Curatore e responsabilità rimozione rifiuti

Curatore fallimentare – responsabilità rimozione rifiuti
Principio “chi inquina paga” – TAR Lombardia n. 38/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Si discute se la curatela fallimentare sia “titolare” di un obbligo di smaltimento o recupero di rifiuti abbandonati su terreni del “fallito”. Si discute se la curatela fallimentare possa essere destinataria dell’ ordinanza di “sgombero” di cui all’art. 192 Dlgs. 152/2006 e di obblighi ex art. 242 ss. Dlgs. 152/2006. La curatela invero non è “proprietaria dei terreni del fallito” e assume l’ amministrazione dei beni solo al fine della liquidazione. Tuttavia la questione non è pacifica.
Nel caso esaminato dal TAR Lombardia, il Comune ….continua lettura articolo rifiuti e curatela

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Accesso civico: Enti obbligati

Quali Enti sono obbligati al rispetto delle norme sull’accesso civico?
Linee Guida ANAC – Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il punto 4 delle linee Guida dell’ANAC offre elenco dei soggetti tenuti al rispetto dell’accesso civico generalizzato o semplice ovvero ad attivarsi in caso di richiesta di “chiunque” proponga istanza anche senza motivare e senza essere titolare di interessi.
L’ANAC elenca gli enti tenuti ad attivarsi:
1) pubbliche amministrazioni (art. 2-bis, comma 1); ivi comprese le autorita’ portuali, nonché’ …. continua lettura articolo – accesso civico

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Linee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"

Accesso civico generalizzato: Linee Guida ANAC
Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Continua l’attività di scrittura di “Linee Guida” dell’ANAC.
Con Delibera del 28.12.2016 l’ANAC precisa le differenze tra accesso civico semplice, generalizzato e documentale segnalando le opportune differenze tra il Dlgs. 33/2012 come riformato dal Dlgs. 97/2016 e l’accesso documentale di cui alla L. 241/90 art. 22 ss..
La novità assoluta risiede nel fatto che il “diritto   all’informazione è generalizzato e la regola generale è la trasparenza mentre la riservatezza e il segreto sono eccezioni.
L’accesso generalizzato e semplice sarebbe …..continua lettura articolo e schema – accesso civico

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Rifiuti: responsabile "incolpevole"

Proprietario “incolpevole” e abbandono dei rifiuti
TAR Sicilia (Palermo) 2675 del 21.11.2016
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il caso esaminato dal TAR Sicilia si pone nel solco della precedente giurisprudenza.
La mera conoscenza dell’abbandono di rifiuti sul proprio terreno non concreta di per se’ la colpa. Tuttavia la mera conoscenza si tramuta in consapevolezza /colpevole laddove s’impone l’ordinaria diligenza di adottare le misure idonee ad evitare l’illecito. Tale struttura dilata la responsabilità.
Il TAR Sicilia (Palermo) n. 2675/2016 rileva la “colpa” e dunque l’omessa diligenza nel fatto che l’Ente proprietario del terreno (RFI) interessato da abbandono di rifiuti da parte di terzi era già a conoscenza di precedenti abusivi sversamenti di rifiuti. Nel caso in esame la rete Ferroviaria Italiana SPA era già a conoscenza degli sversamenti e dunque “consapevole” ovvero colpevole di non aver attuato le misure per evitare l’abbandono di rifiuti sull’are di proprietà. Scrive il TAR Sicilia, citando proprio le sentenze sopra riferite: A fronte di detta consapevolezza, l’assenza di vigilanza o di accorgimenti atti a scongiurare il reiterarsi di possibili analoghi illeciti versamenti di materiali di risulta da parte di terzi nell’area di propria pertinenza integra, ad avviso del Collegio, una condotta colposa da parte del proprietario dell’area. Al riguardo va richiamata la condivisibile giurisprudenza secondo cui il requisito della colpa postulato dall’art. 192 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006 ben può consistere nell’omissione degli accorgimenti e delle cautele, anche di ordine civilistico, che l’ordinaria diligenza, accortezza ed attenzione suggeriscono per assicurare un’efficace protezione ambientale dell’area (Cfr. Cons. di Sato – Sez. IV 13/1/2010 n. 84; Cass. Sez. Un. 25/2/2009 n. 4472; TAR Trentino Alto Adige – Sez. I – 2/11/2011) soprattutto nei casi, come quelli in specie, tali omissioni siano colpevolmente mantenute anche a fronte di precedenti sversamenti abusivi di rifiuti e della successiva bonifica nell’area privata.

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Rifiuti: MUD 2017

Rifiuti: Mud 2017
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


Quest’anno non è atteso alcun DPCM riguardo alla dichiarazione Mud perché non è  necessario un nuovo provvedimento. Si ricorda, infatti, che il DPCM 21/12/2015, che a sua volta confermava il DPCM precedente, all’articolo 1, comma 2, prevedeva espressamente che “il modello allegato al decreto di cui al punto precedente sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro la data prevista dalla legge 25 gennaio 1994, n.70 e cioè entro il 30 aprile di ogni anno, con riferimento all’anno precedente e sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  (SISTRI).
Non essendo ancora pienamente operativo il Sistri, vista la recente proroga del “doppio regime” (con conseguente slittamento del quadro sanzionatorio al 1 gennaio 2018) avvenuta ad opera del Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 cd. Milleproroghe, anche per l’anno 2017 si conferma il Modello utilizzato nel 2016 ovvero quello previsto dal D.P.C.M. 17 dicembre 2014, pubblicato nel S.O n. 97 alla G.U. n. 299 del 27 dicembre 2014, per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile 2017, con riferimento all’anno 2016.
Eventuali informazioni aggiuntive alle istruzioni riportate in Allegato al D.P.C.M. 17/12/2014 saranno rese disponibili sui siti internet del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’ISPRA, dell’Unioncamere, di Infocamere e di Ecocerved.
Per la trasmissione telematica si fa presente che l’accesso all’area di login, contenente le informazioni e il software per la presentazione del MUD 2016, è attualmente sospeso. Ecocerved, sul proprio sito dedicato http://mud.ecocerved.it/, informa che il servizio sarà riattivato nelle prime settimane del 2017, con le informazioni aggiornate.

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Sistri e decreto "milleproroghe"

Sistri – rinvio al 31.12.2017 applicazione sanzioni
DL n. 244/2016 – pubblicato decreto “milleproroghe”
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 L’art. 12 del decreto milleproroghe (DL 30.12.2016 n. 244) riscrive l’art. 3bis e 9bis del DL 101/2013 con riferimento al Sistri.
In Gazzetta Ufficiale n.304 del 30-12-2016 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante “Proroga e definizione di termini” cd. Milleproroghe.
L’articolo 12, che riguarda le disposizioni in materia ambientale, rinvia l’applicazione delle sanzioni previste dal Sistri. Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario (individuato dalla procedura ad evidenza pubblica indetta da Consip) e comunque non oltre il 31 dicembre 2017, continueranno ….continua lettura articolo 2017 sistri

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DM n. 228/2016 : regolamento verbali sanzioni A.I.A.

Regolamento per la compilazione dei verbali relativi alle sanzioni amministrative ex art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 – DM Ambiente n. 228/2016
segnalazione a cura di studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 15.12.2016 con vigenza dal 30.12.2016 il Regolamento che indica le modalità di compilazione dei verbali di accertamento relativi alle sanzioni e violazioni di cui all’art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 (Sanzioni – A.I.A.)
Leggi schema verbale – DM 17.10.2016 n. 228

adminDM n. 228/2016 : regolamento verbali sanzioni A.I.A.
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Convegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni

Studio Legale Ambiente ringrazia coloro che hanno partecipato al Convegno tenutosi a Vicenza, Lunedì 12.12.2016 su Amianto e FAV – tutele e responsabilità.
Si pubblicano le diapositive degli interventi tenuti dai relatori; diapositive dedicate solo agli iscritti all’incontro e accessibili tramite password che verrà comunicata dalla segreteria di Studio Legale Ambiente.
Relazione/diapositive intervento avv. Cinzia Silvestri – Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento dott. Cornale Amianto e FAV 
Relazione/Diapositive intervento Ing. Gallian 1 Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento Ing. Gallian Amianto e FAV 

adminConvegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni
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Trasporto occasionale rifiuti: è reato

Trasporto occasionale rifiuti: è reato
Cass. penale 48574/2016 – segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Cassazione penale n. 48574/16 ritorna sulla dibattuta questione del trasporto occasionale di rifiuti stabilendo che tale condotta integra il reato di cui all’art. 256 comma 1 Dlgs. 152/2006 che prevede alla lettera a) la pena dell’arresto da 3 mesi a 1 anno o l’ammenda da € 2600 a € 20.000 se si tratta di rifiuti non pericolosi (come nel caso trattato in sentenza).
Recita la Cassazione: “…Ai fini della configurabilità del reato di trasporto non autorizzato di rifiuti propri non pericolosi di cui all’art. 256, comma 1, lett. a), del cit. d.lgs. è sufficiente anche una condotta occasionale. Difatti detto reato ha natura istantanea e si perfeziona nel momento in cui si realizza la singola condotta tipica.
Discende da ciò che per trasporti episodici, occasionali di rifiuti non pericolosi, le imprese che li producono, pur non essendo tenute all’obbligo di iscrizione nell’albo nazionale gestori ambientali, anziché provvedere al trasporto con mezzi propri, debbono rivolgersi ad imprese esercenti servizi di smaltimento, regolarmente autorizzate ed iscritte all’albo gestori ambientali; per contro, l’esecuzione del trasporto di rifiuti con mezzi propri e non autorizzati integra una condotta comunque riconducibile alla previsione sanzionatoria cui all’art. 256, comma 1, lettera A, del d. Igs. 152 del 2006.
adminTrasporto occasionale rifiuti: è reato
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A.I.A.: nota del Min. Ambiente del 14.11.2016

A.I.A: chiarimenti dal Ministero dell’Ambiente – nota del 14.11.12016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Con nota-AIA del 14.11.2015 pubblicata sul sito del Ministero Ambiente  vengono forniti chiarimenti a fronte delle molteplici richieste pervenute anche dagli operatori.
La nota, priva di valore cogente, sembra porre delle Linee Guida. Interessante il punto 9 della nota che si occupa di obblighi vari e precisa il significato di “prescrizione dell’AIA”:

9. Obblighi vari (limiti “tabellari”, tenuta registri, apposizione cartellonistica, iscrizione a albi, …) per gli impianti dotati di AIA
L’AIA non sostituisce tutti gli obblighi ambientali recati dalla norma, ma solo alcuni di quelli autorizzativi, attraverso la sostituzione delle autorizzazioni all’esercizio elencate in un apposito allegato del testo unico ambientale.
Restano, pertanto, in ogni caso fermi gli obblighi sia tecnici (quali il rispetto di valori limite tabellari, secondo specifici criteri di conformità), sia amministrativi (quali la tenuta dei registri, l’apposizione di idonea cartellonistica, l’iscrizione agli albi, la comunicazione ai catasti, etc…) individuati dalla norma e rivolti direttamente ai gestori. Ciò, a scanso di fraintendimenti, potrebbe essere chiarito nelle premesse dei provvedimenti di AIA, magari rammentando che la verifica del rispetto di tali obblighi non costituisce specifico oggetto dei controlli dell’AIA.
Se viceversa tali obblighi sono espressamente e puntualmente riproposti nell’articolato del provvedimento di AIA, essi vanno intesi come vere e proprie prescrizioni AIA, e vanno conseguentemente gestiti, controllati e sanzionati.
A riguardo un caso particolare è costituito dalle aziende AIA che effettuano una attività di trattamento rifiuti che può usufruire del regime semplificato ex art. 216 del D.lgs. 152/06. In tal caso, ad AIA rilasciata e aggiornata, le attività sono oggetto di autorizzazione esplicita, e non più di regime “semplificato”, e non sono pertanto soggette al pagamento dell’iscrizione al registro e alla prestazione della garanzia finanziaria previsti per il regime semplificato.
Tali incombenze, pertanto, sono richieste solo transitoriamente se, dopo il rilascio dell’AIA, il gestore effettua variazioni delle attività di trattamento rifiuti che usufruiscono temporaneamente del regime semplificato, fino al successivo aggiornamento dell’AIA (che autorizza in maniera espressa la variazione).
adminA.I.A.: nota del Min. Ambiente del 14.11.2016
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Corso – Reati ambientali e Dlgs. 231/2001 – Confindustria VG e TUEV-Nord

Si pubblicano le diapositive relative all’incontro del 23.11.2016, 8 ore, tenuto da Confindustria Venezia Giulia e TUEV-NORD in materia di responsabilità degli enti e reati ambientali – con la partecipazione quale relatore di avv. Cinzia Silvestri e Ing. Fabrizio Gallian
Le diapositive sono riservate ai partecipanti del corso e protette da password che può essere richiesta all’indirizzo mail del sito o a cinzia.silvestri@studiolegaleambiente.it
Apri Presentazione-parte-generale-1
Apri Presentazione Reati ambientali del Dlgs. 152/2006-2 

adminCorso – Reati ambientali e Dlgs. 231/2001 – Confindustria VG e TUEV-Nord
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Convegno – Amianto e FAV, tutele – Vicenza 12.12.2016

Convegno: Amianto e F.A.V. – Tutele e responsabilità
Vicenza, Lunedì 12 dicembre 2016 ore 9/13,30 – Hotel AC Vicenza
a cura di Studio Legale Ambiente


 
L’incontro si propone di fornire un’ analisi complessiva del problema Amianto e Fibre Artificiali Vetrose trattando l’aspetto tecnico e giuridico.
La parte giuridica cercherà di indicare, anche attraverso la lettura di casi noti, decisi dalla Giurisprudenza, i binari su cui si fonda la responsabilità; con particolare riguardo anche ai nuovi “ecoreati”.
Locandina-Amianto e FAV – iscrizione

adminConvegno – Amianto e FAV, tutele – Vicenza 12.12.2016
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Acque: responsabilità del legale rappresentante

Acque: responsabilità e scarichi industriali
Cassazione pen. 46152/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il legale rappresentante di una società veniva imputato ai sensi dell’art. 137 comma 5 Dlgs. 152/2006: Chiunque in relazione alle sostanze indicate in tabella 5 dell’allegato 5 alla parte 3 …nell’effettuazione di uno scaricodi acque reflue industriali, superi i valori limite fissati nella tabella 3 …è punito con l’arrestino a 2 anni e con ammenda da € 3000 a 30mila…”.
La sentenza precisa bene l’ambito di responsabilità del legale rappresentante che assume posizione di garanzia in quanto soggetto dotato di poteri di spesa e di intervento.
“La Corte …sotto il profilo oggettivo, ha rilevato che il titolare di un insediamento produttivo ha un obbligo di diligenza particolarmente intenso ed ampio, che si concreta nell’onere di predisporre ogni misura preventiva, tecnica ed organizzativa atta a scongiurare l’evenienza di uno scarico extra tabellare ovvero nell’onere di adottare tutti gli accorgimenti operativi consentiti dalla migliore tecnica disponibile al fine di evitare tale evento, analizzando diffusamente la condotta tenuta nel tempo dall’imputato e rilevandone la non corrispondenza ad un siffatto obbligo di diligenza…”.
La posizione di garanzia del legale rappresentante e la sua responsabilità che si declina nei termini sopra riferiti non è priva di prova liberatoria; è certo onere del “garante” provare la propria diligenza (che nel caso di specie sembra non provata”.
Si badi che la responsabilità invece di altri soggetti, che non abbiano posizione di garanzia, si pone sul piano dell’inadempimento di specifiche mansioni laddove causali all’evento.

adminAcque: responsabilità del legale rappresentante
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Ecoreati: progettista e direttore lavori ….

Ecoreati: “progettista e direttore dei lavori” opere di dragaggio – la Cassazione si pronuncia
Inquinamento ambientale ex art. 452bis c.p.- Cassazione penale 46170/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione precisa i requisiti che integrano il nuovo reato di inquinamento ambientale ex art 452bis[1] c.p. introdotto dalla L. 68/2015 e vigente dal 29.5.2015.
La sentenza colpisce la posizione di progettista e direttore dei lavori di un’opera di dragaggio di fondali di un molo di La spezia in quanto avrebbe omesso di rispettare le norme progettuali provocando la dispersione di sedimenti nelle acque circostanti conseguente al trasporto degli inquinanti in esso contenuti (idrocarburi e metalli pesanti) e tali da cagionare un deterioramento ed una compromissione significativa delle acque del golfo di La Spezia”.  ….Continua lettura articolo su 452bis c.p.  

[1]                   E’ utile ricordare il testo dell’art. 452 bis c.p.. Inquinamento ambientaleÈ punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili:1) delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo;2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Quando l’inquinamento è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata.
Iscriviti al Convegno Amianto e F.A.V. – tutele e responsabilità- Vicenza, Lunedì 12 dicembre 2016 
adminEcoreati: progettista e direttore lavori ….
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A.I.A.: modifica non sostanziale

A.I.A.: Modifica non sostanziale passare da smaltimento (D10) a recupero (R1)
TAR Bolzano n. 294/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Merita segnalazione la sentenza del TAR Bolzano che respinge le doglianze delle associazioni ambientaliste che si erano opposte al passaggio da smaltimento a recupero dell’impianto d’ incenerimento di Bolzano come mera modifica non sostanziale.
Oggetto d’ impugnazione è la modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di rifiuti residui di Bolzano dell’APPA di Bolzano.
Ciò che colpisce è che in genere ogni richiesta di modifica, anche la più blanda, viene classificata come sostanziale dalla amministrazione per  la maggiore tutela che impone la modifica sostanziale. Si consideri inoltre che la modifica sostanziale impone  costi maggiori ovvero il versamento di un obolo non proprio simbolico. Tant’è che spesso il contenzioso si apre proprio sull’eccesso di tutela in cui s’ impone la modifica sostanziale anche quando non dovuta.
Ebbene nel caso..continua lettura articolo Tar Bolzano 294/2016 

adminA.I.A.: modifica non sostanziale
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Bonus Amianto: DM 15.6.2016

Bonifiche Amianto: agevolazioni
Dal 16 novembre possibilità di chiedere “credito d’imposta”
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’agevolazione (credito imposta) riguarda la bonifica di beni e strutture produttive. Dal 16 novembre è possibile infatti chiedere agevolazioni per la rimozione dell’amianto come precisato dal DM del 15.6.2016 pubblicato in Gazzetta uff. il 17.10.2016. . Accedono alle agevolazioni quelle imprese che abbiano sostenuto spese di bonifica dal 1.1.2016 ed il 31.12.2016 per una spesa minima di € 20mila ad un massimo di 400mila.  L’attività deve essere inserita in un piano di lavoro ex art. 256 Dlgs. 81/2008 (lavori di demolizione o rimozione dell’amianto).
Leggi DM amianto 
Iscriviti al Convegno-Amianto e FAV 12.12.2016 Vicenza-locandina

adminBonus Amianto: DM 15.6.2016
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DPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….

DPR 194/2016/Regolamento : tempi ridotti al 50% per ottenere autorizzazioni, nulla osta
Accelerazione di procedimenti amministrativi per opere di rilevante impatto sul territorio..
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Con Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Uff. del 27.10.2016 e vigente dal 11.11.2016) viene emanato il Regolamento per la semplificazione e   l’accelerazione   di procedimenti amministrativi   riguardanti   rilevanti   insediamenti produttivi, opere di rilevante impatto sul territorio o l’avvio di attivita’ imprenditoriali suscettibili ….continua lettura articolo dpr-194-2016
Leggi DPR 194/2016 

adminDPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….
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AIA: DM 141/2016 – garanzie finanziarie

AIA: Pubblicato DM n. 141 del 26.5.2016 – garanzie finanziarie
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 10.10.2016 il DM del 26.5.2016 relativo ai
Criteri da tenere in conto nel determinare l’importo delle garanzie finanziarie, di cui all’articolo 29-sexies, comma 9-septies, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che recita: “A garanzia degli obblighi di cui alla lettera c del comma 9-quinquies (inquinamento del suolo …)l’AIA prevede adeguate garanzie finanziarie da prestare entro 12 mesi dal rilascio in favore della Regione o della Provincia ….con..decreti del Ministro dell’Ambiente…sono stabiliti i criteri che l’autorità competente dovrà tenere in conto nel determinare l’importo di tali garanzie finanziarie…. Leggi DM garanzie finanziarie 

adminAIA: DM 141/2016 – garanzie finanziarie
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Inceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016

Inceneritori: pubblicato DPCM del 10.8.2016
segnalazione Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 5.10.2016 il DPCM del 10.8.2016 relativo alla “Individuazione della capacita’ complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonche’ individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati….”.
Leggi DPCM inceneritori 
Leggi Tabelle A,B,C
Leggi Allegati 1,2,3 e appendice 

adminInceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016
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A.I.A.: responsabilità del titolare e del gestore

A.I.A.: responsabilità del gestore o del titolare della Autorizzazione ?
Gestore e titolare della A.I.A. – Cass. pen. 9614/2014
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La Cassazione penale con la sentenza n. 9614/2014 affronta il problema della responsabilità tra titolare della AIA e gestore effettivo dell’impianto. Accade spesso che il titolare della A.I.A. non sia l’effettivo gestore dell’impianto. Il caso trattato dalla Corte si riferisce alla violazione dell’art. 29 quattuordecies comma 2 Dlgs. 152/2006, violazioni di prescrizioni dell’autorizzazione, previgente al Dlgs. 46/2014 e dunque tale violazione configurava ancora il reato, la contravvenzione (oggi depenalizzato).
La sentenza della Corte riporta in capo al titolare dell’AIA la responsabilità. Tuttavia si segnala che il rimpallo di responsabilità tra gestore effettivo e titolare dell’autorizzazione non è netto e di facile individuazione. E’ necessario entrare nei singoli rapporti contrattuali … vai alla lettura dell’articolo – responsabilità AIA 

adminA.I.A.: responsabilità del titolare e del gestore
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Navi da crociera e carburante "sporco"

Navi da crociera e carburante “sporco”: Tribunale di Venezia condanna
Combustibili per uso marittimo – la nave da Crociera è servizio “di linea”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 20.09.2016, si è pronunciato in merito alla qualificazione delle navi da crociera ai fini della corretta applicazione della normativa sui combustibili per uso marittimo utilizzabili.
La Capitaneria del Porto di Venezia, a seguito di analisi di laboratorio, rilevava che la nave da crociera di una nota compagnia utilizzava carburante con tenore di zolfo del 2,80%, (carburante “sporco”) …continua lettura articolo -navi-crociera

adminNavi da crociera e carburante "sporco"
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Rifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova

Rifiuti: riutilizzo materiale – onere della prova
Il riutilizzo del materiale che esclude la natura di rifiuto deve essere provato – Cass. Pen., Sez. III, n. 38826/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Nadia Tosello


La pronuncia della Corte di Cassazione Penale in commento affronta la questione dell’onere della prova circa il riutilizzo del materiale calcareo derivante dal recupero di una cava; intendendo per riutilizzo il reimpiego da parte del produttore o di terzi di una sostanza o di un oggetto nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, secondo la definizione di cui all’art. 184 bis, comma 1, lettera b), del D. Lgs. n. 152/2006.
In particolare, agli imputati era stata contestata la violazione continua lettura articolo – riutilizzo-prova

adminRifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova
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Sicurezza: rischio occulto – risponde il datore di lavoro

Sicurezza: rischio occulto – risponde il datore di lavoro
Il datore di lavoro deve prevenire anche il rischio occulto – Cass. Pen., Sez. IV, n. 12257/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Nadia Tosello


Il datore di lavoro ed il direttore generale di un’impresa agricola erano stati condannati in primo e secondo grado di giudizio per lesioni gravi, commesse in violazione di norme antinfortunistiche, occorse ad un dipendente mentre si avviava all’esecuzione di alcune operazioni di sgombero e di riordino all’interno di un casolare in disuso, in adempimento degli ordini impartitigli unicamente ad iniziativa del dirigente.
In particolare, il lavoratore, privo di adeguata…… continua lettura articolo rischio-occulto

adminSicurezza: rischio occulto – risponde il datore di lavoro
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Linee Guida ANAC – servizi di ingegneria e architettura

Linee Guida ANAC - servizi di ingegneria e architettura
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 29.9.2016 le linee Guida dell'Anac relative al
conferimento di servizi di ingegneria e architettura.
Vai alla lettura delle Linee Guida
L'Anac richiama gli articoli sparsi nel Codice Appalti e con intento quasi didattico li
raggruppa e ne spiega il contenuto.
Si riporta uno dei Box di sintesi indicato nelle linee Guida:
 Box di sintesi                  |
         +=================================================+
         |Per il principio di continuita' nella            |
         |progettazione e' ammissibile la partecipazione   |
         |alla gara per il servizio di progettazione       |
         |definitiva ed esecutiva anche del progettista che|
         |ha redatto l'eventuale progetto di fattibilita'  |
         |tecnica ed economica, ferma restando la          |
         |necessita' di accettazione, da parte del nuovo   |
         |progettista dell'attivita' svolta in precedenza. |
         +-------------------------------------------------+
         |Non e' consentito il subappalto della relazione  |
         |geologica, che non comprende, va precisato, le   |
         |prestazioni d'opera riguardanti le indagini      |
         |geognostiche e prove geotecniche e le altre      |
         |prestazioni specificamente indicate nella norma. |
         +-------------------------------------------------+
         |Per l'accesso alla gara la stazione appaltante   |
         |puo' chiedere soltanto la prestazione di una     |
         |copertura assicurativa per la responsabilita'    |
         |civile professionale, per i rischi derivanti     |
         |dallo svolgimento delle attivita' di competenza. |
         +-------------------------------------------------+
|A base di gara per i lavori deve essere posto il |
         |progetto esecutivo. Non e', di regola, consentito|
         |l'affidamento congiunto di progettazione ed      |
         |esecuzione, salvo le eccezioni di legge. Tale    |
         |divieto non si estende ai settori speciali.      |
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adminLinee Guida ANAC – servizi di ingegneria e architettura
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