ARPA e poteri – Corte Cost. n. 132/2017

ARPA e poteri – consultivi e di controllo
 Corte Cost. 132/2017  
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Corte Costituzionale con sentenza 132/2017 ricorda l’ambito dei poteri delle Agenzie Regionali per l’ambiente che rimangono confinati nella natura tecnica delle attività svolte; natura tecnica che si esprime nelle attività  di prevenzione, di vigilanza e di controllo ambientale.
Le ARPA non possono svolgere attività di amministrazione attiva che sono espressione della discrezionalità amministrativa e che comportano la ponderazione di interessi che attendono dunque all’ambito della politica ambientale.
Nel caso di specie invero una legge regionale aveva delegato alle ARPA funzioni amministrative in materia di ambiente ed energia, conferendo dunque poteri di amministrazione attiva.

adminARPA e poteri – Corte Cost. n. 132/2017
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V.I.A.: Allegato IVbis – contenuti Studio Preliminare

Contenuti dello Studio Preliminare Ambientale
art. 19 Dlgs. 152/2006 e allegato IVbis
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il previgente art. 20 Dlgs. 152/2006 è stato trasfuso e modificato nell’art. 19 riformato dal Dlgs. 104/2017.
L’Allegato IVBis è stato inserito dal Dlgs. 104/2017 ed indica il contenuto dello Studio Preliminare che è disciplinato dal nuovo art. 19 del Dlgs. 152/2006 che ha innovato termini e procedimento.
L’art. 19 prevede infatti che ..continua lettura schema allegato IV bis

adminV.I.A.: Allegato IVbis – contenuti Studio Preliminare
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V.I.A.: termini perentori per il procedimento

TERMINI PERENTORI per il procedimento di verifica V.I.A.
Schema di confronto tra l’art. 20 previgente e l’art. 19 Dlgs. 152/2006
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Cambia il procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A..
Il previgente art. 20 Dlgs. 152/2006 è stato trasfuso e modificato nell’art. 19 riformato dal Dlgs. 104/2017.
Di seguito schema di confronto dell’art. 20 previgente e dell’art. 19 Dlga 152/2006 (come riformato dal Dlgs. 104/2017).
L’art. 19 prevede la perentorietà dei termini del procedimento di verifica di assoggettabilità; termini espressamente indicati (30, 45 giorni, tempestivamente..). Termini perentori per il proponente e per la Pubblica Amministrazione ma il legislatore esprime sanzione di archiviazione dell’intero procedimento solo a carico del proponente che non abbia rispettato il termine di 45 giorni per la integrazione richiesta dalla P.A.. Nulla esprime…continua lettura articolo e schema art. 20 e 19 Dlgs. 152/2006 come riformato dal Dlgs. 104/2017 
– La lettura del documento e dello schema di confronto richiede password che puoi richiedere inviando mail a cinzia.silvestri@studiolgaleambiente.it o tramite iscrizione a mailing list del sito www.studiolegaleambiente.it

adminV.I.A.: termini perentori per il procedimento
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Diritto di accesso civico: Circolare del Ministero n. 2/2017

Accesso civico …sempre più complicato
Circolare del Ministro Madia n. 2/2017
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Avv. Cinzia Silvestri


Pubblicata in Gazzetta ufficiale del 13.7.2017 la circolare del Ministro Madia n. 2/2017 sull’Accesso Civico (leggi)
Le norme sulla trasparenza della P.A.  inaugurate con il Dlgs. 33/2013 avevano visto dare alla luce l’art. 5 che poneva il buon proposito di consentire l’accesso, cosiddetto civico, ad ogni cittadino sulle informazioni e dati della pubblica amministrazione. La semplicità del concetto di accesso alla vita della Amministrazione subisce subito precisazione nelle Linee Guida Anac; linee Guida che ormai spaventano qualsiasi giurista per la complessità, farraginosità delle declinazioni intrise di aulici propositi ma che in concreto creano ancora più difficoltà di comprensione. Ed infatti interviene persino questa Circolare del Ministro Madia che si pone sul solco della complicazione della vita di ogni cittadino. Circolare che precisa, indica, adempimenti, protocolli, registrazioni alle amministrazioni ma che in realtà pone puntelli e limiti proprio all’accesso civico che doveva, poteva, aprire le porte al cittadino alle informazioni che gli sono dovute. La Pubblica amministrazione lavora per il cittadino che ha tutto il diritto di controllare, verificare, accedere liberamente all’attività compiuta. Così non è.
Si riportano i primi tre semplici commi dell’art. 5 Dlgs. 33/2013 vigente dal 21.6.2016:

“..1. L’obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione.

2. Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’articolo 5-bis.

3. L’esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente. L’istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede motivazione. L’istanza può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, ed è presentata alternativamente ad uno dei seguenti uffici:

a) all’ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti;
b) all’Ufficio relazioni con il pubblico;
c) ad altro ufficio indicato dall’amministrazione nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale;
d) al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ove l’istanza abbia a oggetto dati, informazioni o documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del presente decreto….”

 
 
 

adminDiritto di accesso civico: Circolare del Ministero n. 2/2017
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Conferenza di Servizi per la V.I.A.: novità

Conferenza di Servizi per V.I.A: modificato l’art. 14 L. 241/90
 Schema di raffronto dell’art. 14 comma 4 prima e dopo il Dlgs. 104/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il Dlgs. 104/2017 modifica anche l’art. 14 comma 4 L. 241/90 confermando la modalità sincrona della conferenza di servizi come indicata nell’art. 14 ter della L. 241/90 ma rinviando alla procedura prevista nel nuovo articolo 27 – bis introdotto proprio dal Dlgs. 107/2017..Leggi schema art. 14 comma 4 L. 241/91 e nuovo art. 27bis Dlgs. 152/2006 


adminConferenza di Servizi per la V.I.A.: novità
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Decoro pubblico: deturpamento di cose altrui….

Deturpamento cose altrui – Decoro pubblico: Legge 48/2017
Poteri ai Sindaci nella lotta contro il decoro
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Legge 48/2017 (lotta per il decoro urbano) conferma quanto previsto nel DL 14/2017 .
La Legge modifica l’art. 639 c.p. relativo al deturpamento ed imbrattamento di cose altrui inserendo un quinto comma che prevede per il condannato una “scaletta di obblighi alternativi”

  • ripristino e ripulitura dei luoghi
  • rimborso delle spese sostenute

attività non …….continua lettura articolo L. 48/2017 

adminDecoro pubblico: deturpamento di cose altrui….
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Decoro Pubblico -Videosorveglianza: IMU e TASI

Videosorveglianza in luoghi pubblici – incentivo
Convertito in Legge 48/2017 il DL 14/2017
Spese a cura di Privati e sgravio IMU o TASI
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione 48/2017 del Decreto Legge 14/2017 (Legge 48/2017 decoro urbano) Legge, che ha apportato molte modifiche al Decreto legge, in vigore dal 21.4.2017.
Il Comune è tenuto ad occuparsi della sicurezza urbana e ad assumere le relative spese. Vero è che spesso le Casse del Comune sono vuote o comunque insufficienti e dunque i cittadini rimangono in balia dell’inerzia amministrativa.
La novità della L. 48/2017 risiede anche della previsione della videosorveglianza come mezzo di tutela del decoro urbano ed anche della criminalità. La messa in opera di sistemi di videosorveglianza viene incentivata e permette anche ai privati, anche… continua lettura articolo  DL 14.17 decoro

adminDecoro Pubblico -Videosorveglianza: IMU e TASI
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Rimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole


Rimozione rifiuti a carico del proprietario incolpevole
Nessun obbligo di recintare il fondo- TAR Bari n. 287/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza del TAR Bari n.287/2017 ribadisce che l’amministrazione non può imporre la rimozione dei rifiuti sul proprietario del sito solo per la qualità di proprietario.
L’amministrazione deve compiere la necessaria istruttoria.
La chiusura del fondo o la recinzione è una mera facoltà del proprietario (art. 841 c.c.).
L’esistenza dell’elemento ………continua lettura articolo 

adminRimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole
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ANAC: Società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001

Anac: società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001
Linee Guida Anac – obbligo di motivazione
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Sono in consultazione le linee Guida dell’Anac che precisano oneri ed obblighi delle società partecipate pubbliche e soprattutto evidenziano la relazione sempre più forte con il Dlgs. 231/2001 che laddove la società controllata pubblica decida di non adottare deve motivare.
Di seguito un estratto di alcuni punti (1.3 e 3.1) delle nuove linee Guida:
1.3. Le misure di prevenzione della corruzione: il PNA come atto di indirizzo rivolto ai soggetti di cui all’art. 2-bis del d.lgs. n. 33/2013
Con riferimento alle misure di prevenzione della corruzione diverse dalla trasparenza, l’art. 41 del d.lgs. 97/2016, aggiungendo il comma 2-bis all’art. 1 della l. 190/2012, prevede che tanto le pubbliche amministrazioni quanto gli “altri soggetti di cui all’articolo 2-bis, comma 2, del d.lgs. n. 33 del 2103” siano destinatari delle indicazioni contenute nel PNA (del quale è la legge stessa a definire la natura di atto di indirizzo), ma secondo un regime differenziato: mentre le prime sono tenute ad adottare un vero e proprio PTPCT, i secondi devono adottare “misure integrative di quelle adottate ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.
Di questa innovazione occorre sottolineare …..Continua lettura articolo – anac

adminANAC: Società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001
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Appalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti

Appalti e linee Guida Anac n. 7
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 14.3.2017 le Linee guida n. 7, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Linee guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie societa’ in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016». (Delibera n. 235).
Leggi Linee guida 7 anac
 

adminAppalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti
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Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017

Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalti – DECRETO 15 febbraio 2017
Criteri  da inserire nel bando appalto
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7.3.2017 il Decreto del MIn. Ambiente relativo alla “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o
lungo le strade”. Leggi Decreto CAM 
Il decreto è interessante in quanto disciplina l’inserimento di appositi Criteri di carattere ambientale da inserire nel capitolati d’appalto.
Nel caso specifico si tratta di disciplinare l’uso di fitofarmaci lungo le strade o lungo linee ferroviarie e tuttavia indica la strada si sviluppo per altri settori.
Scrive il decreto con riferimento ai CAM:
I CAM rappresentano un mezzo per:
• tutelare l’ambiente acquatico e l’acqua potabile;
• tutelare la salute;
• tutelare gli ecosistemi naturali.
I CAM si suddividono in criteri ambientali «di base» e
«premianti» e sono finalizzati a promuovere una maggiore
sostenibilita’ ambientale, economica e sociale dei servizi offerti,
garantendo comunque il rispetto delle leggi nazionali e regionali.
Le stazioni appaltanti devono introdurre obbligatoriamente i
criteri di base indicati nel presente documento nelle proprie
procedure d’appalto e utilizzare i «criteri premianti» quando
aggiudicano le gare d’appalto con il criterio dell’offerta
economicamente piu’ vantaggiosa.
I CAM sono collegati alle singole fasi di definizione
dell’appalto in modo da facilitare il compito della stazione
appaltante che deve introdurli nelle proprie gare e sono raggruppati
in sezioni come di seguito descritto:….”

adminCriteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017
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Avvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…

UNAA: parere sul rapporto avvocati e Gara pubblica
Dlgs. n. 50/2016 – chiarimenti – difesa in giudizio o consulenza specialistica
segnalazione a cura avv. Cinzia Silvestri


Per fortuna interviene parere dell’associazione amministrativisti (UNAA) che dirime le storture applicative del Dlgs. 50/2016, ad opera non solo degli Enti locali. Gli avvocati si sono visti equiparati spesso alla “fornitura di un servizio” come ingegneri ed architetti; e le interpretazioni sull’art. 17 Dlgs. 50/2016 – proposte anche da qualche autorevole autore – hanno creato la nota confusione applicativa e gli avvocati si sono visti trattare alla stregua di qualsiasi fornitore.
Benvenga l’autorevole parere degli amministrativisti che riporta la questione nella corretta interpretazione e precisa:

Va diffondendosi, stimolata da erronee interpretazioni ed improprie sollecitazioni, la convinzione che le amministrazioni pubbliche, allorché intendano conferire un incarico di difesa in giudizio o di consulenza/assistenza specialistica, a differenza di ogni altro ente soggetto debbano procedere alla scelta dell’avvocato mediante previo espletamento di una procedura selettiva di pubblica evidenza e non possano procedere ad affidare l’incarico professionale sulla base di autonome, legittime e congrue motivazioni.
Siffatta tesi, che prende corpo a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. n. 50/2016 (nuovo codice dei contratti pubblici), deve ritenersi priva di alcun fondamento giuridico, anzi in contrasto con la direttiva europea n. 24/2014 (v. considerando n. 25), di cui la riforma del codice dovrebbe costituire coerente attuazione….. leggi parere avvocati senza gara
adminAvvocati: nessuna "gara" per la scelta dell'avvocato…
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Amianto: Bando per la bonifica di edifici

Bando bonifica Amianto . Ministero Ambiente
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


In Gazzetta ufficiale del 24.1.2017 il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – indice una procedura pubblica, destinata agli enti di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per il finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in conformita’ a quanto disposto dal decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 21 settembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 276 del 25 novembre 2016, con riferimento all’annualita’ 2016.
Leggi Bando Amianto
 

adminAmianto: Bando per la bonifica di edifici
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Accesso civico: Enti obbligati

Quali Enti sono obbligati al rispetto delle norme sull’accesso civico?
Linee Guida ANAC – Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il punto 4 delle linee Guida dell’ANAC offre elenco dei soggetti tenuti al rispetto dell’accesso civico generalizzato o semplice ovvero ad attivarsi in caso di richiesta di “chiunque” proponga istanza anche senza motivare e senza essere titolare di interessi.
L’ANAC elenca gli enti tenuti ad attivarsi:
1) pubbliche amministrazioni (art. 2-bis, comma 1); ivi comprese le autorita’ portuali, nonché’ …. continua lettura articolo – accesso civico

adminAccesso civico: Enti obbligati
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Linee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"

Accesso civico generalizzato: Linee Guida ANAC
Delibera ANAC 28.12.2016 – Freedom of Information Act (FOIA)
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Continua l’attività di scrittura di “Linee Guida” dell’ANAC.
Con Delibera del 28.12.2016 l’ANAC precisa le differenze tra accesso civico semplice, generalizzato e documentale segnalando le opportune differenze tra il Dlgs. 33/2012 come riformato dal Dlgs. 97/2016 e l’accesso documentale di cui alla L. 241/90 art. 22 ss..
La novità assoluta risiede nel fatto che il “diritto   all’informazione è generalizzato e la regola generale è la trasparenza mentre la riservatezza e il segreto sono eccezioni.
L’accesso generalizzato e semplice sarebbe …..continua lettura articolo e schema – accesso civico

adminLinee Guida ANAC: accesso civico "generalizzato"
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A.I.A.: modifica non sostanziale

A.I.A.: Modifica non sostanziale passare da smaltimento (D10) a recupero (R1)
TAR Bolzano n. 294/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Merita segnalazione la sentenza del TAR Bolzano che respinge le doglianze delle associazioni ambientaliste che si erano opposte al passaggio da smaltimento a recupero dell’impianto d’ incenerimento di Bolzano come mera modifica non sostanziale.
Oggetto d’ impugnazione è la modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di rifiuti residui di Bolzano dell’APPA di Bolzano.
Ciò che colpisce è che in genere ogni richiesta di modifica, anche la più blanda, viene classificata come sostanziale dalla amministrazione per  la maggiore tutela che impone la modifica sostanziale. Si consideri inoltre che la modifica sostanziale impone  costi maggiori ovvero il versamento di un obolo non proprio simbolico. Tant’è che spesso il contenzioso si apre proprio sull’eccesso di tutela in cui s’ impone la modifica sostanziale anche quando non dovuta.
Ebbene nel caso..continua lettura articolo Tar Bolzano 294/2016 

adminA.I.A.: modifica non sostanziale
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DPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….

DPR 194/2016/Regolamento : tempi ridotti al 50% per ottenere autorizzazioni, nulla osta
Accelerazione di procedimenti amministrativi per opere di rilevante impatto sul territorio..
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Con Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Uff. del 27.10.2016 e vigente dal 11.11.2016) viene emanato il Regolamento per la semplificazione e   l’accelerazione   di procedimenti amministrativi   riguardanti   rilevanti   insediamenti produttivi, opere di rilevante impatto sul territorio o l’avvio di attivita’ imprenditoriali suscettibili ….continua lettura articolo dpr-194-2016
Leggi DPR 194/2016 

adminDPR 194/2016: tempi ridotti per ottenere autorizzazioni….
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Soc. a partecipazione pubblica: pubblicato Dlgs. 175/2016

Testo unico in materia di societa’ a partecipazione pubblica.
Decreto LEGISLATIVO 19 agosto 2016, n. 175
Segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente

 Pubblicato in gazzetta Ufficiale del 8.9.2016 e vigente al 23.9.2016
il Dlgs. 175/2016 che riordina la disciplina delle Società a
partecipazione pubblica la cui ibrida natura ha creato nel tempo problemi applicativi.

E’ confermata ad esempio l’applicabilità anche a tali società della normativa anticorruzione relativa alla “inconferibilità e incompatibilità” degli incarichi e dell’obbligo di trasparenza ex Dlgs. 33/2012.

Leggi testo Dlgs. 175/2016 
adminSoc. a partecipazione pubblica: pubblicato Dlgs. 175/2016
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Nuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016

Nuova Conferenza Servizi – Dlgs. 127/2016
Modifiche al Dlgs. 152/2006 e Valutazione impatto ambientale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale del 13.7.2016 il testo di riordino della “conferenza di Servizi” come richiesto dalla L. 124/20115.

Molte novità in materia ambientale anche di modifica al Dlgs. 152/2006.
L'art. 1 comma 4 del Dlgs. 127/2016 che entrerà in vigore al 28.7.2016 recita
in materia di valutazione di impatto ambientale:
4. Qualora un progetto sia  sottoposto  a  valutazione  di  impatto
ambientale, tutte le autorizzazioni,  intese,  concessioni,  licenze,
pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari
alla  realizzazione  del   medesimo   progetto,   vengono   acquisiti
nell'ambito della conferenza di servizi di cui all'articolo 25, comma
3, del decreto legislativo  3  aprile  2006,  n.  152,  convocata  in
modalita' sincrona ai sensi dell'articolo 14-ter.  La  conferenza  e'
indetta non oltre dieci giorni dall'esito della verifica  documentale
di cui all'articolo 23, comma 4, del decreto legislativo n.  152  del
2006 e si conclude entro il termine di conclusione  del  procedimento
di cui all'articolo 26, comma 1, del  medesimo  decreto  legislativo.
Resta ferma la specifica disciplina per  i  procedimenti  relativi  a
progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza
statale.

Vai alla lettura del testo normativo Cservizi Dlgs. 127/2016

adminNuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016
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Convegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori

Studio legale Ambiente ringrazia i partecipanti al Convegno sul Nuovo Codice Appalti nonché i relatori tutti.
Si pubblicano le slides/diapositive relative a 3 interventi; le diapositive sono visibili solo ai partecipanti al convegno tramite apposita password.
Relazione introduttiva su quadro generale: clicca per leggere  Quadro normativo
Relazione cenni Ambiente e Appalti: clicca per leggere  Appalti e  Ambiente 
Relazione Sicurezza e Appalti: clicca per leggere  Appalti e Sicurezza 

adminConvegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori
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Documento di Gara: guida on line

Documento di gara unico europeo
La Commissione UE pubblica una guida on line
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


L’art. 85 Dlgs. 50/2016 disciplina il Documento di gara unico europeo vigente dal 18.4.2016 (Regolamento UE 18.1.2016). La Commissione UE ha pubblicato un modello on line gratuito dedicato alle stazioni appaltanti ma anche agli operatori.
Guida on line DGUE

adminDocumento di Gara: guida on line
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Appalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016

Appalti/Decreto anticorruzione: Dlgs. 97/2016
Pubblicazione dati – Stazione appaltante
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’8.6.2016 il Decreto che riforma il Dlgs. 33/2013 (trasparenza della PA) e la Legge 190/2012 (cosidetta legge anticorruzione) che dialoga con il nuovo codice appalti (Dlgs. 50/2016). Il decreto entra in vigore il 23.6.2016. Molte le novità che ci riserviamo di commentare.
Leggi testo Decreto Legislativo 97/2016.
La lotta alla corruzione coinvolge molteplici settore e si combatte soprattutto con la trasparenza, con la pubblicazione dei dati.
L’art. 31 del Dlgs. 97/2016 si occupa ad esempio della pubblicazione di alcuni dati delle stazioni appaltanti-
1. L’articolo 37 del decreto legislativo n. 33 del 2013 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 37 (Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture). – 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicita’ legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano:

  a) i dati  previsti  dall'articolo  1,  comma  32,  della  legge  6
novembre 2012, n. 190
  b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del
decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (ovvero il Nuovo codice appalti)
  2. Ai sensi dell'articolo 9-bis, gli obblighi di  pubblicazione  di
cui alla lettera a) si  intendono  assolti,  attraverso  l'invio  dei
medesimi dati alla banca  dati  delle  amministrazioni  pubbliche  ai
sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.
229, limitatamente alla parte lavori.».

L'art. 1 comma 32 L. 190/2012:
Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Le stazioni appaltanti sono tenute altresì a trasmettere le predette informazioni ogni semestre alla commissione di cui al comma 2. Entro il 31 gennaio (4) di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L'Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile (4) di ciascun anno, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
adminAppalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016
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Violazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)

Violazione norme ambientali: esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 30 comma 3 e art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 Dlgs. 50/2016 al comma 5 disciplina altri casi di esclusione dalla partecipazione all’appalto.
In particolare il comma 5 precisa:

  1. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all’articolo 105, comma 6, qualora:
    a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché agli obblighi di cui all’articolo 30, comma 3 del presente codice;

1) La prima parte della lettera a) era già prevista nell’art. 38 … continua lettura articolo ambiente e appalti 

adminViolazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)
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