Appalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016

Appalti/Decreto anticorruzione: Dlgs. 97/2016
Pubblicazione dati – Stazione appaltante
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’8.6.2016 il Decreto che riforma il Dlgs. 33/2013 (trasparenza della PA) e la Legge 190/2012 (cosidetta legge anticorruzione) che dialoga con il nuovo codice appalti (Dlgs. 50/2016). Il decreto entra in vigore il 23.6.2016. Molte le novità che ci riserviamo di commentare.
Leggi testo Decreto Legislativo 97/2016.
La lotta alla corruzione coinvolge molteplici settore e si combatte soprattutto con la trasparenza, con la pubblicazione dei dati.
L’art. 31 del Dlgs. 97/2016 si occupa ad esempio della pubblicazione di alcuni dati delle stazioni appaltanti-
1. L’articolo 37 del decreto legislativo n. 33 del 2013 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 37 (Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture). – 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicita’ legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano:

  a) i dati  previsti  dall'articolo  1,  comma  32,  della  legge  6
novembre 2012, n. 190
  b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del
decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (ovvero il Nuovo codice appalti)
  2. Ai sensi dell'articolo 9-bis, gli obblighi di  pubblicazione  di
cui alla lettera a) si  intendono  assolti,  attraverso  l'invio  dei
medesimi dati alla banca  dati  delle  amministrazioni  pubbliche  ai
sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.
229, limitatamente alla parte lavori.».

L'art. 1 comma 32 L. 190/2012:
Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Le stazioni appaltanti sono tenute altresì a trasmettere le predette informazioni ogni semestre alla commissione di cui al comma 2. Entro il 31 gennaio (4) di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L'Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile (4) di ciascun anno, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
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Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016

Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
Abrogato DM 52/2011 – Sistri
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 24 maggio 2016, è stato pubblicato il Decreto 30 marzo 2016, n. 78 “Regolamento recante disposizioni relative al funzionamento e ottimizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti in attuazione dell’articolo 188bis, comma 4bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Il nuovo Decreto Ministeriale, emanato con le finalità di semplificare e ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (art. 188-bis., comma 4-bis 152/2006), abroga e sostituisce il vecchio Testo unico Sistri (dm 52/2011) pur rispecchiandone nella sostanza l’articolazione e i relativi allegati. L’unica grande differenza è l’eliminazione del corposo Allegato III che riportava la tipologia delle informazioni delle Schede SISTRI relative alle varie categorie di soggetti obbligati ad aderire al sistema.
Le informazioni specifiche e le procedure operative vengono, …. continua lettura articolo 
Leggi testo Regolamento Sistri DM 78/2016 

adminNuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
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Convegno: Nuovo Codice Appalti, Padova, 23.6.2016 ore 9/13

Studio Legale Ambiente organizza incontro formativo sulle novità del Nuovo Codice Appalti (Dlgs. 50/2016) con riferimento ai settori dell’Ambiente, Sicurezza sul Lavoro e Anticorruzione.
Il Convegno si terrà a Padova, Giovedì 23 giugno 2016 dalle ore 8.45 alle 13.30 presso l’Hotel Marriott.
Per l’iscrizione al convegno vai alla locandina allegata ……Apri locandina e scheda iscrizione 

adminConvegno: Nuovo Codice Appalti, Padova, 23.6.2016 ore 9/13
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Sicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall'appalto (3)

Sicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 80 comma 1 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Sempre con riferimento all’art. 80 Dlgs. 50/2016 si registra l’ampliamento del novero dei reati la cui condanna determina l’esclusione dall’appalto. Il legislatore si è adattato anche alle novità inserite dalla L. 68/2015 di recente vigenza.
L’ ultimo gruppo di reati, previsto dall’art. 80 comma 1 lettera g), trova espressione sintetica in quanto si riferisce ad ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
Si tratta di alcuni reati ai quali l’art. 32 quater c.p. (inserito dalla L. 68/2015) impone l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione …….. continua lettura articolo Corruzione e appalti 3 

adminSicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall'appalto (3)
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Violazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)

Violazione norme ambientali: esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 30 comma 3 e art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 Dlgs. 50/2016 al comma 5 disciplina altri casi di esclusione dalla partecipazione all’appalto.
In particolare il comma 5 precisa:

  1. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all’articolo 105, comma 6, qualora:
    a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché agli obblighi di cui all’articolo 30, comma 3 del presente codice;

1) La prima parte della lettera a) era già prevista nell’art. 38 … continua lettura articolo ambiente e appalti 

adminViolazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)
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Casi di esclusione dall'appalto: novità (1)

Nuovo codice appalti e Corruzione
Cause di esclusione – art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 del Codice appalti ha rielaborato l’art. 38 del Dlgs. 163/2006 relativo alle cause di esclusione alla partecipazione dell’appalto.
Si registrano molte novità e la riscrittura dell’articolo.
Il legislatore indica con precisione i casi di esclusione.
I reati corruttivi, causa di esclusione, vengono precisati con dovizia a fronte della generica indicazione presente nell’art. 38 Dlgs. 163/2006 previgente.
Il legislatore indica anche quale causa di esclusione, con assoluta novità …….continua lettura articolo Corruzione e appalti

adminCasi di esclusione dall'appalto: novità (1)
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Codice appalti e comunicato ANAC

ANAC: comunicato- disciplina codice appalti 
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’ANAC interviene nel disciplinare la fase attuativa del Codice appalti con un comunicato che chiarisce il rapporto tra Bandi e gare già pubblicati ed entrata in vigore del Dlgs. 50/2016 … non solo.
L’ANAC apre le porte alle consultazioni aperte al pubblico per la redazione delle prossime linee guida (previste dal nuovo codice appalti) : il modulo per la partecipazione è pubblicato sul sito dell’ANAC
Partecipazione Linee Guida ANAC
Comunicato ANAC

adminCodice appalti e comunicato ANAC
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Sicurezza: responsabilità dei lavoratori

Sicurezza: responsabilità dei lavoratori
Obbligo di collaborazione/Comportamento esorbitante o abnorme/Cass. pen. 8883/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione penale con la sentenza n. 8883/2016 ribadisce alcuni punti di arrivo della evoluzione giurisprudenziale in materia di sicurezza.
OBBLIGO COLLABORATIVO DEI LAVORATORI
La Corte precisa “…come il sistema della normativa antinfortunistica, si sia lentamente trasformato da un modello “iperprotettivo”, interamente incentrato sulla figura del datore di lavoro che, in quanto soggetto garante era investito di un obbligo di vigilanza assoluta sui lavoratori (non soltanto fornendo i dispositivi di sicurezza idonei, ma anche controllando che di questi i lavoratori facessero un corretto uso, anche imponendosi contro la loro volontà), ad un modello “collaborativo” in cui gli obblighi sono ripartiti tra più soggetti, compresi i lavoratori.
Tale principio, normativamente affermato dal continua lettura articolo  Cass. pen. 8883.2016

adminSicurezza: responsabilità dei lavoratori
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Nuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016

Codice Appalti:pubblicato in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19.4.2016 il DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Serie Generale n.91 del 19-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 10) note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/04/2016
Leggi testo completo (220 articoli e allegato)  del Nuovo Codice appalti 
 

adminNuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016
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Acque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina

Digestato, Acque reflue: utilizzazione agronomica
DECRETO 25 febbraio 2016 – Gazzetta Ufficiale 18.4.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI ha pubblicato in gazzetta Ufficiale del 18.4.2016 il decreto che introduce norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonche’ per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.
(GU n.90 del 18-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 9).
Il Decreto contiene molte novità…. Vai alla lettura del Decreto pubblicato

adminAcque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina
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Codice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.

Nuovo Codice Appalti
diapositive del Governo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 112 del 15.4.2016 ha definitivamente approvato il nuovo codice appalti.
In attesa della pubblicazione in gazzetta Ufficiale il Governo pubblica sul proprio sito alcune slides riassuntive delle novità apportate…. vai alla lettura delle diapositive

adminCodice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.
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Corso Piani Anticorruzione – ANAC e determina 12/2015

Corso sui Piani Anticorruzione – L. 190/2012
docente: Cinzia Silvestri
a cura di Studio Legale Ambiente


 
Il corso della durata di 3 ore si è tenuto presso sede di Società e  ha avuto il seguente oggetto.
La visione delle diapositive è riservata ai partecipanti del corso che possono accedere solo con apposita Pword.
Piani anticorruzione – L. 190/2012 – ANAC determina 12/2015
Delitti contro la P.A. – Novità L. 69/2015
 

adminCorso Piani Anticorruzione – ANAC e determina 12/2015
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Ritiro gratuito dei RAEE

Uno contro zero – RAEE
Firmato il regolamento di disciplina del ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
E’ stato firmato dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il regolamento che disciplina il ritiro gratuito (senza obbligo di acquisto di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) di tipo equivalente) dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccolissime dimensioni, in conformità con quanto previsto dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.
Il DM comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni identificati dallo stesso D.Lgs 49/2014 come “RAEE di dimensioni esterne inferiori a 25 cm”, provenienti dai nuclei domestici. I nuclei domestici sono quelli definiti dall’articolo 4 del D.lgs 49/2014: “I RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. I rifiuti delle AEE che potrebbero essere usati sia dai nuclei domestici che da utilizzatori diversi dai nuclei domestici sono in ogni caso considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici”.
L’obbligo dell’uno contro zero si applica per i distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio di almeno 400 mq. Viene lasciata la facoltà – e non l’obbligo – di fare il ritiro secondo il criterio dell’uno contro zero ai distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio inferiore ai 400 mq e ai distributori che effettuano vendite mediante tecniche di comunicazione a distanza (vendita online).
I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza dei personale o qualora il rifiuto risulti privo dei suoi componenti essenziali. Vi è però l’obbligo di informare i cittadini della possibilità di conferimento gratuito e viene promossa tale possibilità anche con campagne informative e iniziative incentivanti e di premialità.
Sotto il profilo operativo, la semplificazione introdotta rispetto alle precedenti versioni del Regolamento riguarda prevalentemente le modalità di raccolta e di gestione di questi piccoli RAEE. Innanzitutto il ritiro dei rifiuti può essere fatto anche in un luogo che si trova in “prossimità immediata” del punto vendita, non necessariamente all’interno dello stesso. Lo svuotamento deve essere fatto “ogni sei mesi o in alternativa quando il quantitativo raggruppato raggiunge complessivamente i 1.000 kg e, in ogni caso, la durata del deposito non può superare un anno”. I RAEE così raccolti possono essere trasportati in modalità semplificata in un centro accreditato per il riutilizzo, in un centro di raccolta, in un impianto oppure in un centro di “raccolta e restituzione” gestito dai produttori.
Allegato 1_DM RAEE Uno contro Zero

adminRitiro gratuito dei RAEE
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Gli Avvocati rispondono a Renzi….

Grave affermazione pubblica del presidente del Consiglio Renzi nei confronti degli avvocati che rispondono, con un comunicato elegante ma fermo, che non dice tutto quello che dovrebbe dire e non affonda e rileva i continui soprusi subiti dai cittadini quotidianamente …ormai privi di difesa…colpire la difesa significa colpire il diritto di difesa…
Si pubblica il comunicato del Consiglio dell’ordine di Firenze a cui si è associato il Consiglio di Venezia
Delibere–COA-Firenze-3-4

adminGli Avvocati rispondono a Renzi….
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Regione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque

Acque: DGRV 225/2016 – linee Guida art. 40 PTA 107/2009
Tutela quantitativa acque sotterranee
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 40 del PTA 107/2009 relativo alle azioni per la tutela quantitativa della acque sotterranee è stato corposamente modificato dalla DGRV 1534/2015.
La DGRV 225/2006 indica le linee guida a cui attenersi.
DGRV 225 del 3.3.2016: Linee Guida

adminRegione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque
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Gestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità

Gestione abusiva rifiuti: art. 256 Dlgs. 152/2006
Cass. pen. 8195/2016 – condotta occasionale e responsabilità
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


La Sentenza della Cassazione penale precisa, con interpretazione restrittiva, la responsabilità e l’ambito di applicazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006.
Nel caso esaminato veniva imputato del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera a) del D. Lgs. n. 152/2006 un soggetto che, in assenza di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, raccoglieva, trasportava e rivendeva in due occasioni rottami metallici ad un’impresa del settore in quantitativi ben superiori continua lettura articolo cass. penale 

adminGestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità
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Nuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016

Valutazione Impatto Ambientale – Legge Regionale Veneta n. 4 del 18.2.2016 – 
La Regione riscrive la normativa sulla V.I.A.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata sul BUR Veneto la nuova legge regionale veneta che riscrive e aggiorna la normativa VIA alla luce delle novità intervenute nel tempo. Abrogata la LRV 10/99, modificata la LRV  33/85, abrogati gli allegati A e B della LRV 33/85….
LRV 4/2016 VIA

adminNuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016
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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

adminPoteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016
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ANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016

Anac: Potere e Appalti;
Delibera Anac 157/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E già da tempo che si segnala l’attività dell’ANAC oltre la legge  e si evidenzia il potere non ben legittimato di imporre in contrasto con la legge e con la Giurispurudenza.
Ultimo esempio si rinviene proprio nella Determina 157/2016 in materia di contratti pubblici; settore quest’ultimo di particolare interesse per l’ANAC in quanto foriero di comportamenti corruttivi.
L’art. 3 della nuova deliberazione prevede l’acquisizione del PASSOE anche per l’impresa subappaltatrice, presuppone dunque l’obbligatorietà dell’indicazione del subappaltatore già nella fase dell’offerta da parte dell’impresa concorrente sprovvista della qualificazione in una o più categorie scorporabili (cioè, a fronte di un c.d.subappalto necessario o qualificante).
Vero è che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 2.11.2015, n. 9 ha indicato che “l’indicazione del nome del subappaltatore non è obbligatoria all’atto dell’offerta, neanche nei casi in cui, ai fini dell’esecuzione delle lavorazioni relative a categorie scorporabili a qualificazione necessaria, risulta indispensabile il loro subappalto a un’impresa provvista delle relative qualificazioni”.
“La disposizione dell’ Anac  si pone in contrasto con il principio di diritto espresso dal Consiglio di Stato ai sensi dell’art. 99 del c.p.a. (“l’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è obbligatoria”).
Sembra, dunque, illegittima la previsione contenuta nella deliberazione n. 157/2016 che fa obbligo all’impresa concorrente di acquisire ed inserire nella busta con la documentazione amministrativa il PASSOE relativo all’impresa subappaltatrice, in quanto ciò implica che il concorrente che intende subappaltare opere per le quali non possiede i requisiti di qualificazione debba necessariamente indicare – già al momento della partecipazione alla gara – la ditta subappaltatrice, inserendo la documentazione sulla qualificazione di quest’ultima nella banca dati di cui all’art. 62 bis del CAD, in tal modo attraendo – alla stregua dell’avvalimento – il rapporto tra concorrente e subappaltatore nella fase della gara, anziché in quella dell’esecuzione dell’appalto.
In buona sostanza, la posizione dell’Anac – che si sostanzia nell’obbligo di indicare il nominativo del subappaltatore all’atto dell’offerta- si risolve in una sorta di eterointegrazione di tutti i bandi, mediante quella che l’Adunanza Plenaria ha definito “l’inammissibile inserzione automatica nella lex specialis di un obbligo non previsto da alcuna disposizione normativa cogente pretermessa nell’avviso (da valersi quale unica condizione legittimante della sua eterointegrazione)(tratto da www.lexitalia.it, n. 3/2016 del 2.3.2016 Vito Antonio Bonanno)
Delibera Anac 157/2016

adminANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016
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Illeciti ambientali dei dipendenti: responsabilità

Responsabilità del titolare impresa per fatti dei dipendenti per reati ambientali
Cass. Pen., n. 49591/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’individuazione del responsabile nel caso di illeciti ambientali non è sempre agevole.
La sentenza della Cassazione penale n. 49591/2015 affronta il caso relativo alla contestazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006 in capo al titolare d’impresa per la gestione senza autorizzazione di attività di cava, recupero dei materiali di cava e successivo riempimento della stessa.
All’atto dell’accertamento della Polizia giudiziaria venivano trovati sul luogo proprio i dipendenti della società che avevano materialmente commesso il fatto. Tuttavia veniva imputato il legale rappresentante della società.
La Corte ribadiva infatti il principio già espresso con la sentenza n. 27853/2015 (su questo sito) che continua lettura articolo Cass. n. 49591.2015

adminIlleciti ambientali dei dipendenti: responsabilità
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Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006

Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
Collegato ambientale L. 221/2015 in vigore dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 18 L. 221/2015 introduce l’art. 68-bis nel codice dei contratti pubblici relativo alla “Applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi”.
Il legislatore prevede che nei bandi di gara siano incluse alcune clausole contrattuali obbligatorie finalizzate al rispetto della sostenibilità ambientale. Obbliga le P.A. di contribuire al conseguimento dei relativi obiettivi ambientali, coerenti con gli obiettivi di riduzione dei gas che alterano il clima e relativi all’uso efficiente delle risorse attraverso l’inserimento, nella documentazione di gara pertinente, delle forniture ad esempio continua lettura articolo  L. 221.2015

adminAppalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
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Risarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006

Rifiuti – risarcimento danno ambientale art. 306 bis Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente al 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 31 della L. 221/2015 ha inserito l’art. 306bis Dlgs. 152/2006 relativo alla (Determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale).
Il legislatore si concentra sulla proposta transattiva tra il Ministero dell’ambiente ed il soggetto “obbligato” alle procedure di bonifica di sito di interesse nazionale. E’ una transazione a dire il vero un po’ particolare in quanto ancorata a una serie di requisiti obbligatori la cui valutazione da parte del Ministero può portare anche al rigetto della proposta. Nel caso il Ministero accetti la proposta si apre addirittura una Conferenza di Servizi che dovrebbe concludersi in 180 giorni. La conferenza dei servizi può anche modificare l’atto transattivo che viene poi sottoposto al soggetto . Se poi il soggetto  continua lettura articolo L. 221.2015

adminRisarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006
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Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006

Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all’art. 191 Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 44 della L. 221/2015 ha modificato l’art. 191 del d.lgs. n. 152 del 2006 – Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi – introducendo due importanti novità:

  • le ordinanze contingibili e urgenti non possono derogare alle disposizioni contenute nelle direttive dell’Unione europea;
  • è stata individuata in modo puntuale (60 giorni, in precedenza la norma faceva riferimento ad un congruo termine) la durata dell’inerzia della giunta regionale, nel predisporre le misure urgenti ….continua lettura articolo  L. 221.2015
adminOrdinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006
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