Acque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina

Digestato, Acque reflue: utilizzazione agronomica
DECRETO 25 febbraio 2016 – Gazzetta Ufficiale 18.4.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI ha pubblicato in gazzetta Ufficiale del 18.4.2016 il decreto che introduce norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonche’ per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.
(GU n.90 del 18-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 9).
Il Decreto contiene molte novità…. Vai alla lettura del Decreto pubblicato

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Codice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.

Nuovo Codice Appalti
diapositive del Governo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 112 del 15.4.2016 ha definitivamente approvato il nuovo codice appalti.
In attesa della pubblicazione in gazzetta Ufficiale il Governo pubblica sul proprio sito alcune slides riassuntive delle novità apportate…. vai alla lettura delle diapositive

adminCodice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.
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Corso Piani Anticorruzione – ANAC e determina 12/2015

Corso sui Piani Anticorruzione – L. 190/2012
docente: Cinzia Silvestri
a cura di Studio Legale Ambiente


 
Il corso della durata di 3 ore si è tenuto presso sede di Società e  ha avuto il seguente oggetto.
La visione delle diapositive è riservata ai partecipanti del corso che possono accedere solo con apposita Pword.
Piani anticorruzione – L. 190/2012 – ANAC determina 12/2015
Delitti contro la P.A. – Novità L. 69/2015
 

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Ritiro gratuito dei RAEE

Uno contro zero – RAEE
Firmato il regolamento di disciplina del ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
E’ stato firmato dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il regolamento che disciplina il ritiro gratuito (senza obbligo di acquisto di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) di tipo equivalente) dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccolissime dimensioni, in conformità con quanto previsto dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.
Il DM comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni identificati dallo stesso D.Lgs 49/2014 come “RAEE di dimensioni esterne inferiori a 25 cm”, provenienti dai nuclei domestici. I nuclei domestici sono quelli definiti dall’articolo 4 del D.lgs 49/2014: “I RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. I rifiuti delle AEE che potrebbero essere usati sia dai nuclei domestici che da utilizzatori diversi dai nuclei domestici sono in ogni caso considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici”.
L’obbligo dell’uno contro zero si applica per i distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio di almeno 400 mq. Viene lasciata la facoltà – e non l’obbligo – di fare il ritiro secondo il criterio dell’uno contro zero ai distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio inferiore ai 400 mq e ai distributori che effettuano vendite mediante tecniche di comunicazione a distanza (vendita online).
I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza dei personale o qualora il rifiuto risulti privo dei suoi componenti essenziali. Vi è però l’obbligo di informare i cittadini della possibilità di conferimento gratuito e viene promossa tale possibilità anche con campagne informative e iniziative incentivanti e di premialità.
Sotto il profilo operativo, la semplificazione introdotta rispetto alle precedenti versioni del Regolamento riguarda prevalentemente le modalità di raccolta e di gestione di questi piccoli RAEE. Innanzitutto il ritiro dei rifiuti può essere fatto anche in un luogo che si trova in “prossimità immediata” del punto vendita, non necessariamente all’interno dello stesso. Lo svuotamento deve essere fatto “ogni sei mesi o in alternativa quando il quantitativo raggruppato raggiunge complessivamente i 1.000 kg e, in ogni caso, la durata del deposito non può superare un anno”. I RAEE così raccolti possono essere trasportati in modalità semplificata in un centro accreditato per il riutilizzo, in un centro di raccolta, in un impianto oppure in un centro di “raccolta e restituzione” gestito dai produttori.
Allegato 1_DM RAEE Uno contro Zero

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Gli Avvocati rispondono a Renzi….

Grave affermazione pubblica del presidente del Consiglio Renzi nei confronti degli avvocati che rispondono, con un comunicato elegante ma fermo, che non dice tutto quello che dovrebbe dire e non affonda e rileva i continui soprusi subiti dai cittadini quotidianamente …ormai privi di difesa…colpire la difesa significa colpire il diritto di difesa…
Si pubblica il comunicato del Consiglio dell’ordine di Firenze a cui si è associato il Consiglio di Venezia
Delibere–COA-Firenze-3-4

adminGli Avvocati rispondono a Renzi….
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Regione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque

Acque: DGRV 225/2016 – linee Guida art. 40 PTA 107/2009
Tutela quantitativa acque sotterranee
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 40 del PTA 107/2009 relativo alle azioni per la tutela quantitativa della acque sotterranee è stato corposamente modificato dalla DGRV 1534/2015.
La DGRV 225/2006 indica le linee guida a cui attenersi.
DGRV 225 del 3.3.2016: Linee Guida

adminRegione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque
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Gestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità

Gestione abusiva rifiuti: art. 256 Dlgs. 152/2006
Cass. pen. 8195/2016 – condotta occasionale e responsabilità
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


La Sentenza della Cassazione penale precisa, con interpretazione restrittiva, la responsabilità e l’ambito di applicazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006.
Nel caso esaminato veniva imputato del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera a) del D. Lgs. n. 152/2006 un soggetto che, in assenza di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, raccoglieva, trasportava e rivendeva in due occasioni rottami metallici ad un’impresa del settore in quantitativi ben superiori continua lettura articolo cass. penale 

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Nuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016

Valutazione Impatto Ambientale – Legge Regionale Veneta n. 4 del 18.2.2016 – 
La Regione riscrive la normativa sulla V.I.A.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata sul BUR Veneto la nuova legge regionale veneta che riscrive e aggiorna la normativa VIA alla luce delle novità intervenute nel tempo. Abrogata la LRV 10/99, modificata la LRV  33/85, abrogati gli allegati A e B della LRV 33/85….
LRV 4/2016 VIA

adminNuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016
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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

adminPoteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016
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ANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016

Anac: Potere e Appalti;
Delibera Anac 157/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E già da tempo che si segnala l’attività dell’ANAC oltre la legge  e si evidenzia il potere non ben legittimato di imporre in contrasto con la legge e con la Giurispurudenza.
Ultimo esempio si rinviene proprio nella Determina 157/2016 in materia di contratti pubblici; settore quest’ultimo di particolare interesse per l’ANAC in quanto foriero di comportamenti corruttivi.
L’art. 3 della nuova deliberazione prevede l’acquisizione del PASSOE anche per l’impresa subappaltatrice, presuppone dunque l’obbligatorietà dell’indicazione del subappaltatore già nella fase dell’offerta da parte dell’impresa concorrente sprovvista della qualificazione in una o più categorie scorporabili (cioè, a fronte di un c.d.subappalto necessario o qualificante).
Vero è che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 2.11.2015, n. 9 ha indicato che “l’indicazione del nome del subappaltatore non è obbligatoria all’atto dell’offerta, neanche nei casi in cui, ai fini dell’esecuzione delle lavorazioni relative a categorie scorporabili a qualificazione necessaria, risulta indispensabile il loro subappalto a un’impresa provvista delle relative qualificazioni”.
“La disposizione dell’ Anac  si pone in contrasto con il principio di diritto espresso dal Consiglio di Stato ai sensi dell’art. 99 del c.p.a. (“l’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è obbligatoria”).
Sembra, dunque, illegittima la previsione contenuta nella deliberazione n. 157/2016 che fa obbligo all’impresa concorrente di acquisire ed inserire nella busta con la documentazione amministrativa il PASSOE relativo all’impresa subappaltatrice, in quanto ciò implica che il concorrente che intende subappaltare opere per le quali non possiede i requisiti di qualificazione debba necessariamente indicare – già al momento della partecipazione alla gara – la ditta subappaltatrice, inserendo la documentazione sulla qualificazione di quest’ultima nella banca dati di cui all’art. 62 bis del CAD, in tal modo attraendo – alla stregua dell’avvalimento – il rapporto tra concorrente e subappaltatore nella fase della gara, anziché in quella dell’esecuzione dell’appalto.
In buona sostanza, la posizione dell’Anac – che si sostanzia nell’obbligo di indicare il nominativo del subappaltatore all’atto dell’offerta- si risolve in una sorta di eterointegrazione di tutti i bandi, mediante quella che l’Adunanza Plenaria ha definito “l’inammissibile inserzione automatica nella lex specialis di un obbligo non previsto da alcuna disposizione normativa cogente pretermessa nell’avviso (da valersi quale unica condizione legittimante della sua eterointegrazione)(tratto da www.lexitalia.it, n. 3/2016 del 2.3.2016 Vito Antonio Bonanno)
Delibera Anac 157/2016

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Illeciti ambientali dei dipendenti: responsabilità

Responsabilità del titolare impresa per fatti dei dipendenti per reati ambientali
Cass. Pen., n. 49591/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’individuazione del responsabile nel caso di illeciti ambientali non è sempre agevole.
La sentenza della Cassazione penale n. 49591/2015 affronta il caso relativo alla contestazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006 in capo al titolare d’impresa per la gestione senza autorizzazione di attività di cava, recupero dei materiali di cava e successivo riempimento della stessa.
All’atto dell’accertamento della Polizia giudiziaria venivano trovati sul luogo proprio i dipendenti della società che avevano materialmente commesso il fatto. Tuttavia veniva imputato il legale rappresentante della società.
La Corte ribadiva infatti il principio già espresso con la sentenza n. 27853/2015 (su questo sito) che continua lettura articolo Cass. n. 49591.2015

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Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006

Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
Collegato ambientale L. 221/2015 in vigore dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 18 L. 221/2015 introduce l’art. 68-bis nel codice dei contratti pubblici relativo alla “Applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi”.
Il legislatore prevede che nei bandi di gara siano incluse alcune clausole contrattuali obbligatorie finalizzate al rispetto della sostenibilità ambientale. Obbliga le P.A. di contribuire al conseguimento dei relativi obiettivi ambientali, coerenti con gli obiettivi di riduzione dei gas che alterano il clima e relativi all’uso efficiente delle risorse attraverso l’inserimento, nella documentazione di gara pertinente, delle forniture ad esempio continua lettura articolo  L. 221.2015

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Risarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006

Rifiuti – risarcimento danno ambientale art. 306 bis Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente al 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 31 della L. 221/2015 ha inserito l’art. 306bis Dlgs. 152/2006 relativo alla (Determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale).
Il legislatore si concentra sulla proposta transattiva tra il Ministero dell’ambiente ed il soggetto “obbligato” alle procedure di bonifica di sito di interesse nazionale. E’ una transazione a dire il vero un po’ particolare in quanto ancorata a una serie di requisiti obbligatori la cui valutazione da parte del Ministero può portare anche al rigetto della proposta. Nel caso il Ministero accetti la proposta si apre addirittura una Conferenza di Servizi che dovrebbe concludersi in 180 giorni. La conferenza dei servizi può anche modificare l’atto transattivo che viene poi sottoposto al soggetto . Se poi il soggetto  continua lettura articolo L. 221.2015

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Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006

Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all’art. 191 Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 44 della L. 221/2015 ha modificato l’art. 191 del d.lgs. n. 152 del 2006 – Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi – introducendo due importanti novità:

  • le ordinanze contingibili e urgenti non possono derogare alle disposizioni contenute nelle direttive dell’Unione europea;
  • è stata individuata in modo puntuale (60 giorni, in precedenza la norma faceva riferimento ad un congruo termine) la durata dell’inerzia della giunta regionale, nel predisporre le misure urgenti ….continua lettura articolo  L. 221.2015
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Delega ambientale – Sicurezza e Ambiente – Cassazione pen. 27853/2015

Delega ambientale e struttura societaria di modeste dimensioni: ammissibilità, struttura della responsabilità
Principio di non contraddizione tra normativa Sicurezza e Ambiente – Cass. Pen., Sez. III, n. 27853/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


 
La Corte di Cassazione Penale ha di recente esaminato l’istituto della delega di funzioni in materia ambientale statuendo due principi meritevoli di considerazione per la loro portata fortemente innovativa.
Con un primo principio, ponendosi in contrasto rispetto all’orientamento ormai consolidato secondo il quale il trasferimento di poteri trova ragione in virtù della complessa articolazione aziendale, i Giudici di legittimità hanno ammesso la delega di funzioni in materia ambientale anche nell’ambito delle aziende di modeste dimensioni. A dire il vero continua lettura articolo ..Delega ambientale

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Lavoro: depenalizzazione reati, Circolare n. 6 del 5.2.2016

Depenalizzazione Reati – Dlgs. 8/2016
Circolare del Ministero lavoro 
segnalazione Studio Legale Ambiente


Pubblicata Circolare del ministero del lavoro che cerca di chiarire l’ambito di applicazione del Dlgs. 8/2016 che ha depenalizzato molte contravvenzioni punite con multa o ammenda. Non sono interessate alla depenalizzazione le contravvenzioni di cui al Dlgs. 81/2008 (sicurezza) e del Dlgs. 152/2006 (ambiente). Tuttavia la depenalizzazione incide su numerose fattispecie che divengono “sanzioni amministrative” secondo lo schema di cui all’art. 1 Dlgs. 8/2016
Circolare n. 6 del 5.2.2016

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Prodotti da fumo, mozziconi, fazzoletti di carta… – Modifiche al Dlgs. 152/2006

Prodotti da fumo, mozziconi, fazzoletti di carta, gomme da masticare, scontrini – Modifiche al Dlgs. 152/2006
Oneri del Comune. Rifiuti di piccolissime dimensioni – artt. 232bis, 232ter, 255 1bis Dlgs. 152/2006.
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 40 della legge sulla “Green Economy” (L. 221/2015) pubblicata in Gazzetta ufficiale del 18.1.2016 vigente dal 2.2.2016 strappa un sorriso.
Dopo l’art. 232 del Dlgs. 152/2006 – dedicato ai “rifiuti prodotti dalle navi e residui di carico e nell’ambito del titolo dedicato alla “gestione di particolari categorie di rifiuti” – il legislatore inserisce due nuovi articoli:
1) l’art. 232bis dedicato ai rifiuti di prodotti da fumo che prevede che “i Comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi…. continua lettura articolo..
 
 

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Terre e rocce: modifiche al DM 161/2012

Materiali da scavo: modificato il DM 161/2012
Dlgs. 221/2015 art. 28 espunge i materiali lapidei.
a cura di Studio legale Ambiente – avv. Cinzia Silvestri


 
L’art. 28 del Dlgs. 221/2015 modifica il DM 161/2012 in materia di “terre e rocce da scavo”; espunge dal testo il riferimento ai residui di lavorazione di materiali lapidei. Si ricorda invero che tali residui sono stati sempre al centro di ripesamenti del legislatore in tutta la travagliata storia della disciplina dei materiali lapidei.
Dal 2.2.2016 dunque il testo dell’art. 1 del DL 161/2015 che definisce i “materiali da scavo” è il seguente:
art. 1 co. 1 b) «materiali da scavo»: il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto, derivanti dalla realizzazione di un’opera quali, a titolo esemplificativo:
scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee, ecc.);
perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento, ecc.;
opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada, ecc.);
rimozione e livellamento di opere in terra;
materiali litoidi in genere e comunque tutte le altre plausibili frazioni granulometriche provenienti da escavazioni effettuate negli alvei, sia dei corpi idrici superficiali che del reticolo idrico scolante, in zone golenali dei corsi d’acqua, spiagge, fondali lacustri e marini;
residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un’opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide).
I materiali da scavo possono contenere, sempreché la composizione media dell’intera massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti massimi previsti dal presente Regolamento, anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato…

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Discarica: ammessi rifiuti con PCI > 13.000 kJ/kg

Discarica: ammessi Rifiuti con PCI > 13.000 kJ/kg.
Dlgs. 221/2016: abrogata lettera p) dell’art. 6 comma 1 del Dlgs. 36/2003 (Discariche)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La legge sulla “Green Economy” (L. 221/2016) pubblicata in Gazzetta ufficiale del 18.1.2016 vigente dal 2.2.2016 all’art. 45 ha abrogato la lettera p) dell’art. 6 comma 1 del Dlgs. 36/2003 (Discariche) che così recitava:
L’art. 6 comma 1 lett. p) non ammetteva in discarica: p) rifiuti con PCI (Potere calorifico inferiore) > 13.000 kJ/kg a partire dal 29 febbraio 2016 ad eccezione dei rifiuti provenienti dalla frantumazione degli autoveicoli a fine vita e dei rottami ferrosi per i quali sono autorizzate discariche monodedicate che possono continuare ad operare nei limiti delle capacita’ autorizzate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225.
Dal 2.2.2016 dunque sono ammessi (rimangono ammessi) in discarica i rifiuti con PCI > 13.000 kJ/kg.

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Emas e ISO14001 – riduzione garanzie in sede di gara

Appalti verdi – EMAS E ISO14001 – riduzione delle garanzie in sede di gara
Modifica dell’art. 75 comma 7 e art. 83 Dlgs. 163/2006 – Green Economy
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La legge sulla “Green Economy” (L. 221/2016) pubblicata in Gazzetta ufficiale del 18.1.2016 vigente dal 2.2.2016 ha innovato il sistema appalti (Dlgs. 163/2006) introducendo rilevanti modifiche del testo intese ad agevolare ma anche a disciplinare gli appalti e le clausole che possono incentivare “l’ambiente”.
L’art. 75 del Dlgs. n. 163/2006 disciplina le Garanzie a corredo dell’offerta,..(continua lettura articolo e schema) 
Anche l’art. 83 del Dlgs. 163/2006 è stato riformato nel prevedere nuovi criteri per la valutazione dell’offerta.
Quando il contratto e’ affidato con il criterio dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dell’offerta, pertinenti alla natura, all’oggetto e alle caratteristiche del contratto. Il legislatore con le modifiche di cui alla L. 221/2016 inserisce nuovi criteri di natura “ambientale” pur sempre a titolo esemplificativo.
 

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Discariche: proroga termini potere calorifico

Potere calorifico e discariche: DL 210/2015
proroga termini
segnalazione a cura Studio legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Discariche(Art. 8, comma 2)
Viene rinviato al 30 giugno 2015 l’accesso in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore che supera i 13mila Kj/Kg. Oggetto della proroga è, infatti, il divieto di ammissibilità previsto dall’articolo 6, comma 1, lettera p), Dlgs 36/2003 sulle discariche.
Leggi articolo pubblicato su questo sito

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Sistri, proroga dei termini al 1.1.2017: DL n. 210/2015

PROROGA DEI TERMINI – DECRETO LEGGE 210/2015
Sistri (Art. 8, comma 1)
Segnalazione a cura Studio legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


In data 30.12.2015 è stato pubblicato il DL n. 210/2015 già in vigore ed in attesa di conversione in Legge.
Slitta al 1° gennaio 2017 l’applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di tracciamento informatico dei rifiuti, ad eccezione dell’omessa iscrizione e dell’omesso pagamento del contributo.
Si proroga di un anno – dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 — il periodo transitorio “di adeguamento” al Sistri, durante il quale i nuovi obblighi “informatici” di tracciamento convivono con formulari, registri di carico/scarico e Mud (cd. “doppio binario”).
Fino alla fine del 2016, quindi, continueranno ad applicarsi – e saranno sanzionabili — gli adempimenti e gli obblighi “cartacei” di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del Dlgs 152/2006, nel testo previgente alle modifiche apportate dal Dlgs 205/2010, mentre con riferimento alle violazioni delle regole Sistri continueranno ad sanzionabili solo la mancata iscrizione o il mancato versamento del contributo annuale.
Sempre con riferimento al sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, inoltre, la norma proroga di un anno — dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 — anche il termine finale di efficacia del contratto con l’attuale gestore del servizio (e di indennizzo dei costi di produzione consuntivati).
Leggi articolo 8 DL 210/2015
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adminSistri, proroga dei termini al 1.1.2017: DL n. 210/2015
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ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015

ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
Pubblicazione materiale Corso, Venezia, 2 e 10 dicembre 2015
a cura Studio Legale Ambiente


Si pubblica il materiale utilizzato per il Corso “anticorruzione” tenuto a Venezia.
Possono accedere al materiale solo coloro che hanno partecipato al corso muniti di password.
Il Corso ha svolto i seguenti temi

  • le novità inserite dalla L. 69/2015 al codice penale e alla L. 190/2012;
  • le figure criminose della concussione e della induzione indebita di cui agli articoli 317 e 319quater c.p.;
  • le novità contenute nella determina 12/2015 dell’ANAC

accedi materiale relativo :Corruzione L. 69/2015 2 e 10 dicembre 2015 
accedi materiale relativo : PNA ANAC determina n. 12.2015 

adminANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
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TERRE E ROCCE DA SCAVO: SCHEMA DPR, consultazioni pubbliche

TERRE E ROCCE DA SCAVO: APERTE LE CONSULTAZIONI PUBBLICHE fino al 19 dicembre 2015
Schema di DPR Terre e Rocce da scavo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Dal 19 novembre 2015 al 19 dicembre 20115 (30 giorni) sono aperte le consultazioni pubbliche alla schema di regolamento di semplificazione in materia di Terre e rocce da scavo.
Il Ministero ha pubblicato invero lo schema di D.P.R. nonché un questionario accessibile a tutti che verrà considerato , si spera, per la redazione finale del DPR.
La lettura dello schema è inoltre utile al fine di valutare il prossimo futuro sulla complicata e inquieta vicenda delle terre e rocce.
Vai al questionario clicca questionario
leggi Schema_regolamento_TRS

adminTERRE E ROCCE DA SCAVO: SCHEMA DPR, consultazioni pubbliche
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