Sindaco e responsabilità in materia di rifiuti: tutela della salute pubblica

Sindaco e responsabilità in materia di rifiuti: tutela della salute pubblica
Delega di funzioni
Cass. pen. 7.10.2014 n. 41695
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza ha il merito di precisare la responsabilità del Sindaco rispetto alla dirigenza di settore e ad eventuali deleghe conferite.
La sentenza riassume e sintetizza la responsabilità del Sindaco in relazione alla sua funzione di paladino istituzionale alla tutela della salute Pubblica e dell’ambiente che non si spoglia della sua responsabilità neppure a fronte di apposita delega di funzioni.
L’indicazione del fatto sotteso alla sentenza non ha peculiare importanza perché quanto affermato in sentenza ha valore generale e prescinde dal caso esaminato relativo a fattispecie di abbandono di rifiuti ex art. 256 Dlgs, 152/2006….
Recita la sentenza:
“…in definitiva, la distinzione operata dall’art. 107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali fra i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, demandati agli organi di governo, e i compiti di gestione attribuiti ai dirigenti, non esclude, in materia di rifiuti, il dovere di attivazione del sindaco allorchè gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali emergenze tecnico-operative, che pongano in pericolo la salute delle… continua lettura articolo “sindaco e responsabilità
 

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P.A.: Stop agli incarichi ai dipendenti in pensione…

P.A.: stop agli incarichi ai dipendenti in pensione….
Circolare 4.12.2014 n. 6/2014
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
La Presidenza del Consiglio dei Ministri (dipartimento Funzione Pubblica) pubblica, in Gazzetta ufficiale, Circolare 6/2014 di chiarimento di alcune disposizioni di legge che impongono il divieto di conferire incarichi a dipendenti in pensione, precisando che:
“…Le modifiche introdotte sono volte a evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni
pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti collocati in quiescenza o, comunque, per attribuire a soggetti in quiescenza
rilevanti responsabilita’ nelle amministrazioni stesse, aggirando di fatto lo stesso istituto della quiescenza e impedendo che gli
incarichi di vertice siano occupati da dipendenti piu’ giovani. Le nuove disposizioni sono espressive di un indirizzo di politica
legislativa volto ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni. Come altre disposizioni vigenti, che gia’ limitavano la possibilita’ di conferire incarichi ai soggetti in quiescenza, esse non sono volte a introdurre discriminazioni nei confronti dei pensionati, ma ad assicurare il fisiologico ricambio di personale nelle amministrazioni, da bilanciare con l’esigenza di trasferimento delle conoscenze e delle competenze acquisite nel corso della vita lavorativa….”
Vai alla lettura della Circolare 6/2014 

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ANAC: chi applica le sanzioni?

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE: SANZIONI
DELIBERA 21 gennaio 2015
Individuazione dell’autorita’ amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici
obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013).
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 5.2.2015 la Delibera ANAC che si occupa di individuare l’organo competente ad irrogare sanzioni amministrative previste dal Dlgs. 33/2013.
Il richiamo alla L. 689/81 ha posto dei problemi di adattamento alla peculiarità e novità del Dlgs. 33/2013; peculiarità che L’ ANAC tenta di risolvere in modo …altrettanto particolare.
Si rinvia alla lettura del provvedimento ….continua lettura ANAC 21.1.2015

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Inceneritore di Scarlino: chiusura impianto

Inceneritore di Scarlino: il Consiglio di Stato n. 163/2015 annulla l’AIA
 Chiusura dell’impianto.
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Margherita Pepe


 
Con la sentenza del 20 gennaio 2015, n. 163/2015, il Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento AIA dell’impianto di Scarlino con conseguente chiusura dell’impianto; chiusura le cui motivazioni non devono essere generalizzate laddove l’indagine epidemiologica deve essere calata nella particolarità della vicenda di “Scarlino” e costituisce già parte integrante delle istruttorie della pubblica amministrazione; unico soggetto tenuto a tale incombente.
La vicenda processuale è complessa ma il Consiglio di Stato, con novità, va oltre il dato processuale e punta l’attenzione sulla tutela della salute e recita al punto 8.2. della sentenza:
“Assume, infatti, valenza assorbente quanto meno la circostanza che lo stato di salute delle popolazioni coinvolte e le condizioni ….continua lettura articolo Scarlino

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MUD 2015: Linee Guida per la compilazione

MUD 2015; Linee guida per la compilazione 
segnalazione cura Cinzia Silvestri e Dario Giardi – Studio Legale Ambiente


Unioncamere ha trasmesso alle Associazioni imprenditoriali un documento che sintetizza le principali novità della dichiarazione Mud 2015 e le corrette modalità di compilazione dei campi delle varie schede.
In particolare per quanto riguarda la “Messa in riserva” e il “deposito preliminare” viene specificato che il rigo R13 va utilizzato esclusivamente per indicare:
a) la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e messo in riserva nell’unità locale per poi avviarla a operazioni di recupero in altri impianti,
b) la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e sottoposto, nel proprio impianto, a un’attività di recupero di materia classificata esclusivamente con R13.
Al contrario, la quantità di rifiuto che il dichiarante, nel corso dell’anno, ha avviato, presso il proprio impianto, prima a R13 e poi ad altre attività di recupero (da R1 a R12) dovrà essere inserita solo in corrispondenza dell’effettiva attività di recupero effettivamente svolta (da R1 a R12) e non nel rigo R13.
Il rigo D15 va utilizzato esclusivamente per indicare la quantità complessiva di rifiuto che il dichiarante, nell’anno di riferimento, ha ricevuto e messo in deposito preliminare presso il proprio impianto per poi avviarla ad operazioni di smaltimento in altri impianti.
Al contrario la quantità di rifiuto che il dichiarante, nel corso dell’anno, ha avviato, presso il proprio impianto, prima a D15 e poi ad altre attività di smaltimento (da D1 a D14) dovrà essere inserita solo in corrispondenza dell’effettiva attività di smaltimento effettivamente svolta (da D1 a D14) e non nel rigo D15.
In sostanza in R13 andrà solo indicato il quantitativo che il gestore ha ricevuto, messo in riserva/deposito preliminare ; non quello che il gestore ha ricevuto, preso in carico con R13 o D15 e poi recuperato/smaltito con altre voci.
Sulla comunicazione RAEE vengono fornite istruzioni che specificano come la scheda CR debba essere presentata dai gestori dei centri di raccolta organizzati da produttori o da sistemi collettivi (articolo 12 c.1 lettera b).
La scheda NON deve essere presentata con riferimento a:

  • Centri di raccolta istituiti dai Comuni nell’ambito della raccolta separata di RAEE. I Comuni infatti dichiarano i RAEE raccolti all’interno della Comunicazione Rifiuti Urbani.
  • Luoghi di deposito preliminare alla raccolta dei RAEE effettuato dai distributori presso i locali del proprio punto vendita o altro luogo di raggruppamento, per i quali non vi è obbligo di comunicazione MUD ai sensi dell’articolo 9 del DM 8 marzo 2010 n. 65.
  • Impianti di trattamento autorizzati alla gestione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche che ricevono i RAEE e svolgono su di essi attività di recupero e smaltimento: tali impianti devono presentare la scheda TRA.

Si allega il testo integrale del documento MUD2015_modifiche_schede_istruzioni
 

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ANAC e contenzioso Appalti Pubblici

ANAC: deflazione del contenzioso amministrativo in materia di appalti pubblici
 Determina dell’8 gennaio 2015: Criteri interpretativi
 A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 28.1.2015 la Determina dell’ANAC – Criteri interpretativi in ordine alle disposizioni dell’art. 38, comma 2-bis e dell’art. 46, comma 1-ter del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di codice degli appalti – che pone i criteri interpretativi sorti dalla modifica degli artt. 46 e 38 del Codice Appalti.
La Determina riporta con chiarezza, nelle premesse, l’intento di chiarire la portata degli articoli 38 e 46 del Codice appalti e la finalità di precisare il significato dei termini, mancanza, incompletezza ed irregolarità delle dichiarazioni rese in sede di gara al fine di ridurre il contenzioso amministrativo.
Si parla infatti di “soccorso istruttorio”….continua lettura articolo  “DETERMINA ANAC
   Leggi determina ANAC 8.1.2015 documento 
 

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Risarcimento danno da ritardo contro la P.A.

Nessun risarcimento se non si impugna il silenzio…
Risarcimento danno da Ritardo contro la P.A.: TAR Lazio – Roma, n. 1185/2015
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La sentenza del TAR Roma funge da monito a tutti coloro che incautamente decidono di attivarsi per chiedere il risarcimento del danno alla PA senza aver prima esperito le dovute azioni giudiziali.
La vicenda sottesa alla sentenza appare quotidiana ovvero una storia di ordinaria follia burocratica che ha scatenato molteplici provvedimenti della P.A. ed il dovuto risentimento di colui che li ha subiti.
La società invero attendeva l’esito della propria domanda di autorizzazione ordinaria ex art. 28 Dlgs. 22/97, richiedeva pareri ma non si attivava mai giudizialmente contro il silenzio della amministrazione.
A fronte della perigliosa vicenda il TAR esclude il risarcimento del danno richiesto dal ricorrente proprio per non aver esperito le dovute azioni giudiziali contro l’amministrazione. Nonostante non sia d’obbligo (non pregiudiziale) esperire l’azione giudiziale il TAR conclude: benché non certo pregiudiziale, rileva comunque ai fini del giudizio di diligenza e buona fede del soggetto danneggiato di cui all’art. 1227, comma 2, c.c.


 
Una società chiedeva “la condanna del Commissario regionale per l’emergenza rifiuti del Lazio, della Regione Lazio e del Ministero …… continua lettura articolo risarcimento PA

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MUD 2015: modelli

MUD: modelli 2015 
Pubblicata in G.U. la modulistica 2015
 segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Dario Giardi e Cinzia Silvestri


 
E’ stato pubblicato,su  Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2014 n.299, il DPCM 17 dicembre 2014 con il quale viene approvata la nuova modulistica da utilizzare per la dichiarazione ambientale (Mud) che i soggetti interessati dovranno effettuare entro il prossimo 30 aprile 2015 con riferimento ai rifiuti gestiti nel corso del 2014.
La nuova modulistica, da utilizzare ai fini dell’annuale dichiarazione, ai sensi della legge 70/1994. Il modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) e le relative istruzioni sostituiscono integralmente quelli approvati con Dpcm 12 dicembre 2013, “così da poter acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione della più recente normativa europea”.
Dal punto di vista dei soggetti obbligati e delle categorie dei materiali da dichiarare il nuovo Dpcm conferma quanto già previsto per la comunicazione dello scorso anno, limitandosi a recepire alcuni mutamenti normativi come l’avvicendarsi, in tema di «Raee», del nuovo dlgs 49/2014 e la sospensione della piena operatività del Sistri che ha interessato l’intero 2014.
Il decreto conferma innanzitutto le sei categorie di beni oggetto di comunicazione: «rifiuti», «veicoli fuori uso», «imballaggi», «Raee», «rifiuti urbani», «Aee».
La modulistica da compilare in relazione alla «comunicazione rifiuti» impone però di fornire alla p.a. maggiori informazioni rispetto a quelle richieste dal pregresso Dpcm 12 dicembre 2013 (relativo al «Mud» 2014), prevedendo una più articolata descrizione dello «stato fisico» dei rifiuti prodotti o gestiti (con la comparsa della nuova e aggiuntiva voce «vischioso e sciropposo») e una duplice declinazione dei quantitativi dei rifiuti ancora in giacenza presso l’azienda (da dichiarare separatamente in base alla destinazione finale: recupero o smaltimento).
Permane la «Scheda materiali» già prevista dal Dpcm 12 dicembre 2013 per dichiarare le eventuali quantità di «materiali secondari» generati ex articolo 184-ter del dlgs 152/2006, quali beni che hanno cessato di essere rifiuti all’esito delle procedure tecniche e burocratiche di recupero previste dalle regole sull’end of waste.
Vali a  MUD DPCM 2014 
 
 
 
 
 

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Rumore: condominio e risarcimento danno ex art. 844 c.c.

Rumore: condominio e risarcimento danno da “rumore” impianto di riscaldamento
Cassazione civ. n. 23283/2014 – art. 844 c.c.
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La questione prende origine da controversia condominiale.
I proprietari di un appartamento citavano in giudizio il condominio a causa dei tubi dell’impianto di riscaldamento che causavano rumori costanti e fastidiosi. Il rumore oltre i limiti di tollerabilità veniva accertato in giudizio tramite apposita perizia.
La Cassazione precisa che il diritto al risarcimento sorge:
1) a prescindere dalla violazione dei limiti pubblicistici di tollerabilità
2) a prescindere dal buon uso della fonte di disturbo, o dalla manutenzione, o dal rispetto delle norme di sicurezza; nel caso di specie l’uso normale dei tubi dell’impianto di riscaldamento fonte delle immissioni e causa del danno.
3) accertata l’ illegittimità della fonte ……..continua lettura articolo ” Rumore Cass. 23283.2014″..

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Corruzione/Anac: arrivano i controlli OIV

Corruzione e trasparenza/ANAC: arrivano i controlli dell’OIV

DELIBERA 3 dicembre 2014 n. 148 – ANAC
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


E' stata pubblicata in Gazzetta ufficiale del 8.1.2015 la delibera ANAC n. 148/2014 relativa alle
"Attestazioni   OIV,    o    strutture    con    funzioni    analoghe, sull'assolvimento degli
obblighi di pubblicazione per l'anno 2014  da parte delle pubbliche amministrazioni
e  attivita'  di vigilanza  e controllo dell'Autorita'.
L'organismo di Vigilanza coadiuvato dal Responsabile per la trasparenza
provvede a controllare il rispetto degli obblighi di pubblicazione e
trasparenza finalizzati alla lotta contro la corruzione; e ciò con
riferimento all'anno 2014.
Delibera ANAC 148

 

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Discariche: rifiuti con potere calorifico alto

DISCARICA: rifiuti con potere calorifico alto
Art. 9 DL. 31.12.2014 n. 192 di proroga dei termini in materia ambientale
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 31.12.2014 il decreto legge n. 192/2014 di proroga dei termini anche in materia ambientale.
Il decreto ha posticipato al 30 giugno 2015 il divieto di conferire in discarica rifiuti con Potere calorifico alto; e ciò in armonia con l’art. 35 DL 133/2014 convertito con L. 1216/2014 che richiede agli inceneritori di operare a “pieno carico termico”. Il legislatore esprime il disfavore per le discariche e per lo smaltimento.
L’ Art. 6 comma 1 lettera p) Dlgs. 36/2003 prevede che
Non sono ammessi in discarica:….
p) rifiuti con PCI (Potere calorifico inferiore) > 13.000 kJ/kg a partire dal 31 dicembre 2010 30.6.2015 ad eccezione dei rifiuti provenienti dalla frantumazione degli autoveicoli a fine vita e dei rottami ferrosi per i quali sono autorizzate discariche monodedicate che possono continuare ad operare nei limiti delle capacita’ autorizzate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225.
 

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Sistri: operative sanzioni dal 1.2.2015

SISTRI: sanzioni e proroga termini – dal 1 febbraio 2015 operativo l’art. 260bis commi 1 e 2 Art. 9 DL. 31.12.2014 n. 192 di proroga dei termini in materia ambientale
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 31.12.2014 il decreto legge n. 192/2013 di proroga dei termini anche in materia ambientale.
Il decreto ha inciso sull’art. 11 comma 3bis del DL 101/2013 prorogando
1)         al 31.12.2015 gli adempimenti e obblighi previgenti al Dlgs. 205/2010 e pertanto continua la vigenza dei registri di carico e scarico e dei formulari cartacei
2) fino al 31.12.2015 non si applicano le sanzioni…..continua lettura articolo “Sistri proroga DL 192.2014” 

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Linee Guida ISPRA/APPA: campi elettromagnetici

Linee Guida: invio dati campo elettromagnetico
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 2014  le Linee Guida ISPRA/APPA sul controllo dei campi elettromagnetici.
“Considerato che l’art. 14, comma 8 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, demanda ad apposite Linee guida, predisposte dall’ISPRA e dalle ARPA/APPA, l’individuazione delle modalita’ di fornitura all’ISPRA e alle ARPA/APPA dei dati di potenza degli impianti da parte degli operatori, dei fattori di riduzione della potenza massima al connettore di antenna, dei valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici e delle pertinenze esterne degli edifici utilizzati come ambienti abitativi per permanenze non inferiori a quattro ore continuative giornaliere;
Sono approvate le Linee guida, ai sensi dell’art. 14, comma 8 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, predisposte dall’ISPRA e dalle ARPA/APPA relativamente: alle modalita’ con cui gli operatori forniscono all’ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti; ai fattori di riduzione della potenza da applicare nelle stime previsionali per tener conto della variabilita’ temporale dell’emissione degli impianti nell’arco delle 24 ore, cosi’ come riportate nell’allegato 1, che costituisce parte integrante al presente decreto.

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Corruzione: Regali di modico valore/circolare MEF

Codice di Comportamento nelle P.A. e regali di modico valore
Circolare del Ministero Economia e Finanza
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Ministero Economia e Finanza ha pubblicato circolare che disciplina i regali nell’ambito della P.A. nonché nei soggetti partecipati pubblici ecc..
Come precisato dalla L. n. 190/2012 e dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici DPR 62/2013 , i regali possono costituire terreno fertile o conseguenza di comportamenti “corruttivi”.
La Circolare indica pertanto il valore medio (circa € 150)  dei regali d’uso (Natale, Pasqua..) che possono essere effettuati all’interno delle amministrazioni.
circolare MEF 9.12.2014
Nota MEF REGALI

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Repressione corruzione e illegalità nella P.A. – Corso

Repressione della Corruzione e dell’ illegalità nella P.A.
Corso “Anticorruzione” – Venezia
Docenza tenuta da avv. Cinzia Silvestri


 
Le diapositive pubblicate sono accessibili solo dai partecipanti al corso di formazione previsto dalla L. n. 190/2012 (legge anticorruzione)  tramite password.
Il corso tenuto preso  sede di Ente inVenezia ha avuto il seguente oggetto:
Repressione della Corruzione e dell’illegalità della PA – 13 novembre e 3 dicembre 2014 (6 ore):  accedi alle diapositive del corso – Corruzione 
Trasparenza, incompatibilità e inconferibilità per la repressione della corruzione e illegalità nella PA – 27 novembre e 10 dicembre 2014 (6 ore): accedi alle diapositive del corso – trasparenza 

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Bonifiche e appalti: corsia preferenziale

Agevolazioni per le bonifiche negli appalti:  corsia preferenziale
Art. 34 DL. 133/2014 convertito dalla Legge n. 164/2014
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
Bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati trovano corsia preferenziale nel codice degli appalti.
La L. 164/2014 (DL 133/2014) art. 34 modifica il codice appalti inserendo agevolazioni per le bonifiche.
– PROCEDURA RISTRETTA
Il decreto modifica l’art. 48  comma 1bis del Dlgs. 163/2006 e amplia i casi in cui è possibile la procedura ristretta.
1-bis: Quando le stazioni appaltanti si avvalgono della facolta’ di limitare il numero di candidati da invitare, ai sensi dell’articolo 62, comma 1(procedura ristretta) nonche’ nei casi di bonifica e messa in sicurezza i siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,, richiedono ai soggetti invitati di comprovare il possesso dei requisiti di capacita’ economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, eventualmente richiesti nel bando di gara, presentando, in sede di offerta, la documentazione indicata in detto bando o nella lettera di invito in originale o copia conforme ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Non si applica il comma 1, primo periodo.
– PROCEDURA SEMPLIFICATA
La procedura semplificata senza gara … continua lettura articolo  Bonifiche e appalti DL 133 convertito 

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Corte Giustizia UE condanna Italia

Italia condannata dalla Corte di Giustizia UE sentenza C-196/2013
a cura di Studio Legale Ambiente


La Corte di Giustizia UE ha condannato l’Italia,  a pagare circa 42milioni di euro, per la violazione della direttiva Europea Rifiuti ovvero per non aver ottemperato alla sentenza della Corte del 2007.
La violazione riguarda l’omesso impegno dell’ITALIA alla soluzione del problema delle discariche.
Si allega breve comunicato stampa della Corte di Giustizia
Comunicato stampa UE

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Appalti e Bonifiche, avvalimento: art. 34 L. n. 164/2014

Art. 34 L. n. 164/2014 e bonifiche: codice appalti e bonifiche, avvalimento
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
Il DL n. 133/2014 convertito in L. n. 164/2014, all’art. 34 ha integrato il codice degli appalti inserendo espresse indicazioni sulle bonifiche ambientali del Dlgs. 152/2006.
Anche in tema di avvalimento viene precisato la personalità del requisito della iscrizione all’Albo Gestori Ambientali.
Il decreto modifica l’art. 48  comma 1bis del Dlgs. 163/2006 e amplia i casi in cui è possibile la procedura ristretta.
1-bis: Quando le stazioni appaltanti si avvalgono della facolta’ di limitare il numero di candidati da invitare, ai sensi dell’articolo 62, comma 1(procedura ristretta) nonche’ nei casi di bonifica e messa in sicurezza i siti contaminati ai sensi della Parte quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,, richiedono ai soggetti invitati di comprovare il possesso dei requisiti di capacita’ economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, eventualmente richiesti nel bando di gara, presentando, in sede di offerta, la documentazione indicata in detto bando o nella lettera di invito in originale o copia conforme ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Non si applica il comma 1, primo periodo.
La L. n. 164/2014 all’art. 34 modifica anche l’art. 49 del Dlgs. 163/2006 inserendo il comma 1 bis in tema di avvalimento precisando che il requisito dell’iscrizione all’Albo gestori ambientali NON può essere soddisfatto avvalendosi di tale requisito posseduto da altro soggetto.
1. Il concorrente, singolo o consorziato o raggruppato ai sensi dell’articolo 34, in relazione ad una specifica gara di lavori,
servizi, forniture puo’ soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico, organizzativo, ovvero di attestazione della certificazione SOA avvalendosi dei requisiti di un altro soggetto o dell’attestazione SOA di altro soggetto.
1-bis. Il comma 1 non e’ applicabile al requisito dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali di cui all’articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
 
 

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A.I.A. e relazione di riferimento: DM n. 272/2014

A.I.A. : relazione di riferimento
DM n. 272 del 13.11.2014
segnalazione a cura Dario Giardi e Cinzia Silvestri – Studio legale Ambiente


Decreto n. 272 del 13/11/2014 recante le modalità per la redazione della relazione di riferimento di cui all’art. 5, comma 1, lettera v-bis) del DLgs 152/2006.

 Il D.Lgs. n. 46/2014, in vigore dallo scorso 11 aprile, introduce  nuovi adempimenti per le imprese in materia di A.I.A;  tra questi ultimi figura anche l’obbligo, per il gestore, di predisporre una relazione di riferimento sullo stato del suolo e delle acque sotterranee se l’attività comporta la produzione, l’utilizzo o lo scarico di sostanze pericolose, in ottemperanza alle disposizioni contenute nella direttiva 2010/75/UE (IED) in merito alla chiusura e alla bonifica del sito.

 Il provvedimento in oggetto pertanto fornisce indicazioni specifiche ai fini della presentazione e dei contenuti per la stesura della relazione di riferimento.

 Per una più efficace sintesi della disposizione ministeriale si riporta una nota (v. Allegato II) sui principali contenuti e si rinvia al testo completo del provvedimento DM 272 del 13-11-2014

Richiamiamo, in quanto utile alla comprensione del presente decreto, il chiarimento presente sulla linee guida circolare del 27.10.2014 – AIA.

In tale punto viene suggerito alle autorità competenti di richiedere all’indomani della pubblicazione del DM in oggetto, la presentazione (ove dovuta) della relazione di riferimento o l’adeguamento della relazione di riferimento ancora in corso di validazione sulla base dei tempi indicati all’art. 4 dello stesso decreto.La validazione di tale relazione non costituisce parte integrante dell’AIA, né elemento necessario alla chiusura dei procedimenti di rilascio dell’AIA, poiché essa può essere effettuata dall’autorità competente con tempi indipendenti da quelli necessari alla definizione delle condizioni di esercizio dell’impianto, anche prima del primo aggiornamento dell’AIA effettuato in attuazione delle disposizioni recate dal D.Lgs. 46/2014. Purtuttavia la circolare raccomanda, in ogni caso, ai gestori successivamente all’emanazione del citato decreto ministeriale, di attivarsi prontamente per la predisposizione della relazione di riferimento, tenendo conto la mancanza di tale elemento (ove dovuto) può determinare l’irricevibilità delle istanze.

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Recinzione: Abbandono rifiuti da parte di terzi e proprietario del terreno

Illegittimo l’ordine di rimozione dei rifiuti.
Recinzione: Abbandono rifiuti da parte di terzi e proprietario del terreno
TAR Puglia – Lecce 4 novembre 2014 n. 2637
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il proprietario del terreno non risponde dell’abbandono dei rifiuti da parte dei terzi se non viene accertata la sua responsabilità nell’abbandono; né può costituire valutazione di colpevolezza non aver recintato i terreni oggetto di abbandono.
L’ordinanza di rimozione dei rifiuti rivolta al proprietario da parte del Comune è dunque illegittima.
Il TAR ribadisce  (Continua lettura articolo ..) 

adminRecinzione: Abbandono rifiuti da parte di terzi e proprietario del terreno
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Terre e rocce, deposito temporaneo e piccoli cantieri

DL. n. 133/2014 convertito dalla Legge n. 164/2014 : dichiarazione d’intenti
Terre e rocce, deposito temporaneo e piccoli cantieri
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La L. n. 164/2014 di conversione del DL n. 133/2014 ha inciso anche sull’art. 8 del Decreto; articolo dedicato ai buoni propositi, alle dichiarazioni d’intento e alla consapevolezza di aver prodotto negli anni una normativa contraddittoria, disomogenea, incoerente, frazionata, ostica ed illegibile.
L’art. 8 convertito intende porre la disciplina semplificata del
1)    deposito temporaneo. La precisazione del deposito “temporaneo è stata inserita in sede di conversione .
2)    cessazione della qualifica di rifiuto delle terre e rocce da scavo che non soddisfano i requisiti per la qualifica di sottoprodotto
3)    Disciplina della gestione delle terre e rocce da scavo con presenza di materiali di riporto e
4)    procedure di bonifica di aree con presenza di materiali di riporto
Il legislatore affronta, dunque, l’annosa questione delle terre e rocce da scavo, dei materiali di riporto, del deposito temporaneo nella consapevolezza continua lettura articolo ” Terre e rocce DL 133 convertito

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P.A./Anticorruzione e obblighi di trasparenza: DPCM 22/2014

Dlgs. n. 33/2013 e obblighi di pubblicazione dati su sito internet
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


Con DPCM del 22 settembre 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14.11.2014 (leggi DPCM 22.9.2014) vengono definiti gli schemi e i requisiti minimi per la pubblicazione dei dati relativi alle entrar e alla spesa dei bilanci: così si esprime l’
Art. 1
Oggetto
1. Il presente decreto definisce gli schemi tipo e le modalita’ che
le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 11, comma 1, del decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33, adottano per la pubblicazione sui
propri siti internet istituzionali dei dati relativi alle entrate e
alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di
tempestivita’ dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni,
specificando l’insieme minimo di dati di riferimento e gli schemi, il
formato e i tempi di pubblicazione sui predetti siti.

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Bonifiche e normativa sicurezza sul lavoro: DL 165/2014

Bonifiche e DL . 165/2014
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il Governo corregge la legge 11.novembre 2014 di conversione del DL 133/2014 proprio con DL n. 165 , si badi , dell’11.novembre 2014.
Il DL incide sulle “Procedure in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti
contaminati ” e prevede :
1. Il comma 7 dell’articolo 34 del decreto-legge 12 settembre 2014,
n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014,
n. 164, e’ cosi sostituito: «7. Nei siti inquinati, nei quali sono in
corso o non sono ancora avviate attivita’ di messa in sicurezza e di
bonifica, possono essere realizzati interventi e opere richiesti
dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, di manutenzione
ordinaria e straordinaria di impianti e infrastrutture, compresi
adeguamenti alle prescrizioni autorizzative, nonche’ opere lineari
necessarie per l’esercizio di impianti e forniture di servizi e, piu’
in generale, altre opere lineari di pubblico interesse a condizione
che detti interventi e opere siano realizzati secondo modalita’ e
tecniche che non pregiudicano ne’ interferiscono con il completamento
e l’esecuzione della bonifica, ne’ determinano rischi per la salute
dei lavoratori e degli altri fruitori dell’area.».

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Sblocca Italia: convertito in Legge il DL n. 133/2014

DL n. 133/2014 è stato convertito nella L. 164/2014
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 11 novembre 2014 la legge di conversione n. 164 del  Decreto Legge Blocca Italia ovvero:

«Misure urgenti per l'apertura dei cantieri,  la  realizzazione  delle  opere pubbliche,
la  digitalizzazione  del   Paese,   la   semplificazione burocratica,
l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la  ripresa attivita' produttive.».

La legge ha modificato e integrato ampiamente il Decreto legge.
Vai alla lettura del testo –  DL 133. 2014 Sblocca Italia

adminSblocca Italia: convertito in Legge il DL n. 133/2014
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