Cani e patentino: "possesso responsabile"

Patentino per i proprietari di cani: stop alle aggressioni
Ordinanza del Ministero della Salute in gazzetta Ufficiale del 9.9.2015
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Con apposito provvedimento il Ministero della salute proroga di un altro anno la ordinanza del 2013 e nel contempo istituisce un corso di formazione per il possesso responsabile degli animali. Un corso di formazione volontario finalizzato ad abbassare il rischio di aggressione da parte del cane.
*Leggi Ordinanza MinSalute 3.8.2015 

adminCani e patentino: "possesso responsabile"
Leggi Tutto

Decaduto il DL n. 92/2015 sui rifiuti e AIA

Decaduto il DL n. 92 del 4.7.2015; misure urgenti su rifiuti e AIA
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Non è stato convertito in Legge il DL92 del  4.7.2015 relativo ai rifiuti e all’AIA…..
(Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonche’ per l’esercizio dell’attivita’ d’impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale)
.Gli effetti sorti in costanza del DL mantengono vigenza.
Si allega DL decaduto
Leggi articolo pubblicato

adminDecaduto il DL n. 92/2015 sui rifiuti e AIA
Leggi Tutto

Silenzio assenso tra Amministrazioni: novità dalla L. 124/2015

Silenzio assenso tra Pubbliche amministrazioni, gestori di servizi pubblici: novità dalla legge 124/2015
Articolo 17bis L. 241/90
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


 
La legge 124/2015 all’art. 3 ha novellato la legge 241/1990, introducendo l’art. 17-bis (rubricato ”Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici”[1]), il quale intende evitare che le pubbliche amministrazioni dilatino arbitrariamente i tempi di risposta nei confronti delle altre amministrazioni.
Continua lettura articolo su art  17bis……
[1] Art. 17-bis
Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici

  1. Nei casi in cui e’ prevista l’acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni pubbliche e di gestori di beni o servizi pubblici, per l’adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di altre amministrazioni pubbliche, le amministrazioni o i gestori competenti comunicano il proprio assenso, concerto o nulla osta entro trenta giorni dal ricevimento dello schema di provvedimento, corredato della relativa documentazione, da parte dell’amministrazione procedente. Il termine e’ interrotto qualora l’amministrazione o il gestore che deve rendere il proprio assenso, concerto o nulla osta rappresenti esigenze istruttorie o richieste di modifica, motivate e formulate in modo puntuale nel termine stesso. In tal caso, l’assenso, il concerto o il nulla osta e’ reso nei successivi trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori o dello schema di provvedimento; non sono ammesse ulteriori interruzioni di termini.
  2. Decorsi i termini di cui al comma 1 senza che sia stato comunicato l’assenso, il concerto o il nulla osta, lo stesso si intende acquisito. In caso di mancato accordo tra le amministrazioni statali coinvolte nei procedimenti di cui al comma 1, il Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, decide sulle modifiche da apportare allo schema di provvedimento.
  3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai casi in cui e’ prevista l’acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per l’adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di amministrazioni pubbliche. In tali casi, ove disposizioni di legge o i provvedimenti di cui all’articolo 2 non prevedano un termine diverso, il termine entro il quale le amministrazioni competenti comunicano il proprio assenso, concerto o nulla osta e’ di novanta giorni dal ricevimento della richiesta da parte dell’amministrazione procedente. Decorsi i suddetti termini senza che sia stato comunicato l’assenso, il concerto o il nulla osta, lo stesso si intende acquisito.
  4. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei casi in cui disposizioni del diritto dell’Unione europea richiedano l’adozione di provvedimenti espressi.
adminSilenzio assenso tra Amministrazioni: novità dalla L. 124/2015
Leggi Tutto

VIA: recepimento direttiva Europea 2014/52/UE

V.I.A. e Direttiva 2014/52/UE
Tabella comparativa
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


In Gazzetta Ufficiale del 31.7.2015 è stata pubblicata la Legge n. 114/2015.
L’art. 14 della L. 114/2015 indica i “Principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva 2014/52/UE …del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati

L’articolo indica i criteri specifici  che dovrà seguire il nostro Governo nel recepire la Direttiva:

a) semplificazione, armonizzazione e razionalizzazione delle procedure di valutazione di impatto ambientale anche in relazione al
coordinamento e all’integrazione con altre procedure volte al
rilascio di pareri e autorizzazioni a carattere ambientale;
b) rafforzamento della qualita’ della procedura di valutazione di impatto ambientale, allineando tale procedura ai principi della
regolamentazione intelligente (smart regulation) e della coerenza e delle sinergie con altre normative e politiche europee e nazionali;
c) revisione e razionalizzazione del sistema sanzionatorio da adottare ai sensi della direttiva 2014/52/UE, al fine di definire sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive e di consentire una maggiore efficacia nella prevenzione delle violazioni;
d) destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative per finalita’ connesse al potenziamento delle attivita’ di vigilanza, prevenzione e monitoraggio ambientale, alla verifica del rispetto delle condizioni previste nel procedimento di
valutazione ambientale, nonche’ alla protezione sanitaria della
popolazione in caso di incidenti o calamita’ naturali, senza nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Si rimanda alla tabella comparativa tra la direttiva 2011/92 e la nuova direttiva 2014/52 pubblicata nel sito www.isprambiente.gov.it

adminVIA: recepimento direttiva Europea 2014/52/UE
Leggi Tutto

Sicurezza: DVR a società esterna

Il datore di lavoro risponde sempre …
Cassazione penale n. 12962/2015
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


Il datore di lavoro è titolare dell’obbligo indelegabile di effettuare la valutazione dei rischi e di elaborare il DVR.
Spesso però il datore si affida a società esterne, a consulenti.
Cosa succede se la società delegata alla redazione del DVR non esegue correttamente l’attività richiesta?
Il datore di lavro risponde comunque o la sua responsabilità è esclusa avendo conferito ad altri tale compito?
La Cassazione penale n. 12962/2015 ha riconosciuto la responsabilità del datore di lavoro che aveva conferito ad una società l’incarico di redigere il DVR.
Responsabilità per culpa in eligendo per aver affidato l’incarico ad una società inadeguata nella sua organizzazione che aveva infatti depositato il DVR tardivamente; responsabilità per culpa in vigilando per non aver controllato i tempi di esecuzione e la stessa attività della società.
Cass. penale 12962.2015

adminSicurezza: DVR a società esterna
Leggi Tutto

Conferenza Servizi: le novità della legge di riforma della PA

La nuova Conferenza di Servizi
Legge 7.8.2015 n. 124 art. 2
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La legge di riforma della PA concentra nell’art. 2 una dichiarazione di intenti a lungo sospirata.
La disciplina della Conferenza di Servizi ha manifestato nel tempo lungaggini insuperabili quasi vessatorie e foriere di danno.
Così il legislatore cerca di accorciare tempi, di dare certezze sospirate, di imporre una più pregante attività della pubblica amministrazione anche in fase istruttoria.
Il difetto di questo tentativo è, purtroppo,  il rinvio di questa riforma ad un decreto attuativo da emanare entro 12 mesi ovvero entro l’estate prossima.
Non subito dunque ma tra 1 anno ..e purtroppo è nota la prassi di decreti attuativi mai emanati.
Si rinvia alla lettura mera dell’articolo 2 … 

adminConferenza Servizi: le novità della legge di riforma della PA
Leggi Tutto

Delega ambientale: Cass. pen. n. 27862/2015

Delega ambientale: alcune precisazioni sulla responsabilità
Cassazione penale n. 27863/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La sentenza sembra confondere l’attribuzione di mansioni lavorative con la delega ambientale e tuttavia offre spunto per alcune precisazioni.
1) Differenza tra delega ambientale e attribuzione di mansioni. Non esiste dubbio sul fatto che ogni lavoratore (sia in campo ambientale che nella Sicurezza) risponde anche penalmente per illeciti commessi nello svolgimento delle sue mansioni o compiti.
Compiti e mansioni che vengono indicati ed attribuiti dal datore di lavoro/dalla società. Tale ripartizione consente, secondo la Corte, di mantenere la responsabilità al livello dell’autore individuato; responsabilità che non risale fino agli amministratori o gestori ovvero a quei soggetti dotati di potere di spesa , di controllo e di intervento ovvero coloro che rivestono una posizione di garanzia.
La Corte però afferma che se tali compiti…continua lettura articolo 

adminDelega ambientale: Cass. pen. n. 27862/2015
Leggi Tutto

Decreto Legge n. 92/2015: il nuovo "produttore" dei rifiuti

Cambiano le definizioni di “produttore iniziale di rifiuti” e di “deposito temporaneo”
Decreto Legge n. 92/2015: il nuovo “produttore” (Decreto Fincantieri)* (DL cono convertito in Legge)
cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


E’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale del 4.7.2015 il Decreto Legge n. 92/2015. 
Il decreto interviene sul “Codice ambientale” e modifica, con decorrenza 4 luglio 2015, anche le nozioni di “produttore di rifiuti”, “raccolta” e “deposito temporaneo”.
Il “produttore di rifiuti” (articolo 183, comma 1, lettera f, Dlgs 152/2006) è ora anche…continua lettura articolo e schema

adminDecreto Legge n. 92/2015: il nuovo "produttore" dei rifiuti
Leggi Tutto

Modello semplificato AUA

DPCM 8 maggio 2015: adozione modello semplificato AUA
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 30 giugno 2015 il Modello semplificato della Autorizzazione Unica Ambientale
Leggi Modello

adminModello semplificato AUA
Leggi Tutto

Nuova classificazione rifiuti e SISTRI

Nuovo Elenco europeo rifiuti: Sistri e nota Confindustria
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’applicazione della nuova classificazione dei rifiuti ha provocato la pubblicazione di manuali, linee guida, note, approfondimenti in ogni settore.
Il sito www.sistri.it ha pubblicato documento (versione del 11.6.2015) per la nuova classificazione dei rifiuti in tema Sistri indicando le procedure da seguire per l’adattamento.
Di interesse anche la nota di aggiornamento pubblicata da Confindustria il 28 maggio 2015
leggi nota Confindustria
Vai al sito www.sistri.it

adminNuova classificazione rifiuti e SISTRI
Leggi Tutto

Nuovi C.E.R. operativi dal 1 giugno 2015

NUOVA CLASSIFICAZIONE RIFIUTI PERICOLOSI
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


Il D.L. 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116, ha modificato l’allegato D[1] del Dlgs. 152/2006 con vigenza dal febbraio 2015; tale allegato ad oggi non è più vigente.
Successivamente all’intervento legislativo nazionale, il 18 Dicembre 2014, con applicazione diretta, sono state pubblicate
1) Decisione 955/2014 che modifica l’elenco europeo dei rifiuti, introduce tre nuovi codici cer (fanghi rossi, mercurio metallico, mercurio stabilizzato) e riscrive l’introduzione all’Elenco dei rifiuti, andando così a sostituire interamente l’Allegato D di cui alla Parte IV sui rifiuti del Codice dell’Ambiente (d.lgs. 152/06);
2) Regolamento 1357/2014 UE che contiene le nuove indicazioni europee per attribuire ai rifiuti le caratteristiche di pericolo e sostituisce le precedenti caratteristiche da H1 a H15 con le nuove da HP1 a HP15. …..
…..continua lettura articolo”CER nuovi” ..
 

[1] ALLEGATO D – Elenco dei rifiuti istituito dalla Decisione della Commissione 2000/532/CE del 3 maggio 2000.
Classificazione dei rifiuti:
  1. La classificazione dei rifiuti e’ effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente codice   CER,   applicando   le disposizioni contenute nella decisione 2000/532/CE.
  2. Se un rifiuto e’ classificato con codice CER pericoloso ‘assoluto’, esso e’ pericoloso senza alcuna ulteriore specificazione.
Le proprieta’ di pericolo, definite da H1 ad H15, possedute dal rifiuto, devono essere determinate al fine di procedere alla sua gestione.
  1. Se un rifiuto e’ classificato con codice CER non pericoloso ‘assoluto’, esso e’ non pericoloso senza ulteriore specificazione.
  2. Se un rifiuto e’ classificato con codici CER speculari, uno pericoloso ed uno non pericoloso, per stabilire se il rifiuto e’ pericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprieta’
di pericolo che esso possiede. Le indagini da   svolgere   per determinare le proprieta’ di pericolo che un rifiuto possiede sono le seguenti:
  1. a) individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso:
   la scheda informativa del produttore;
     la conoscenza del processo chimico;
     il campionamento e l’analisi del rifiuto;
  1. b) determinare i pericoli connessi a tali composti attraverso:
     la normativa europea sulla etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi;
     le fonti informative europee ed internazionali;
     la scheda di sicurezza dei prodotti da cui deriva il rifiuto;
  1. c) stabilire se le concentrazioni dei   composti   contenuti comportino che il rifiuto presenti delle caratteristiche di pericolo mediante comparazione delle concentrazioni rilevate   all’analisi chimica con il limite soglia per le frasi di rischio specifiche dei componenti, ovvero effettuazione dei test per verificare se   il rifiuto ha determinate proprieta’ di pericolo.
  2. Se i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono percio’ noti i composti specifici che lo costituiscono, per individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come riferimento i composti peggiori, in applicazione del principio di precauzione.
  3. Quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non
sono determinate con le modalita’ stabilite nei commi precedenti,
ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate,
il rifiuto si classifica come pericoloso.
  1. La classificazione in ogni caso avviene prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione))

 

adminNuovi C.E.R. operativi dal 1 giugno 2015
Leggi Tutto

A.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015

AIA: Nuovi chiarimenti del Ministero Ambiente
Circolare del Ministero Ambiente del 17.6.2015
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Ministero Ambiente raccoglie nella circolare del 17 giugno 2015 le perplessità ed i quesiti manifestati da più parti sull”applicazione del Dlgs. 46/2014 che ha riformato l’AIA.
La Circolare si aggiunge a quella del 27.10.2014 (leggi articolo su questo sito)
Molti gli argomenti “chiariti” dalla Circolare: scorie e ceneri, depuratori acque reflue…
Leggi Circolare Ministero Ambiente 

adminA.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015
Leggi Tutto

Il Durc … con un clic

DURC: Decreto del Ministero del Lavoro 
semplificazione per l’ottenimento del Durc
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Sarà possibile ottenere il Durc in tempo reale con una validità di 120 giorni e utilizzabile per ogni necessità. Sarà possibile utilizzare il Durc scaricabile  da internet….le imprese potranno accedere ottenere il DURC da stampare in pdf in formato reale.
Il Ministero del lavoro ha pubblicato nella gazzetta ufficiale del 1.6.2015 il decreto che sarà operativo dal 1.7.2015.
Nel sito del ministero inoltre è pubblicata la Circolare esplicativa n. 19/2015.
Leggi Decreto Ministero Lavoro Durc 

adminIl Durc … con un clic
Leggi Tutto

Qualità dell'Aria: DM Ambiente 5.5.2015

Metodi di misurazione qualità dell’aria: pubblicato DM 5.5.2015
segnalazione a cura Studio Legale  Ambiente


 
Il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
con DECRETO 5 maggio 2015  ha pubblicato in Gazz. uff. del 5.6.2015 i Metodi di valutazione delle stazioni di misurazione della qualita’dell’aria di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 13 agosto
2010, n. 155.
leggi DM 5.5.2015

adminQualità dell'Aria: DM Ambiente 5.5.2015
Leggi Tutto

Corruzione: pubblicata la legge

Legge n. 69/2015, Corruzione : Gazzetta ufficiale del 30.5.2015
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicata in Gazzetta ufficiale del 30.5.2015 la Legge già anticipata su questo sito in materia di  Corruzione.
Si offre la lettura del testo pubblicato che entrerà in vigore il 16.6.2015.
Leggi L. n. 69/2015Reati – corruzione Legge

adminCorruzione: pubblicata la legge
Leggi Tutto

Nuovi reati Ambientali: DDL Ecoreati

Schema nuovi reati inseriti nel codice penale
Nuovi Reati Ambientali: DDL Ecoreati
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


 
È’ stato approvato (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) il disegno di legge n. 1345-B, detto anche Ddl sugli Ecoreati.
In particolare, i punti di interesse del DDL riguardano:

  1. a) la previsione del nuovo titolo VI-bis all’interno del codice penale , il quale:

– introduce nuove fattispecie di delitti contro l’ambiente (inquinamento ambientale, disastro ambientale, morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, delitti colposi contro l’ambiente, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e impedimento del controllo),
– introduce circostanze aggravanti (es. aggravante ambientale) e attenuanti (es…… continua lettura articolo e schema  DDL Ambiente schema penale

adminNuovi reati Ambientali: DDL Ecoreati
Leggi Tutto

Anticorruzione: ANAC e APPALTI

Intensificati i controlli sugli appalti: DDL Anticorruzione
Anticorruzione: ANAC e APPALTI
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ in attesa di pubblicazione anche il DDL “Anticorruzione” ormai approvato definitivamente.
Il Disegno di legge si occupa dei delitti contro la pubblica amministrazione, associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio nonché delle relative norma di attuazione della L. n. 190/2012.
Vengono introdotte:

**Assistenza Redazione Modello 231 e Piani Anticorruzione
adminAnticorruzione: ANAC e APPALTI
Leggi Tutto

Nuovi reati ambientali: Novità per la "231"

Modificato l’art. 25 undecies Dlgs. 231/2001
Nuovi reati ambientali: novità per il “modello 231”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il 19 maggio 2015 il Senato ha definitivamente approvato il DDL relativo alla introduzione di nuovi reati ambientali.
Il legislatore infatti ha inserito nel codice penale gli articoli 452bis c.p. e ss. prevedendo per tali reati anche la pena della RECLUSIONE.
Il legislatore ha peraltro modificato anche il Dlgs. 152/2006 con riferimento particolare agli articoli 260,257 e 242…. continua lettura 231 Nuovi reati ambientali
**Assistenza Redazione Modello 231

adminNuovi reati ambientali: Novità per la "231"
Leggi Tutto

Appalti: avvalimento ed iscrizione Albo gestori Ambientali

Avvalimento e iscrizione all’albo gestori Ambientali
CDS sez. V 30.4.2015 n. 2191
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il Consiglio di Stato conferma l’esclusione dalla possibilità di usufruire dell’avvalimento con riferimento alla iscrizione all’albo Gestori ambientali di cui cui all’art. 212 Dlgs. 152/2006.
Il Consiglio di Stato precisa nella sentenza che tale principio è applicabile anche alle fattispecie e ai bandi precedenti alla entrata in vigore dell’art. 49 comma 1bis Dlgs. 163/2006 (11.9.2014) in quanto tale modifica legislativa, che appunto esclude dalla normativa sull’avvalimento le società che non godono dei requisiti soggettivi di cui all’art. 212 citato, è frutto del mero consolidamento di quanto già espresso dalla giurisprudenza e dall’AVLP.
leggi sentenza CDS n. 2191/2015  Cds avvalimento

adminAppalti: avvalimento ed iscrizione Albo gestori Ambientali
Leggi Tutto

Sistri: omesso pagamento contributo – sanzioni

Sistri: omesso pagamento contributo e sanzioni
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


 
Sono entrate in vigore le sanzioni nei confronti di coloro che non hanno pagato il contributo Sistri al 30.4.2015.
In realtà in caso di contestazione si apre una utile indagine difensiva.
Leggi breve nota riepilogativa  Sistri contributo

adminSistri: omesso pagamento contributo – sanzioni
Leggi Tutto

Sicurezza: RSPP aziendale "interno".

RSPP deve essere un dipendente dell’azienda?
Interpello del 4 novembre 2014 n. 24 Ministero Lavoro
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Commissione ministeriale ha chiarito, su quesito posto da Confcommercio,  che l’RSPP, nei casi di cui all’art. 31 comma 6 TUSL, non deve necessariamente  essere un dipendente dell’azienda ma deve , qualora professionista esterno, essere inserito all’interno della organizzazione aziendale prestando la sua attività con una presenza adeguata all’incarico ricevuto.
Secondo la Commissione l’art. 31 comma 1 TUSL – come modificato dal Decreto del Fare del 2013 – introduce il criterio della “priorità” dell’incarico “interno ” all’azienda.
RSPP dunque è preferibilmente un dipendente ma può essere anche un professionista esterno purché inserito nella organizzazione aziendale e assicuri una presenza fattiva in azienda. L’incarico a soggetti esterni è destinato a decrescere.
Vero è che la lettura dell’art. 31 TUSL sembra propendere più per la nomina interna dell’RSPP anziché esterna.
Si pensi che la valutazione dell’RSPP quale soggetto comunque partecipe della organizzazione aziendale, anche se esterno, rende di conseguenza necessaria la sua indicazione nell’organigramma; prima della modifica legislativa del 2013 spesso l’RSPP, qualora incaricato esterno, non veniva neppure indicato nell’ organigramma.
Leggi Interpello 
 

adminSicurezza: RSPP aziendale "interno".
Leggi Tutto

ANAC: gare pubbliche e concordato preventivo

 
ANAC: Gare pubbliche e concordato preventivo
Chi è in concordato preventivo può partecipare alle gare pubbliche?
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


L’ AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE ha pubblicato la DETERMINA n. 5 dell’ 8 aprile 2015 relativa agli “Effetti della domanda di concordato preventivo ex art. 161, comma 6, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 e ss.mm.ii. (c.d. concordato “in bianco”) sulla disciplina degli appalti pubblici.
L’ANAC precisa ed interpreta il legame tra le procedure concorsuali e l’ammissione alle gare pubbliche a seguito della modifica dell’articolo 38 comma 1 lett. a) Codice appalti e dell’art. 186bis della legge fallimentare.
Ricordiamo ciò che recita l’art. 38 citato
Sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento
delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, ne’
possono essere affidatari di subappalti, e non possono stipulare i
relativi contratti i soggetti:
a) che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta,
di concordato preventivo,salvo il caso di cui all’articolo 186-bis
del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in
corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni….
e parte dell’art. 186bis L.fall. recita:
 
…L’ammissione al concordato preventivo non impedisce la partecipazione a procedure di assegnazione di contratti pubblici, quando l’impresa presenta in gara:
 
a) una relazione di un professionista in possesso dei requisiti di cui all’articolo 67, terzo comma, lettera d), che attesta la conformità al piano e la ragionevole capacità di adempimento del contratto;
 
b) la dichiarazione di altro operatore in possesso dei requisiti di carattere generale, di capacità finanziaria, tecnica, economica nonché di certificazione, richiesti per l’affidamento dell’appalto, il quale si è impegnato nei confronti del concorrente e della stazione appaltante a mettere a disposizione, per la durata del contratto, le risorse necessarie all’esecuzione dell’appalto e a subentrare all’impresa ausiliata nel caso in cui questa fallisca nel corso della gara ovvero dopo la stipulazione del contratto, ovvero non sia per qualsiasi ragione più in grado di dare regolare esecuzione all’appalto. Si applica l’articolo 49 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
 
Fermo quanto previsto dal comma precedente, l’impresa in concordato può concorrere anche riunita in raggruppamento temporaneo di imprese, purché non rivesta la qualità di mandataria e sempre che le altre imprese aderenti al raggruppamento non siano assoggettate ad una procedura concorsuale. In tal caso la dichiarazione di cui al quarto comma, lettera b), può provenire anche da un operatore facente parte del raggruppamento.
 
Se nel corso di una procedura iniziata ai sensi del presente articolo l’esercizio dell’attività d’impresa cessa o risulta manifestamente dannoso per i creditori, il tribunale provvede ai sensi dell’articolo 173. Resta salva la facoltà del debitore di modificare la proposta di concordato.
leggi determina ANAC

adminANAC: gare pubbliche e concordato preventivo
Leggi Tutto

Classificazione rifiuti: novità

Classificazione dei rifiuti: modifiche all’allegato D Parte IV Dlgs. 152/2006
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
Il 18 febbraio 2015 è entrato in vigore il Decreto Legge 91/2014 (convertito con L. 116/2014) che ha modificato le premesse all’allegato D della parte IV del D.lgs. 152/06 in materia di classificazione di rifiuti prodotti dall’impresa.
L’imprenditore, produttore dei rifiuti, è responsabile della corretta attribuzione del codice CER del rifiuto che esce dalla propria attività.
Nell’allegato D, con l’ultima modifica, vengono indicate precise istruzioni per procedere alla classificazione dei rifiuti ed, in particolare, si legge che quando un rifiuto è pericoloso in assoluto (codici contrassegnati con l’asterisco come ad es. il 13.01.09*) non serve alcuna ulteriore indagine.
Se un rifiuto è un non pericoloso assoluto (cioè è riportato nell’elenco dei CER senza asterisco (*) e non ha alcun codice specchio come ad esempio il 12.01.13) non occorre altra specificazione. … continua lettura articolo classificazione rifiuti

adminClassificazione rifiuti: novità
Leggi Tutto