienza diventano punti ricolmi e straripanti di rifiuti di ogni genere spesso dimenticati dalle amministrazioni.
Leggi decreto “mozziconi

adminDecreto Min. Ambiente: mozziconi e rifiuti di piccole dimensioni
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Mille proroghe …è Legge

Mille proroghe: DL 244/2016 convertito in Legge 19/2017
Art. 12 proroghe ambientali
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 12 del Decreto Milleproroghe risulta confermato dalla Legge 19/2017.
L’art. 11 del DL 101/2013 (L. 125/2013) – Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e in materia di energia risulta così modificato (parte in blu) ai commi 3 bis e 9 bis:

3-bis. Fino alla data ...continua lettura art. 11 milleproroghe
Leggi DL 244/2016 convertito milleproroghe
adminMille proroghe …è Legge
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Tracciamento e pesatura rifiuti: Decreto 16.2.2017

Contributi per le PMI – pesatura rifiuti – termine per l’accesso ai contributi
Decreto 16.2.2017
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazz. Uff. 27.2.2017 il Decreto 16.2.2017 del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Fissazione del termine per la presentazione delle domande d’accesso ai contributi per l’acquisto da parte di piccole e medie imprese di
impianti, macchinari e attrezzature finalizzati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e
pesatura dei rifiuti.
Leggi Decreto 17.2.2017 -incentivi imprese
 

adminTracciamento e pesatura rifiuti: Decreto 16.2.2017
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Amianto: un vicino insidioso – appunti Convegno, Vicenza, 23.2.2017

Amianto: Disegno Legge n. 2602
Tutela dell’ambiente – Testo Unico Amianto
Appunti per il Convegno in Vicenza – organizzato dal Comune di Vicenza – Amianto un vicino insidioso – 23-2-2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’interesse sul progetto di Legge di riordino della Normativa sull’Amianto riprende attualità per l’invio in data 21.11.2016 al Senato del testo da rielaborare.
Esistono dei punti di novità nella struttura del TUAmianto che si suddivide in 7 titoli dedicati all’Ambiente, Sicurezza, Misure, salute collettiva ecc… e si chiude con le SANZIONI che dialogano con l’intero testo.
Il TU Amianto in realtà rielabora la disciplina esistente che ad oggi si trova frammentata in diversi testi legislativi, puntualizzata da numerosi Regolamenti e norme regionali.
Di seguito alcune precisazioni:
1) Cosa resterà della L. 257/92? ….. continua lettura DDL AMIANTO

adminAmianto: un vicino insidioso – appunti Convegno, Vicenza, 23.2.2017
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Regolamento per compostaggio – DM 266/2016

Rifiuti: compostaggio rifiuti organici – DM 266/2016
Pubblicato il Regolamento n.  266/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato ieri 23.2.2017, in Gazzetta Ufficiale il Regolamento recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunita’ di rifiuti organici ai sensi dell’articolo 180, comma 1-octies, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, cosi’ come introdotto dall’articolo 38 della legge 28 dicembre 2015, n. 221.
Il DM sarà vigente al 10-3-2017
Vai alla lettura del DM 266.2016
Vai alla lettura degli allegati  da 1 a 6

 

adminRegolamento per compostaggio – DM 266/2016
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Sottoprodotti: pubblicato il Regolamento n. 264.2016

Sottoprodotti: Decreto 13 ottobre 2016, n. 264

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15.2.2017  il
Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti.

Il Regolamento avrà vigenza dal 2.3.2017

Vai alla lettura del Regolamento Decreto 264.2016
 

adminSottoprodotti: pubblicato il Regolamento n. 264.2016
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Sistri: nuova gara

Sistri: Nuova gara per affidamento sistema
Una storia infinita
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Sul portale www.consip.it, il 1 febbraio 2017 è stato pubblicato un avviso inerente la riaggiudicazione della gara per la concessione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti meglio noto come Sistri.
La nuova aggiudicazione, arriva dopo che la prima, datata 4 agosto 2016, era stata annullata in autotutela, come si evince dalla sentenza Tar Lazio 6 febbraio 2017, n. 2000.
L’annullamento in autotutela era giunto in seguito alla richiesta di sospensione e annullamento …..Leggi articolo Sistri 
Leggi anche: Sistri e decreto milleproroghe

adminSistri: nuova gara
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Avvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…

UNAA: parere sul rapporto avvocati e Gara pubblica
Dlgs. n. 50/2016 – chiarimenti – difesa in giudizio o consulenza specialistica
segnalazione a cura avv. Cinzia Silvestri


Per fortuna interviene parere dell’associazione amministrativisti (UNAA) che dirime le storture applicative del Dlgs. 50/2016, ad opera non solo degli Enti locali. Gli avvocati si sono visti equiparati spesso alla “fornitura di un servizio” come ingegneri ed architetti; e le interpretazioni sull’art. 17 Dlgs. 50/2016 – proposte anche da qualche autorevole autore – hanno creato la nota confusione applicativa e gli avvocati si sono visti trattare alla stregua di qualsiasi fornitore.
Benvenga l’autorevole parere degli amministrativisti che riporta la questione nella corretta interpretazione e precisa:

Va diffondendosi, stimolata da erronee interpretazioni ed improprie sollecitazioni, la convinzione che le amministrazioni pubbliche, allorché intendano conferire un incarico di difesa in giudizio o di consulenza/assistenza specialistica, a differenza di ogni altro ente soggetto debbano procedere alla scelta dell’avvocato mediante previo espletamento di una procedura selettiva di pubblica evidenza e non possano procedere ad affidare l’incarico professionale sulla base di autonome, legittime e congrue motivazioni.
Siffatta tesi, che prende corpo a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. n. 50/2016 (nuovo codice dei contratti pubblici), deve ritenersi priva di alcun fondamento giuridico, anzi in contrasto con la direttiva europea n. 24/2014 (v. considerando n. 25), di cui la riforma del codice dovrebbe costituire coerente attuazione….. leggi parere avvocati senza gara
adminAvvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…
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Amianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30

Amianto, un vicino insidioso…
Convegno organizzato dal Comune di Vicenza – gratuito – Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
con la partecipazione di  Studio Legale Ambiente


Convegno organizzato dal Comune di Vicenza con la partecipazione di diverse professionalità a testimoniare l’approccio diversificato che la questione “amianto” richiede. Iscriviti al Convegno.
LOCANDINA Amianto Vicenza

adminAmianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
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Sottoprodotto: La vendita non esclude la natura di rifiuto

Sottoprodotto: la vendita non esclude la natura di rifiuto
Cassazione penale 5442/2017 – segatura, truciolati, scarti lavorazione del legno…..
Cassazione penale 15447/2015 – scarti di lavorazione odontoiatrica, protesi
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’interpretazione sulla natura di rifiuto è estensiva: nel dubbio e in mancanza d’ indicazioni certe il bene si presume rifiuto e deve essere gestito con le modalità indicate nel Dlgs. 152/2006 (a tutela dell’ambiente). Tuttavia la pratica e le esigenze degli operatori non vanno di pari passo con la “Legge” e tanto più con le decisioni della magistratura spesso lontane dalle esigenze quotidiane.
Non si può negare infatti … continua lettura articolo sottoprodotto

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Il gioco del pallone disturba la tua quiete?

Il gioco col pallone disturba la tua quiete? Una storia di ordinaria follia
Risponde la cassazione pen. Sez. V, Sent., 16-01-2017, n. 1786
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


La sentenza merita riflessione  per il travaglio che l’imputato ha dovuto subire.
L’imputato veniva disturbato dal sistematico gioco di pallone di alcuni bambini; gioco vietato dal regolamento condominiale.
L’imputato si adopera per far rispettare il regolamento ed arriva persino a tagliare il pallone dei bambini i quali peraltro, per niente intimoriti, continuano a giocare in spregio di qualsiasi regola e, certo guidati dai propri genitori, denunciano l’imputato.
Questo signore – che forse ha solo reagito, pur con esagerazione, alla maleducazione esasperata della gioventù che non riconosce più alcuna autorità – si è trovato dunque nel girone dantesco della “giustizia” che in primo grado lo ha addirittura condannato in Tribunale  a “...4 mesi di reclusione  per il delitto di atti persecutori, perchè reiteratamente minacciava, aggrediva ed ingiuriava alcuni minorenni che facevano rumori nel cortile condominiale giocando con un pallone, intimando loro di non arrecare disturbo ed altresì tagliando con un coltello i palloni con i quali i bambini giocavano….”. 
Fortunosamente la Corte di Appello ha avuto almeno l’attenzione di riqualificare “..il fatto contestato come delitto di violenza privata, riducendo la pena a due mesi di reclusione; la Corte evidenziava che i bambini, impauriti per effetto del comportamento tenuto dall’imputato, spesso si vedevano costretti a rientrare in casa o scendevano nel cortile evitando di giocare con la palla…”. 
Fortunatamente il nostro sistema giudiziario permette ancora 3 gradi di giudizio ed il malcapitato ha avuto il coraggio di impugnare anche la sentenza della Corte di appello, probabilmente straziato dall’ingiustizia sostanziale subita. Tutti noi assistiamo quotidianamente alla scempio delle nostre strade, giardini, cortili da parte di “bambini” e “adulti”, nel silenzio ed inerzia dell’amministrazione, abbandonati dalle forze dell’ordine, costretti ad intervenire esponendoci in prima persona col rischio di venire persino “denunciati” e con l’ avvallo della “giustizia”. Una storia che non doveva neppure cominciare.
Così la Cassazione finalmente chiude nel 2017 la vicenda giudiziaria che ha trovato inizio  con la denuncia da parte dei ragazzini e conferma della sentenza del Tribunale del 2012. Sei anni per trovare giustizia insperata.Sei anni per accorgersi che forse quest’uomo non doveva essere tratto in giudizio …
La Cassazione accoglie le doglianze dell’imputato liberandolo dal pesante fardello ma lasciandogli certamente l’amarezza di non essere stato difeso proprio dalla “giustizia” e precisa:
1.1 Preso atto che non è in discussione lo sviluppo degli accadimenti, mette conto soffermare l’attenzione sulla idoneità della minaccia, o violenza, spiegata, nella specie, dall’imputato per la determinazione dell’evento contemplato dall’art. 610 cod. pen..
1.2 E’ noto che l’oggetto di tutela del reato in questione è dato dalla libertà individuale, intesa come possibilità di determinarsi spontaneamente, secondo motivi propri. Secondo la giurisprudenza di questa Corte, infatti, l’obiettività giuridica del delitto di violenza privata consiste nella tutela della libertà individuale come libertà di autodeterminazione e di azione ; perchè attinga la soglia del penalmente rilevante, però, la violenza o la minaccia deve determinare una perdita o riduzione sensibile, da parte del soggetto passivo, della capacità di determinarsi ed agire secondo la propria volontà …
Non ogni forma di violenza o minaccia, quindi, riconduce alla fattispecie dell’art. 610 cod. pen. , ma solo quella idonea – in base alla circostanze concrete a limitare la libertà di movimento della vittima o influenzare significativamente il processo di formazione della volontà, incidendo su interessi sensibili del coartato. A tanto conduce sia il principio di offensività, sia l’esigenza di confinare nel “giuridicamente indifferente” i comportamenti costituenti violazioni di regole deontologiche, etiche o sociali, inidonei – pur tuttavia – a rappresentare un reale elemento di turbamento per il soggetto passivo.
1.3 Alla luce di tali criteri, deve escludersi nella fattispecie concreta la sussistenza del reato contestato, poichè la condotta del P. era motivata, secondo lo stesso capo di imputazione, dal rispetto delle regole condominiali e se anche temporaneamente faceva allontanare i minori, non impediva loro di riprendere i giochi che disturbavano la quiete del P..
2. In conclusione, escluso il carattere offensivo della condotta incriminata, la impugnata sentenza va annullata senza rinvio, perchè il fatto non sussiste….

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Linee Guida ISPRA: quando è escluso il trattamento per i rifiuti in discarica?

Linee Guida ISPRA: criteri tecnici trattamento escluso prima della discarica
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Sul sito Ispra sono stati pubblicati i criteri tecnici voluti dal’articolo 48 della L. 221/2015, che, cita l’Ispra: ” integrando l’articolo 7 del d.lgs. 36/2003, affida all’ISPRA il compito di individuare i criteri tecnici da applicare per stabilire quando il trattamento dei rifiuti prima dello smaltimento in discarica non è necessario.
L’ISPRA, in collaborazione con le agenzie, ha dato attuazione alla citata disposizione, predisponendo la presente linea guida che è finalizzata a fornire criteri tecnici di supporto all’implementazione dell’articolo 7 comma 1, lettera b), del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, relativo al pretrattamento dei rifiuti da allocare in discarica.”
Clicca per la lettura del documento 145_2016_Manuali e Linee Guida_Discariche_legge 221_2015

adminLinee Guida ISPRA: quando è escluso il trattamento per i rifiuti in discarica?
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Amianto: Bando per la bonifica di edifici

Bando bonifica Amianto . Ministero Ambiente
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


In Gazzetta ufficiale del 24.1.2017 il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – indice una procedura pubblica, destinata agli enti di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per il finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in conformita’ a quanto disposto dal decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 276 del 25 novembre 2016, con riferimento all’annualita’ 2016.
Leggi Bando Amianto
 

adminAmianto: Bando per la bonifica di edifici
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