Casi di esclusione dall'appalto: novità (1)

Nuovo codice appalti e Corruzione
Cause di esclusione – art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 del Codice appalti ha rielaborato l’art. 38 del Dlgs. 163/2006 relativo alle cause di esclusione alla partecipazione dell’appalto.
Si registrano molte novità e la riscrittura dell’articolo.
Il legislatore indica con precisione i casi di esclusione.
I reati corruttivi, causa di esclusione, vengono precisati con dovizia a fronte della generica indicazione presente nell’art. 38 Dlgs. 163/2006 previgente.
Il legislatore indica anche quale causa di esclusione, con assoluta novità …….continua lettura articolo Corruzione e appalti

adminCasi di esclusione dall'appalto: novità (1)
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Codice appalti e comunicato ANAC

ANAC: comunicato- disciplina codice appalti 
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’ANAC interviene nel disciplinare la fase attuativa del Codice appalti con un comunicato che chiarisce il rapporto tra Bandi e gare già pubblicati ed entrata in vigore del Dlgs. 50/2016 … non solo.
L’ANAC apre le porte alle consultazioni aperte al pubblico per la redazione delle prossime linee guida (previste dal nuovo codice appalti) : il modulo per la partecipazione è pubblicato sul sito dell’ANAC
Partecipazione Linee Guida ANAC
Comunicato ANAC

adminCodice appalti e comunicato ANAC
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Nuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016

Codice Appalti:pubblicato in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19.4.2016 il DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Serie Generale n.91 del 19-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 10) note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/04/2016
Leggi testo completo (220 articoli e allegato)  del Nuovo Codice appalti 
 

adminNuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016
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Codice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.

Nuovo Codice Appalti
diapositive del Governo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 112 del 15.4.2016 ha definitivamente approvato il nuovo codice appalti.
In attesa della pubblicazione in gazzetta Ufficiale il Governo pubblica sul proprio sito alcune slides riassuntive delle novità apportate…. vai alla lettura delle diapositive

adminCodice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.
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Nuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016

Valutazione Impatto Ambientale – Legge Regionale Veneta n. 4 del 18.2.2016 – 
La Regione riscrive la normativa sulla V.I.A.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata sul BUR Veneto la nuova legge regionale veneta che riscrive e aggiorna la normativa VIA alla luce delle novità intervenute nel tempo. Abrogata la LRV 10/99, modificata la LRV  33/85, abrogati gli allegati A e B della LRV 33/85….
LRV 4/2016 VIA

adminNuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016
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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

adminPoteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016
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ANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016

Anac: Potere e Appalti;
Delibera Anac 157/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E già da tempo che si segnala l’attività dell’ANAC oltre la legge  e si evidenzia il potere non ben legittimato di imporre in contrasto con la legge e con la Giurispurudenza.
Ultimo esempio si rinviene proprio nella Determina 157/2016 in materia di contratti pubblici; settore quest’ultimo di particolare interesse per l’ANAC in quanto foriero di comportamenti corruttivi.
L’art. 3 della nuova deliberazione prevede l’acquisizione del PASSOE anche per l’impresa subappaltatrice, presuppone dunque l’obbligatorietà dell’indicazione del subappaltatore già nella fase dell’offerta da parte dell’impresa concorrente sprovvista della qualificazione in una o più categorie scorporabili (cioè, a fronte di un c.d.subappalto necessario o qualificante).
Vero è che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione 2.11.2015, n. 9 ha indicato che “l’indicazione del nome del subappaltatore non è obbligatoria all’atto dell’offerta, neanche nei casi in cui, ai fini dell’esecuzione delle lavorazioni relative a categorie scorporabili a qualificazione necessaria, risulta indispensabile il loro subappalto a un’impresa provvista delle relative qualificazioni”.
“La disposizione dell’ Anac  si pone in contrasto con il principio di diritto espresso dal Consiglio di Stato ai sensi dell’art. 99 del c.p.a. (“l’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è obbligatoria”).
Sembra, dunque, illegittima la previsione contenuta nella deliberazione n. 157/2016 che fa obbligo all’impresa concorrente di acquisire ed inserire nella busta con la documentazione amministrativa il PASSOE relativo all’impresa subappaltatrice, in quanto ciò implica che il concorrente che intende subappaltare opere per le quali non possiede i requisiti di qualificazione debba necessariamente indicare – già al momento della partecipazione alla gara – la ditta subappaltatrice, inserendo la documentazione sulla qualificazione di quest’ultima nella banca dati di cui all’art. 62 bis del CAD, in tal modo attraendo – alla stregua dell’avvalimento – il rapporto tra concorrente e subappaltatore nella fase della gara, anziché in quella dell’esecuzione dell’appalto.
In buona sostanza, la posizione dell’Anac – che si sostanzia nell’obbligo di indicare il nominativo del subappaltatore all’atto dell’offerta- si risolve in una sorta di eterointegrazione di tutti i bandi, mediante quella che l’Adunanza Plenaria ha definito “l’inammissibile inserzione automatica nella lex specialis di un obbligo non previsto da alcuna disposizione normativa cogente pretermessa nell’avviso (da valersi quale unica condizione legittimante della sua eterointegrazione)(tratto da www.lexitalia.it, n. 3/2016 del 2.3.2016 Vito Antonio Bonanno)
Delibera Anac 157/2016

adminANAC-APPALTI: Delibera n. 157/2016
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Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006

Appalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
Collegato ambientale L. 221/2015 in vigore dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 18 L. 221/2015 introduce l’art. 68-bis nel codice dei contratti pubblici relativo alla “Applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi”.
Il legislatore prevede che nei bandi di gara siano incluse alcune clausole contrattuali obbligatorie finalizzate al rispetto della sostenibilità ambientale. Obbliga le P.A. di contribuire al conseguimento dei relativi obiettivi ambientali, coerenti con gli obiettivi di riduzione dei gas che alterano il clima e relativi all’uso efficiente delle risorse attraverso l’inserimento, nella documentazione di gara pertinente, delle forniture ad esempio continua lettura articolo  L. 221.2015

adminAppalti: criteri ambientali minimi – art. 68bis Dlgs. 163/2006
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Risarcimento danno ambientale: nuovo art. 306bis Dlgs. 152/2006

Rifiuti – risarcimento danno ambientale art. 306 bis Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente al 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 31 della L. 221/2015 ha inserito l’art. 306bis Dlgs. 152/2006 relativo alla (Determinazione delle misure per il risarcimento del danno ambientale e il ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale).
Il legislatore si concentra sulla proposta transattiva tra il Ministero dell’ambiente ed il soggetto “obbligato” alle procedure di bonifica di sito di interesse nazionale. E’ una transazione a dire il vero un po’ particolare in quanto ancorata a una serie di requisiti obbligatori la cui valutazione da parte del Ministero può portare anche al rigetto della proposta. Nel caso il Ministero accetti la proposta si apre addirittura una Conferenza di Servizi che dovrebbe concludersi in 180 giorni. La conferenza dei servizi può anche modificare l’atto transattivo che viene poi sottoposto al soggetto . Se poi il soggetto  continua lettura articolo L. 221.2015

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Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all'art. 191 Dlgs. 152/2006

Ordinanze contingibili ed urgenti: modifiche all’art. 191 Dlgs. 152/2006
Collegato ambientale (L. 221/2015) vigente dal 2.2.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 44 della L. 221/2015 ha modificato l’art. 191 del d.lgs. n. 152 del 2006 – Ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi – introducendo due importanti novità:

  • le ordinanze contingibili e urgenti non possono derogare alle disposizioni contenute nelle direttive dell’Unione europea;
  • è stata individuata in modo puntuale (60 giorni, in precedenza la norma faceva riferimento ad un congruo termine) la durata dell’inerzia della giunta regionale, nel predisporre le misure urgenti ….continua lettura articolo  L. 221.2015
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ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015

ANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
Pubblicazione materiale Corso, Venezia, 2 e 10 dicembre 2015
a cura Studio Legale Ambiente


Si pubblica il materiale utilizzato per il Corso “anticorruzione” tenuto a Venezia.
Possono accedere al materiale solo coloro che hanno partecipato al corso muniti di password.
Il Corso ha svolto i seguenti temi

  • le novità inserite dalla L. 69/2015 al codice penale e alla L. 190/2012;
  • le figure criminose della concussione e della induzione indebita di cui agli articoli 317 e 319quater c.p.;
  • le novità contenute nella determina 12/2015 dell’ANAC

accedi materiale relativo :Corruzione L. 69/2015 2 e 10 dicembre 2015 
accedi materiale relativo : PNA ANAC determina n. 12.2015 

adminANTICORRUZIONE: Novità L. n. 69/2015 e Determina ANAC n. 12/2015
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Rumore: TAR Veneto si pronuncia sulla riduzione orario locali

Rumore: ordinanza del sindaco che limita orario di apertura locali
TAR VENETO, sentenza n. 1213/2015
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


 
Il TAR ribadisce la necessità che i provvedimenti di natura urgente, tanto più se limitano gli orari di apertura dei locali, “…non possono risultare legittimi se posti in essere per il raggiungimento di un fine di interesse pubblico, suscettibile di essere realizzato mediante provvedimenti tipici emanati nell’esercizio di ordinari poteri di amministrazione attiva.
Infatti, solo il venire in essere di situazioni non tipizzate dalla legge, ed in presenza di un’istruttoria adeguata e di una congrua motivazione circa l’esistenza dell’interesse pubblico, consente di giustificare la deviazione dal principio di tipicità degli atti amministrativi e la possibilità di derogare alla disciplina vigente…”.
***
Una società, titolare di un ristorante nel quale si suona….continua lettura articolo clicca TAR Veneto Rumore

adminRumore: TAR Veneto si pronuncia sulla riduzione orario locali
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Corruzione -ANAC: determina 12/2015

Aggiornamento del PNA: determina n. 12/2015
Gazzetta uff. del 16.11.2015
segnalazione a cura Studio legale Ambiente


La determinazione n. 12/2015 aggiorna il Piano Nazionale anticorruzione.
La lettura del testo porta in luce alcune precisazioni.
Sul rapporto tra il Piano anticorruzione e il Dlgs. 231/2001 ovvero alla responsabilità amministrativa degli enti, l’ANAC precisa:
“…Le difficolta’ incontrate dalle pubbliche amministrazioni dovute alla sostanziale novita’ e complessita’ della normativa. La tecnica dell’introduzione di misure organizzative per la prevenzione della corruzione e’ stata prevista, per soggetti di natura privatistica, con il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. La legge 190/2012, pur ispirandosi al citato decreto, implica un’attivita’ piu’ vasta e impegnativa, di autoanalisi organizzativa e di individuazione di misure preventive relative potenzialmente a tutti i settori di attivita’. Cio’ in rapporto a fenomeni corruttivi che non riguardano il solo compimento di reati, ma toccano l’adozione di comportamenti e atti contrari, piu’ in generale, al principio di imparzialita’ cui sono tenuti tutte le p.a. e i soggetti che svolgono attivita’ di pubblico interesse…”
L’ANAC interviene soprattutto in materia di appalti e contratti pubblici a seguito anche delle modifiche apportate alla L. 190/2012 dalla L. 69/2015.
Ed invero gli appalti costituiscono ambito di elevato rischio correttivo.
L’ANAC analizza infatti l’area di rischio e individua i rischi potenziali e le misure di prevenzione. Ricorda l’importanza della completa mappatura dei processi.
Vai alla lettura della determinazione ANAC 12/2015

adminCorruzione -ANAC: determina 12/2015
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Rimozione rifiuti e responsabilità P.A.

Rimozione rifiuti e responsabilità della P.A.
Consiglio di Stato n. 4505/2015 – Condanna il Comune al risarcimento del danno
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
Di particolare interesse la sentenza del Consiglio di Stato n. 4504/2015.
Il Comune di Milano (proprietario del sito) ordina ad una società, detentrice del sito ai soli fini della bonifica dello stesso, non solo di rimuovere rifiuti ma anche di fare fronte all’occupazione abusiva di un gruppo di 750 nomadi. Nomadi che avevano reiteratamente occupato il terreno e con materiali di risulta erigevano baracche, casupole, ricoveri di fortuna privi di servizi igienici.
Il Comune imputava alla Società …….continua lettura  192 Cds 4504

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Rifiuti e insufficiente controllo degli Enti

Rifiuti: abbandono e insufficiente controllo del territorio ad opera degli enti preposti.
TAR Napoli n. 4066/2015
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La sentenza si distingue per un inciso di particolare importanza e novità laddove riconosce l’”insufficiente controllo del territorio ad opera degli enti preposti”.
Il TAR esclude la responsabilità del proprietario del sito in quanto ha provato in sede di giudizio la sua diligenza di custodia del bene ed invero a fronte della diligenza del proprietario riconosce l’omesso controllo dell’Ente. Omesso controllo che non viene sanzionato ma che costituisce eco di quella giurisprudenza che comincia a riconoscere in capo alla Pubblica amministrazione un obbligo istituzionale di intervento.
In particolare….. continua lettura articolo TAR 4066.2015

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ANAS deve rimuovere i rifiuti abbandonati sulla strada?

ANAS: obbligo di rimuovere i rifiuti
Ordinanze TAR Napoli
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Nei rapporti tra pubbliche amministrazioni e l’ordine di rimuovere i rifiuti ex art. 192 Dlgs. 152/2006 si registrano alcune sentenze che attribuiscono responsabilità all’Ente gestore – ad esempio delle Strade (ANAS) –  altre sentenze  che invece ne escludono la responsabilità ribadendo la necessità della prova della colpa o dolo anche in capo alla amministrazione.
Ribadiscono la responsabilità  dell’ANAS ….. continua lettura articolo ANAS rimozione rifiuti

adminANAS deve rimuovere i rifiuti abbandonati sulla strada?
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Silenzio assenso tra Amministrazioni: novità dalla L. 124/2015

Silenzio assenso tra Pubbliche amministrazioni, gestori di servizi pubblici: novità dalla legge 124/2015
Articolo 17bis L. 241/90
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


 
La legge 124/2015 all’art. 3 ha novellato la legge 241/1990, introducendo l’art. 17-bis (rubricato ”Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici”[1]), il quale intende evitare che le pubbliche amministrazioni dilatino arbitrariamente i tempi di risposta nei confronti delle altre amministrazioni.
Continua lettura articolo su art  17bis……
[1] Art. 17-bis
Silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici

  1. Nei casi in cui e’ prevista l’acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni pubbliche e di gestori di beni o servizi pubblici, per l’adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di altre amministrazioni pubbliche, le amministrazioni o i gestori competenti comunicano il proprio assenso, concerto o nulla osta entro trenta giorni dal ricevimento dello schema di provvedimento, corredato della relativa documentazione, da parte dell’amministrazione procedente. Il termine e’ interrotto qualora l’amministrazione o il gestore che deve rendere il proprio assenso, concerto o nulla osta rappresenti esigenze istruttorie o richieste di modifica, motivate e formulate in modo puntuale nel termine stesso. In tal caso, l’assenso, il concerto o il nulla osta e’ reso nei successivi trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori o dello schema di provvedimento; non sono ammesse ulteriori interruzioni di termini.
  2. Decorsi i termini di cui al comma 1 senza che sia stato comunicato l’assenso, il concerto o il nulla osta, lo stesso si intende acquisito. In caso di mancato accordo tra le amministrazioni statali coinvolte nei procedimenti di cui al comma 1, il Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, decide sulle modifiche da apportare allo schema di provvedimento.
  3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai casi in cui e’ prevista l’acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini, per l’adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di amministrazioni pubbliche. In tali casi, ove disposizioni di legge o i provvedimenti di cui all’articolo 2 non prevedano un termine diverso, il termine entro il quale le amministrazioni competenti comunicano il proprio assenso, concerto o nulla osta e’ di novanta giorni dal ricevimento della richiesta da parte dell’amministrazione procedente. Decorsi i suddetti termini senza che sia stato comunicato l’assenso, il concerto o il nulla osta, lo stesso si intende acquisito.
  4. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei casi in cui disposizioni del diritto dell’Unione europea richiedano l’adozione di provvedimenti espressi.
adminSilenzio assenso tra Amministrazioni: novità dalla L. 124/2015
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Conferenza Servizi: le novità della legge di riforma della PA

La nuova Conferenza di Servizi
Legge 7.8.2015 n. 124 art. 2
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La legge di riforma della PA concentra nell’art. 2 una dichiarazione di intenti a lungo sospirata.
La disciplina della Conferenza di Servizi ha manifestato nel tempo lungaggini insuperabili quasi vessatorie e foriere di danno.
Così il legislatore cerca di accorciare tempi, di dare certezze sospirate, di imporre una più pregante attività della pubblica amministrazione anche in fase istruttoria.
Il difetto di questo tentativo è, purtroppo,  il rinvio di questa riforma ad un decreto attuativo da emanare entro 12 mesi ovvero entro l’estate prossima.
Non subito dunque ma tra 1 anno ..e purtroppo è nota la prassi di decreti attuativi mai emanati.
Si rinvia alla lettura mera dell’articolo 2 … 

adminConferenza Servizi: le novità della legge di riforma della PA
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A.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015

AIA: Nuovi chiarimenti del Ministero Ambiente
Circolare del Ministero Ambiente del 17.6.2015
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Ministero Ambiente raccoglie nella circolare del 17 giugno 2015 le perplessità ed i quesiti manifestati da più parti sull”applicazione del Dlgs. 46/2014 che ha riformato l’AIA.
La Circolare si aggiunge a quella del 27.10.2014 (leggi articolo su questo sito)
Molti gli argomenti “chiariti” dalla Circolare: scorie e ceneri, depuratori acque reflue…
Leggi Circolare Ministero Ambiente 

adminA.I.A.: Circolare Ministero Ambiente 17.6.2015
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Anticorruzione: ANAC e APPALTI

Intensificati i controlli sugli appalti: DDL Anticorruzione
Anticorruzione: ANAC e APPALTI
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ in attesa di pubblicazione anche il DDL “Anticorruzione” ormai approvato definitivamente.
Il Disegno di legge si occupa dei delitti contro la pubblica amministrazione, associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio nonché delle relative norma di attuazione della L. n. 190/2012.
Vengono introdotte:

**Assistenza Redazione Modello 231 e Piani Anticorruzione
adminAnticorruzione: ANAC e APPALTI
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Appalti: avvalimento ed iscrizione Albo gestori Ambientali

Avvalimento e iscrizione all’albo gestori Ambientali
CDS sez. V 30.4.2015 n. 2191
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Il Consiglio di Stato conferma l’esclusione dalla possibilità di usufruire dell’avvalimento con riferimento alla iscrizione all’albo Gestori ambientali di cui cui all’art. 212 Dlgs. 152/2006.
Il Consiglio di Stato precisa nella sentenza che tale principio è applicabile anche alle fattispecie e ai bandi precedenti alla entrata in vigore dell’art. 49 comma 1bis Dlgs. 163/2006 (11.9.2014) in quanto tale modifica legislativa, che appunto esclude dalla normativa sull’avvalimento le società che non godono dei requisiti soggettivi di cui all’art. 212 citato, è frutto del mero consolidamento di quanto già espresso dalla giurisprudenza e dall’AVLP.
leggi sentenza CDS n. 2191/2015  Cds avvalimento

adminAppalti: avvalimento ed iscrizione Albo gestori Ambientali
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P.A.: Stop agli incarichi ai dipendenti in pensione…

P.A.: stop agli incarichi ai dipendenti in pensione….
Circolare 4.12.2014 n. 6/2014
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
La Presidenza del Consiglio dei Ministri (dipartimento Funzione Pubblica) pubblica, in Gazzetta ufficiale, Circolare 6/2014 di chiarimento di alcune disposizioni di legge che impongono il divieto di conferire incarichi a dipendenti in pensione, precisando che:
“…Le modifiche introdotte sono volte a evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni
pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti collocati in quiescenza o, comunque, per attribuire a soggetti in quiescenza
rilevanti responsabilita’ nelle amministrazioni stesse, aggirando di fatto lo stesso istituto della quiescenza e impedendo che gli
incarichi di vertice siano occupati da dipendenti piu’ giovani. Le nuove disposizioni sono espressive di un indirizzo di politica
legislativa volto ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni. Come altre disposizioni vigenti, che gia’ limitavano la possibilita’ di conferire incarichi ai soggetti in quiescenza, esse non sono volte a introdurre discriminazioni nei confronti dei pensionati, ma ad assicurare il fisiologico ricambio di personale nelle amministrazioni, da bilanciare con l’esigenza di trasferimento delle conoscenze e delle competenze acquisite nel corso della vita lavorativa….”
Vai alla lettura della Circolare 6/2014 

adminP.A.: Stop agli incarichi ai dipendenti in pensione…
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Inceneritore di Scarlino: chiusura impianto

Inceneritore di Scarlino: il Consiglio di Stato n. 163/2015 annulla l’AIA
 Chiusura dell’impianto.
A cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Margherita Pepe


 
Con la sentenza del 20 gennaio 2015, n. 163/2015, il Consiglio di Stato ha annullato il provvedimento AIA dell’impianto di Scarlino con conseguente chiusura dell’impianto; chiusura le cui motivazioni non devono essere generalizzate laddove l’indagine epidemiologica deve essere calata nella particolarità della vicenda di “Scarlino” e costituisce già parte integrante delle istruttorie della pubblica amministrazione; unico soggetto tenuto a tale incombente.
La vicenda processuale è complessa ma il Consiglio di Stato, con novità, va oltre il dato processuale e punta l’attenzione sulla tutela della salute e recita al punto 8.2. della sentenza:
“Assume, infatti, valenza assorbente quanto meno la circostanza che lo stato di salute delle popolazioni coinvolte e le condizioni ….continua lettura articolo Scarlino

adminInceneritore di Scarlino: chiusura impianto
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