Sottoprodotto – nota Unioncamere

Sottoprodotto: Nota UnionCamere          
segnalazione a cura di Dario Giardi – Studio Legale Ambiente


Unioncamere ha diramato alle Associazioni imprenditoriali una nota (allegata) nella quale si informa che a partire dalla data odierna (13 giugno 2017) è operativa l’applicazione realizzata da Ecocerved Scarl, società in house di Unioncamere e delle Camere di commercio italiane, per l’iscrizione da parte delle imprese all’elenco sottoprodotti sul sito -ww.elencosottoprodotti.it, ai sensi dell’art. 4 del Decreto Ministeriale n. 264/2016.
Tale applicazione consentirà l’iscrizione delle imprese agli elenchi direttamente per via telematica. Gli elenchi, accessibili unitariamente dal sito, sono organizzati per Camera di commercio, così come richiesto dal decreto n. 264. Viene, inoltre, specificata la procedura da seguire, le indicazioni da fornire e i documenti da allegare.
La consultazione degli elenchi, come previsto dalle disposizioni di cui all’articolo 10 del decreto n.264/2016, sarà possibile dall’area pubblica del sito www.elencosottoprodotti.it secondo parametri di ricerca territoriali, per tipologia di utente (produttore – utilizzatore) e di ciclo produttivo di produzione/riutilizzo. Gli utenti potranno rivolgere le proprie richieste in merito al funzionamento del sistema direttamente al servizio assistenza: info@elencosottoprodotti.it oppure assistenza@elencosottoprodotti.it.
Per quanto riguarda l’elenco dei produttori ed utilizzatori istituito presso le Camere di commercio si ricorda come lo stesso non introduca un requisito abilitante ma rappresenti piuttosto un’occasione per gli operatori interessati a cedere o acquistare residui produttivi da impiegare. Una piattaforma, quindi, conoscitiva e di scambio non obbligatoria né abilitante con la sola finalità di mera facilitazione degli scambi.
La qualifica di un materiale come sottoprodotto, prescinde, pertanto, dall’iscrizione del produttore o dell’utilizzatore nel suddetto elenco né l’iscrizione è sufficiente a qualificare un residuo come sottoprodotto. Il decreto n.264 indica, infatti, solo alcune modalità con cui provare la sussistenza dei requisiti ma non ha la pretesa di essere esaustivo o di indicare strade obbligatorie.
La possibilità di gestire un residuo quale sottoprodotto e non come rifiuto, dunque, non dipende in alcun modo, né in positivo né in negativo, dall’esistenza della documentazione probatoria prevista nel decreto né tantomeno dall’iscrizione nell’elenco istituito presso le Camere di commercio.
Leggi nota UnionCamere 

adminSottoprodotto – nota Unioncamere
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Tecnico Responsabile Rifiuti: nuove regole d'accesso

Il nuovo Responsabile Tecnico Rifiuti
Delibere Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Il Comitato Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali ha approvato due importanti delibere, relative alla figura del Responsabile Tecnico, previste dal nuovo Regolamento dell’Albo (D.M. 3 giugno 2014 n.120). Un soggetto fondamentale per tutte le imprese che intendono iscriversi all’Albo visto che tra i requisiti richiesti vi è proprio l’obbligo della nomina di un Responsabile tecnico (RT) che ha il compito di svolgere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell’impresa .
Il nuovo regolamento ha ridefinito questa figura professionale. Sono gli artt. 12 e 13 …..continua lettura articolo TRI nuove regole
Allegato I_ Requisiti RT
Allegato II_ Criteri e modalità verifiche RT

adminTecnico Responsabile Rifiuti: nuove regole d'accesso
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Sottoprodotto: Circolare Min. Ambiente 30.5.2017

Sottoprodotto: Circolare del Min. Ambiente del 30.5.2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Il Min. Ambiente invia ai Carabinieri e all’ISPRA una circolare articolata relativa ai sottoprodotti indicando addirittura l’”onere probatorio” sotteso.
In considerazione dei molteplici quesiti pervenuti su diversi profili interpretativi e operativi, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato una nuova circolare esplicativa (dopo quella del 3 marzo u.s. sul nuovo registro istituito presso le Camere di Commercio) che fornisce ulteriori chiarimenti sul DM 13 ottobre 2016, n. 264 (Gazzetta ufficiale del 15 febbraio 2017, n. 38) recante «Criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti».
Con la nuova circolare del 30 maggio 2017 (Allegato I), il.continua lettura articolo  
Leggi circolare sottoprodotti
 

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Terre e rocce da scavo: abrogazioni

Terre e rocce da scavo: Schema DPR del 19.5.2017
abrogazioni
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il Consiglio dei Ministri ha licenziato in via definitiva il nuovo Regolamento su Terre e rocce da scavo
Il regolamento abroga il Regolamento 161/2012 e provvede ad abrogare anche il comma 2 bis dell’art. 184bis Dlgs. 152/2006 relativo ai “sottoprodotti”; nonché l’art. 266 comma 7 relativo ai piccoli cantieri.
Si invia alla lettura del testo: Schema DPR terre e rocce 19.5.2017
Di seguito gli articoli modificati del Dlgs. 152/2006:
Articolo 184-bis (Sottoprodotto) ... continua lettura schema terre e rocce  

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Tariffa Rifiuti e servizio reso

Tariffa Rifiuti: costo del servizio
Decerto Ministero Ambiente 21.4.2017
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 Pubblicato in Gazzetta il decreto relativo ai
Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantita’ di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.

Vai alla lettura Decreto Min 21.4.2017

adminTariffa Rifiuti e servizio reso
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Discariche: nomina Commissario

Discariche: nomina Commissario straordinario
Decreto consiglio Ministri del 24.3.2017
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto di  “Nomina del Commissario straordinario per la realizzazione di tutti gli interventi necessari all’adeguamento alla vigente normativa delle discariche” …...leggi decreto discariche nomina Commissario

E’ stato nominato il Generale Vadalà dell’Arma dei Carabinieri per porre rimedio alle procedure infrazione comunitaria e all’inadempimento Italiano all’adeguamento alla normativa sulle discariche. Il testo del provvedimento di nomina è interessante perché ci ricorda che paghiamo una penalità semestrale di circa € 42.800.000,00 e ricorda tutte le procedure di infrazione e diffide intervenute in materia di Discariche.

recita il provvedimento: “Vista la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 2 dicembre 2014, nella causa C-196/13, con la quale la Repubblica italiana, non avendo adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza del 26 aprile 2007 nella richiamata causa C-135/05, e venendo meno agli obblighi di cui all’art. 260, paragrafo l, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e’ stata condannata a versare alla Commissione europea, a partire dal giorno della pronuncia e fino alla data di esecuzione della citata sentenza C-135/05, una penalita’ semestrale calcolata, per il primo semestre, in un importo iniziale fissato in euro 42.800.000, dal quale saranno detratti euro 400.000 per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi, ed euro 200.000 per ogni altra discarica contenente rifiuti non pericolosi, messe a norma conformemente alla medesima sentenza;

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Linee Guida ISPRA non sono vincolanti

Circolare ministeriale prot. 5672/2017 – Linee Guida ISPRA non sono vincolanti
Linee Guida sul trattamento necessario smaltimento rifiuti in discarica del dicembre 2016
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Oggetto di attenzione da parte del Ministero , che si esprime con Circolare,  sono le  linee guida ISPRA recanti “Criteri tecnici per stabilire quando il trattamento non è necessario ai fini dello smaltimento dei rifiuti in discarica ai sensi dell’art. 48, della legge 28 dicembre 2015, n. 221”.

“In attuazione dell’articolo 48 della legge 28 dicembre 2015, n. 221, l’ISPRA in data 7 dicembre 2016 ha pubblicato il documento n. 145/2016 recante «Criteri tecnici per stabilire quando il trattamento non è necessario ai fini dello smaltimento dei rifiuti in discarica ai sensi dell’art. 48, della legge 28 dicembre 2015, n. 221»”.
Tale documento ha creato non pochi problemi interpretativi ed applicativi non essendo propriamente in linea con il decreto del 2010. La Circolare è significativa perché pone in evidenza un problema ormai diffuso ovvero quello di considerare documenti tecnici, privi di alcuna valenza normativa, quali provvedimenti, atti normativi in grado di incidere sulle fonti legislative o regolamentari.
Di fatto il documento ISPRA svolge influenza sugli operatori (proprio per il contenuto tecnico) più dell’atto normativo che tuttavia non può essere derogato da un documento tecnico. Vero è che  la confusione e la prassi applicativa depongono in altro senso. Ben venga dunque la circolare del Ministero che ricorda l’ovvio ormai dimenticato e riposiziona le fonti del diritto.
Vai alla lettura della Circolare del MIn. Amb. pro. 5672/2017 
Leggi anche articolo su questo sito: ispra- quando è escluso il trattamento per i rifiuti ..
adminLinee Guida ISPRA non sono vincolanti
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A.I.A.: Regolamento sui costi di istruttoria

A.I.A. – costi di istruttoria – Tariffario
Decreto Min. Amb. 6.3.2017 n. 58 – Regolamento
segnalazione cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicato in Gazzetta Uff. del 11.5.2017 il Decreto del Ministero Ambiente n. 58/2017 che fissa i costi relativi alla istruttoria relativa all’AIA di cui alla parte 3bis del Dlgs. 152/2006.
Il Tariffario sarà vigente al 26.5.2017
Vai alla lettura del Regolamento Costi AIA 

adminA.I.A.: Regolamento sui costi di istruttoria
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Deposito temporaneo – luogo di produzione rifiuti

Luogo di produzione dei rifiuti – deposito temporaneo
Diversa titolarità dell’area di produzione e deposito – Cass. penale 16441/2017
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Requisito per poter considerare il deposito come temporaneo è che il luogo di deposito sia “funzionalmente collegato al luogo di produzione di rifiuti”.
La sentenza della Cassazione precisa che il deposito temporaneo … leggi articolo “luogo di produzione rifiuti

adminDeposito temporaneo – luogo di produzione rifiuti
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Decoro pubblico: deturpamento di cose altrui….

Deturpamento cose altrui – Decoro pubblico: Legge 48/2017
Poteri ai Sindaci nella lotta contro il decoro
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Legge 48/2017 (lotta per il decoro urbano) conferma quanto previsto nel DL 14/2017 .
La Legge modifica l’art. 639 c.p. relativo al deturpamento ed imbrattamento di cose altrui inserendo un quinto comma che prevede per il condannato una “scaletta di obblighi alternativi”

  • ripristino e ripulitura dei luoghi
  • rimborso delle spese sostenute

attività non …….continua lettura articolo L. 48/2017 

adminDecoro pubblico: deturpamento di cose altrui….
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Decoro Pubblico -Videosorveglianza: IMU e TASI

Videosorveglianza in luoghi pubblici – incentivo
Convertito in Legge 48/2017 il DL 14/2017
Spese a cura di Privati e sgravio IMU o TASI
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione 48/2017 del Decreto Legge 14/2017 (Legge 48/2017 decoro urbano) Legge, che ha apportato molte modifiche al Decreto legge, in vigore dal 21.4.2017.
Il Comune è tenuto ad occuparsi della sicurezza urbana e ad assumere le relative spese. Vero è che spesso le Casse del Comune sono vuote o comunque insufficienti e dunque i cittadini rimangono in balia dell’inerzia amministrativa.
La novità della L. 48/2017 risiede anche della previsione della videosorveglianza come mezzo di tutela del decoro urbano ed anche della criminalità. La messa in opera di sistemi di videosorveglianza viene incentivata e permette anche ai privati, anche… continua lettura articolo  DL 14.17 decoro

adminDecoro Pubblico -Videosorveglianza: IMU e TASI
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Regione Veneto modifica PTA 107/2009 – Piano Tutela Acque

Regione Veneto – modifica PTA 107/2009
BUR 35 del 7.4.2017 – DGRV 360/2017 – modifica Piano Tutela Acque
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Regione Veneto regolamenta gli aspetti relativi agli effetti ambientali degli scarichi di sostanze pericolose, caratterizzate da possibili risvolti sanitari. Leggi Bur 35/2017-250-251

Pubblicata nel Bollettino Ufficiale Veneto del 7.4.2017 la modifica all’art. 11 del PTA 107/2009 che inserisce il comma 9  “Adempimenti finalizzati alla riduzione o all’eliminazione delle sostanze pericolose”, così formulato:
“9. Qualora nel territorio regionale, ed in particolar modo nella zona di ricarica degli acquiferi di cui all’art. 18 del presente Piano, siano presenti impianti, stabilimenti, siti potenzialmente contaminati o contaminati, che abbiano generato o siano ancora in grado di generare, ovvero generino con continuità accertate situazioni di criticità relative alle acque utilizzate per l’approvvigionamento idropotabile, associate ad effetti sanitari quali un probabile aumento di rischio di contrarre patologie umane e dovute a sostanze di cui alle Tabelle 1/A e 1/B dell’Allegato 1 del D.lgs. n. 152/2006, Parte terza e loro aggiornamenti, laddove sia stata identificata e sia ancora presente la fonte di pressione che ha generato la suddetta criticità e sia ancora in grado di generarla, la fonte di pressione stessa deve essere rimossa, o delocalizzata in aree meno critiche, nel più breve tempo possibile; in ogni caso gli scarichi e/o le immissioni da essa derivanti, nelle acque superficiali, sul suolo, nelle acque sotterranee o in pubblica fognatura, anche provenienti da necessarie operazioni di bonifica, devono essere opportunamente gestiti, in modo tale da garantire la tutela della salute della popolazione con particolare riferimento al consumo di acqua potabile.”

adminRegione Veneto modifica PTA 107/2009 – Piano Tutela Acque
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Rimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole


Rimozione rifiuti a carico del proprietario incolpevole
Nessun obbligo di recintare il fondo- TAR Bari n. 287/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza del TAR Bari n.287/2017 ribadisce che l’amministrazione non può imporre la rimozione dei rifiuti sul proprietario del sito solo per la qualità di proprietario.
L’amministrazione deve compiere la necessaria istruttoria.
La chiusura del fondo o la recinzione è una mera facoltà del proprietario (art. 841 c.c.).
L’esistenza dell’elemento ………continua lettura articolo 

adminRimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole
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Quando la discarica è abusiva?

Quando la discarica è abusiva?
Discarica abusiva e abbandono rifiuti – differenze – Cassazione penale n. 18399/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza è chiara nel porre in evidenza il fatto che per avere discarica “abusiva” non occorre che l’area sia oggetto di opere o allestimento dell’area a tale fine essendo sufficiente la reiterazione della condotta e la presenza di quei requisiti indicati dalla legge e dalla giurisprudenza.
Il Tribunale di Asti, ha assolto C.F. dal reato di realizzazione di discarica abusiva di rifiuti urbani e speciali di cui all’art. 256, comma 3 d.lgs. 152/06.
Avverso tale pronuncia proponeva ricorso per Cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti il quale rileva che:
1) il giudice, “pur ritenendo provata la materialità dei fatti, …….continua lettura articolo discarica

adminQuando la discarica è abusiva?
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ANAC: Società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001

Anac: società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001
Linee Guida Anac – obbligo di motivazione
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Sono in consultazione le linee Guida dell’Anac che precisano oneri ed obblighi delle società partecipate pubbliche e soprattutto evidenziano la relazione sempre più forte con il Dlgs. 231/2001 che laddove la società controllata pubblica decida di non adottare deve motivare.
Di seguito un estratto di alcuni punti (1.3 e 3.1) delle nuove linee Guida:
1.3. Le misure di prevenzione della corruzione: il PNA come atto di indirizzo rivolto ai soggetti di cui all’art. 2-bis del d.lgs. n. 33/2013
Con riferimento alle misure di prevenzione della corruzione diverse dalla trasparenza, l’art. 41 del d.lgs. 97/2016, aggiungendo il comma 2-bis all’art. 1 della l. 190/2012, prevede che tanto le pubbliche amministrazioni quanto gli “altri soggetti di cui all’articolo 2-bis, comma 2, del d.lgs. n. 33 del 2103” siano destinatari delle indicazioni contenute nel PNA (del quale è la legge stessa a definire la natura di atto di indirizzo), ma secondo un regime differenziato: mentre le prime sono tenute ad adottare un vero e proprio PTPCT, i secondi devono adottare “misure integrative di quelle adottate ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231”.
Di questa innovazione occorre sottolineare …..Continua lettura articolo – anac

adminANAC: Società controllate pubbliche e Dlgs. 231/2001
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Corruzione: Amministratori e società private

Corruzione tra privati: Amministratori e direttori di società private
Dlgs. 15.3.2017 n. 38 (Gazz. Uff. 30.3.2017) 
  A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il legislatore punisce anche i dirigenti, liquidatori, direttori “corrotti” e corruttori nell’ambito delle società ed enti privati.
Il Dlgs. 38/2017 entrerà in vigore il 14 aprile 2017 tramite la modificazione dell’art. 2635 c.c. che regolamenta la corruzione tra privati.
Dopo l’art. 2635 del c.c. è inserito l’art. 2635bis c.c. che sanzione anche l’istigazione alla corruzione comminando la pena della reclusione ridotta da 4 mesi a 1 anno per l’istigatore.
Il primo comma dell’art. 2635 c.c…continua lettura articolo e schema nuovo art. 2635 c.c.

adminCorruzione: Amministratori e società private
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Albo Gestori Ambientali: modulistica

Albo gestori Ambientali: modulistica gestione semplificata
pubblicata in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La nuova modulistica per l’iscrizione all’albo gestori ambientali per la procedura semplificata del 22.2.2017 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale del 15.3.2017
Leggi www.albonazionalegestoriambientali.it/download/it/deliberecomitatonazionale/074-Del03_22.02.2017.pdfhtt

adminAlbo Gestori Ambientali: modulistica
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Appalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti

Appalti e linee Guida Anac n. 7
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicate in Gazzetta Ufficiale del 14.3.2017 le Linee guida n. 7, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Linee guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie societa’ in house previsto dall’art. 192 del decreto legislativo 50/2016». (Delibera n. 235).
Leggi Linee guida 7 anac
 

adminAppalti: Linee Guida n. 7 – affidamenti diretti
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Sottoprodotti: chiarimenti Mini. Ambiente e Unioncamere

Sottoprodotti: chiarimenti al decreto 264/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Unioncamere, in data 8 marzo 2017, ha trasmesso a tutte le Associazioni di categoria, un’informativa contenente la comunicazione che è stata trasmessa alle Camere di commercio e la nota del Ministero dell’Ambiente recante alcuni chiarimenti interpretativi in merito al decreto 13 ottobre 2016 n. 264.
Per quanto riguarda l’elenco dei produttori ed utilizzatori da istituire presso le Camere di commercio si chiarisce come tale disposizione non introduce …continua lettura articolo
Leggi Allegato I_ MATTM(nota 3084)_ requisiti_sottoprodotti
Leggi Allegato II_U_5184_sottoprodotti_dopo_nota_MATTM

adminSottoprodotti: chiarimenti Mini. Ambiente e Unioncamere
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Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017

Criteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalti – DECRETO 15 febbraio 2017
Criteri  da inserire nel bando appalto
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7.3.2017 il Decreto del MIn. Ambiente relativo alla “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o
lungo le strade”. Leggi Decreto CAM 
Il decreto è interessante in quanto disciplina l’inserimento di appositi Criteri di carattere ambientale da inserire nel capitolati d’appalto.
Nel caso specifico si tratta di disciplinare l’uso di fitofarmaci lungo le strade o lungo linee ferroviarie e tuttavia indica la strada si sviluppo per altri settori.
Scrive il decreto con riferimento ai CAM:
I CAM rappresentano un mezzo per:
• tutelare l’ambiente acquatico e l’acqua potabile;
• tutelare la salute;
• tutelare gli ecosistemi naturali.
I CAM si suddividono in criteri ambientali «di base» e
«premianti» e sono finalizzati a promuovere una maggiore
sostenibilita’ ambientale, economica e sociale dei servizi offerti,
garantendo comunque il rispetto delle leggi nazionali e regionali.
Le stazioni appaltanti devono introdurre obbligatoriamente i
criteri di base indicati nel presente documento nelle proprie
procedure d’appalto e utilizzare i «criteri premianti» quando
aggiudicano le gare d’appalto con il criterio dell’offerta
economicamente piu’ vantaggiosa.
I CAM sono collegati alle singole fasi di definizione
dell’appalto in modo da facilitare il compito della stazione
appaltante che deve introdurli nelle proprie gare e sono raggruppati
in sezioni come di seguito descritto:….”

adminCriteri Ambientali Minimi (CAM) e Appalto: Decreto 15.2.2017
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Decreto Min. Ambiente: mozziconi e rifiuti di piccole dimensioni

Decreto Ministero Ambiente del 15 febbraio 2017
Disposizioni in materia di rifiuti di prodotti da fumo e di rifiuti
di piccolissime dimensioni.
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Lotta ai mozziconi e ai rifiuti di piccole dimensioni abbandonati dai cittadini. Il legislatore era già intervenuto riformando il Dlgs. 152/2006 e prevedendo sanzioni per coloro che abbandonano per la strada mozziconi di sigarette, fazzoletti, gomme da masticare. Il decreto pubblicato nella Gazzetta del 6.3.2017 si occupa solo delle sanzioni ovvero di come ripartirle all’interno delle amministrazioni.
A dire il vero ci si chiede se mai qualcuno è stato sanzionato per aver gettato per le strade un fazzoletto di carta laddove il degrado imbarazzante delle nostre città non testimonia certo l’intervento sanzionatorio della pubbliche amministrazioni. Amministrazioni che non intervengono per problematiche ben più gravi. Tuttavia quando si tratta di incamerare denaro il legislatore provvede.
Il Decreto prevede l’installazione di “contenitori”; forme di pubblicità sul danno che all’ambiente procura chi getta mozziconi; campagne informative ed altro ma si dimentica di gestire la questione nei luoghi privati ad uso pubblico, ad esempio. Le amministrazioni che non hanno denaro neppure per ripulire le strade dovranno provvedere ad installare “raccoglitori” che per esperienza diventano punti ricolmi e straripanti di rifiuti di ogni genere spesso dimenticati dalle amministrazioni.
Leggi decreto “mozziconi

adminDecreto Min. Ambiente: mozziconi e rifiuti di piccole dimensioni
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Mille proroghe …è Legge

Mille proroghe: DL 244/2016 convertito in Legge 19/2017
Art. 12 proroghe ambientali
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 12 del Decreto Milleproroghe risulta confermato dalla Legge 19/2017.
L’art. 11 del DL 101/2013 (L. 125/2013) – Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e in materia di energia risulta così modificato (parte in blu) ai commi 3 bis e 9 bis:

3-bis. Fino alla data ...continua lettura art. 11 milleproroghe
Leggi DL 244/2016 convertito milleproroghe
adminMille proroghe …è Legge
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