Nuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016

Nuova Conferenza Servizi – Dlgs. 127/2016
Modifiche al Dlgs. 152/2006 e Valutazione impatto ambientale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale del 13.7.2016 il testo di riordino della “conferenza di Servizi” come richiesto dalla L. 124/20115.

Molte novità in materia ambientale anche di modifica al Dlgs. 152/2006.
L'art. 1 comma 4 del Dlgs. 127/2016 che entrerà in vigore al 28.7.2016 recita
in materia di valutazione di impatto ambientale:
4. Qualora un progetto sia  sottoposto  a  valutazione  di  impatto
ambientale, tutte le autorizzazioni,  intese,  concessioni,  licenze,
pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari
alla  realizzazione  del   medesimo   progetto,   vengono   acquisiti
nell'ambito della conferenza di servizi di cui all'articolo 25, comma
3, del decreto legislativo  3  aprile  2006,  n.  152,  convocata  in
modalita' sincrona ai sensi dell'articolo 14-ter.  La  conferenza  e'
indetta non oltre dieci giorni dall'esito della verifica  documentale
di cui all'articolo 23, comma 4, del decreto legislativo n.  152  del
2006 e si conclude entro il termine di conclusione  del  procedimento
di cui all'articolo 26, comma 1, del  medesimo  decreto  legislativo.
Resta ferma la specifica disciplina per  i  procedimenti  relativi  a
progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale di competenza
statale.

Vai alla lettura del testo normativo Cservizi Dlgs. 127/2016

adminNuova conferenza Servizi: Dlgs. 127/2016
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RAEE "piccole dimensioni": DM 121/2016

RAEE “piccole dimensioni”: DM 121/2016
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale Regolamento RAEE “piccole dimensioni”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Modalità semplificate “uno contro zero” – RAEE
Pubblicato in G.U. il regolamento che disciplina le modalità semplificate per il ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
In G.U. n.157 del 7 luglio 2016, è stato pubblicato il Decreto 31 maggio 2016, n. 121 recante “Modalità semplificate per lo svolgimento delle attività di ritiro gratuito da parte dei distributori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di piccolissime dimensioni, nonché requisiti tecnici per lo svolgimento del deposito preliminare alla raccolta presso i distributori e per il trasporto, ai sensi dell’articolo 11, commi 3 e 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.”
Il Decreto comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni …continua lettura articolo
Leggi DM 121/2016 nota ministeriale

adminRAEE "piccole dimensioni": DM 121/2016
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End of Wast – Fine del Rifiuto, Nota del Ministero Ambiente

End of Wast – Fine del rifiuto – Autorizzazioni locali per il riciclo
 Nota del Ministero dell’Ambiente del 1.7.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Con nota direttoriale del 1 luglio 2016 (allegato I), il Ministero dell’Ambiente ha escluso la possibilità di definire criteri End of Waste (EoW) con riferimento al singolo caso mediante autorizzazione ex articolo 208 Dlgs 152/2006. Un chiarimento utile per superare la distorsione che si è registrata sul territorio nazionale in questi ultimi mesi, e che ha visto le autorità preposte al rilascio dell’autorizzazione ordinaria al riciclo, in assenza di norme tecniche europee o decreti ministeriali, interpretare la normativa in modo difforme sia nel rilascio dell’autorizzazione e sia nelle modalità della sua concessione.
Nella nota viene ribadito come il “Codice dell’Ambiente” contempli tre modalità di definizione dei criteri EoW tra loro gerarchicamente ordinate. Le regioni hanno la facoltà di definire i criteri di cessazione della qualifica di rifiuto, secondo quanto previsto dall’articolo 184-ter del Dlgs 152/2006, in sede di rilascio delle autorizzazioni ordinarie, purché per quel rifiuto tali criteri non siano stati già definiti da regolamenti europei o da decreto ministeriale.
Leggi nota Ministeriale 

adminEnd of Wast – Fine del Rifiuto, Nota del Ministero Ambiente
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SISTRI – relazione della Corte dei Conti

SISTRI – RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI
segnalazione Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario GIARDI


CLICCA PER LEGGERE Relazione Corte dei conti SISTRI (7 giugno 2016)
In sintesi i giudici contabili riconoscono che il sistema, “nonostante i limiti apportati, in termini di esenzioni e di ridotta operatività, che hanno ridimensionato le finalità per cui il sistema era stato adottato, è esecutivo e coerente con gli obiettivi della direttiva comunitaria”.
“La riduzione della platea degli obbligati, esentando ad esempio le imprese con meno di dieci dipendenti – spiegano i giudici – è venuta a minare il perseguimento dell’obiettivo primario di monitorare in modo totalizzante la gestione dei rifiuti speciali pericolosi aprendo maglie nelle quali in malaffare può inserirsi con facilità”.
Il fatto che finora sul sistema si siano rincorse modifiche e incertezze normative ha contribuito a creare “un clima di intolleranza che ha impedito il rafforzarsi di una coscienza collettiva consapevole della necessità di doversi adeguare a un obbligo giuridico”.
Tra le raccomandazioni messe a punto dalla Corte dei Conti, c’è la richiesta di provvedere ad armonizzare le norme che individuano i soggetti obbligati con quelle sulle comunicazioni in materia di rifiuti affinché sia garantita la tracciabilità. La Corte dei conti valuta tra l’altro la necessità di un decreto ministeriale per regolamentare l’utilizzo del Sistri da parte delle forze armate, di polizia e del corpo dei Vigili del fuoco, e di prevedere un sistema che consenta la tracciabilità delle attività condotte all’interno degli impianti di gestione dei rifiuti.
Tra le raccomandazioni della magistratura contabile c’è anche quella di verificare la congruità dei criteri economici in base ai quali è determinato il valore della concessione per la gestione del sistema, che sarà stipulata in esito alla gara bandita da Consip per individuare il concessionario del nuovo sistema.

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Convegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori

Studio legale Ambiente ringrazia i partecipanti al Convegno sul Nuovo Codice Appalti nonché i relatori tutti.
Si pubblicano le slides/diapositive relative a 3 interventi; le diapositive sono visibili solo ai partecipanti al convegno tramite apposita password.
Relazione introduttiva su quadro generale: clicca per leggere  Quadro normativo
Relazione cenni Ambiente e Appalti: clicca per leggere  Appalti e  Ambiente 
Relazione Sicurezza e Appalti: clicca per leggere  Appalti e Sicurezza 

adminConvegno, Nuovo Codice Appalti, 23.6.2016 Padova: diapositive relatori
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Documento di Gara: guida on line

Documento di gara unico europeo
La Commissione UE pubblica una guida on line
segnalazione a cura di Studio legale Ambiente


L’art. 85 Dlgs. 50/2016 disciplina il Documento di gara unico europeo vigente dal 18.4.2016 (Regolamento UE 18.1.2016). La Commissione UE ha pubblicato un modello on line gratuito dedicato alle stazioni appaltanti ma anche agli operatori.
Guida on line DGUE

adminDocumento di Gara: guida on line
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Certificazioni e Nuovo codice appalti

Certificazioni Sicurezza sul lavoro e Nuovo codice appalti
OSHAS 18001 – riduzione del 30% garanzia
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


Con gli artt. 95 e 93 del D. Lgs. n. 50/2016, il legislatore ha finalmente riconosciuto ed attribuito, nell’ambito dei contratti pubblici, un valore significativo anche alle certificazioni ottenute dagli operatori economici nell’ambito del sistema di gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
In particolare, si segnala che nell’ambito dei criteri in base ai quali, ai sensi del comma 6 dell’art. 95, rubricato “Criteri di aggiudicazione dell’appalto”, del D. Lgs. n. 50/2016, è valutata l’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, possono rientrare “la qualità, che comprende [….],certificazioni e attestazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, quali OSHAS 18001, caratteristiche sociali [….] innovative, commercializzazione e relative condizioni” oltre alle “caratteristiche  ….Continua lettura articolo 

adminCertificazioni e Nuovo codice appalti
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Appalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016

Appalti/Decreto anticorruzione: Dlgs. 97/2016
Pubblicazione dati – Stazione appaltante
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’8.6.2016 il Decreto che riforma il Dlgs. 33/2013 (trasparenza della PA) e la Legge 190/2012 (cosidetta legge anticorruzione) che dialoga con il nuovo codice appalti (Dlgs. 50/2016). Il decreto entra in vigore il 23.6.2016. Molte le novità che ci riserviamo di commentare.
Leggi testo Decreto Legislativo 97/2016.
La lotta alla corruzione coinvolge molteplici settore e si combatte soprattutto con la trasparenza, con la pubblicazione dei dati.
L’art. 31 del Dlgs. 97/2016 si occupa ad esempio della pubblicazione di alcuni dati delle stazioni appaltanti-
1. L’articolo 37 del decreto legislativo n. 33 del 2013 e’ sostituito dal seguente:
«Art. 37 (Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture). – 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicita’ legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano:

  a) i dati  previsti  dall'articolo  1,  comma  32,  della  legge  6
novembre 2012, n. 190
  b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del
decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (ovvero il Nuovo codice appalti)
  2. Ai sensi dell'articolo 9-bis, gli obblighi di  pubblicazione  di
cui alla lettera a) si  intendono  assolti,  attraverso  l'invio  dei
medesimi dati alla banca  dati  delle  amministrazioni  pubbliche  ai
sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.
229, limitatamente alla parte lavori.».

L'art. 1 comma 32 L. 190/2012:
Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Le stazioni appaltanti sono tenute altresì a trasmettere le predette informazioni ogni semestre alla commissione di cui al comma 2. Entro il 31 gennaio (4) di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L'Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile (4) di ciascun anno, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
adminAppalti – Anticorruzione: pubblicato Dlgs. 97/2016
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Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016

Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
Abrogato DM 52/2011 – Sistri
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 24 maggio 2016, è stato pubblicato il Decreto 30 marzo 2016, n. 78 “Regolamento recante disposizioni relative al funzionamento e ottimizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti in attuazione dell’articolo 188bis, comma 4bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Il nuovo Decreto Ministeriale, emanato con le finalità di semplificare e ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (art. 188-bis., comma 4-bis 152/2006), abroga e sostituisce il vecchio Testo unico Sistri (dm 52/2011) pur rispecchiandone nella sostanza l’articolazione e i relativi allegati. L’unica grande differenza è l’eliminazione del corposo Allegato III che riportava la tipologia delle informazioni delle Schede SISTRI relative alle varie categorie di soggetti obbligati ad aderire al sistema.
Le informazioni specifiche e le procedure operative vengono, …. continua lettura articolo 
Leggi testo Regolamento Sistri DM 78/2016 

adminNuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
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Convegno: Nuovo Codice Appalti, Padova, 23.6.2016 ore 9/13

Studio Legale Ambiente organizza incontro formativo sulle novità del Nuovo Codice Appalti (Dlgs. 50/2016) con riferimento ai settori dell’Ambiente, Sicurezza sul Lavoro e Anticorruzione.
Il Convegno si terrà a Padova, Giovedì 23 giugno 2016 dalle ore 8.45 alle 13.30 presso l’Hotel Marriott.
Per l’iscrizione al convegno vai alla locandina allegata ……Apri locandina e scheda iscrizione 

adminConvegno: Nuovo Codice Appalti, Padova, 23.6.2016 ore 9/13
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Sicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall'appalto (3)

Sicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 80 comma 1 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Sempre con riferimento all’art. 80 Dlgs. 50/2016 si registra l’ampliamento del novero dei reati la cui condanna determina l’esclusione dall’appalto. Il legislatore si è adattato anche alle novità inserite dalla L. 68/2015 di recente vigenza.
L’ ultimo gruppo di reati, previsto dall’art. 80 comma 1 lettera g), trova espressione sintetica in quanto si riferisce ad ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
Si tratta di alcuni reati ai quali l’art. 32 quater c.p. (inserito dalla L. 68/2015) impone l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione …….. continua lettura articolo Corruzione e appalti 3 

adminSicurezza sul lavoro/Ambiente: casi di esclusione dall'appalto (3)
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Violazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)

Violazione norme ambientali: esclusione dall’appalto
Cause di esclusione – art. 30 comma 3 e art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 Dlgs. 50/2016 al comma 5 disciplina altri casi di esclusione dalla partecipazione all’appalto.
In particolare il comma 5 precisa:

  1. Le stazioni appaltanti escludono dalla partecipazione alla procedura d’appalto un operatore economico in una delle seguenti situazioni, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all’articolo 105, comma 6, qualora:
    a) la stazione appaltante possa dimostrare con qualunque mezzo adeguato la presenza di gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nonché agli obblighi di cui all’articolo 30, comma 3 del presente codice;

1) La prima parte della lettera a) era già prevista nell’art. 38 … continua lettura articolo ambiente e appalti 

adminViolazione norme ambientali: esclusione dall'appalto (2)
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Casi di esclusione dall'appalto: novità (1)

Nuovo codice appalti e Corruzione
Cause di esclusione – art. 80 Dlgs. 50/2016 (in riforma al Dlgs. 163/2006 art. 38)
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 80 del Codice appalti ha rielaborato l’art. 38 del Dlgs. 163/2006 relativo alle cause di esclusione alla partecipazione dell’appalto.
Si registrano molte novità e la riscrittura dell’articolo.
Il legislatore indica con precisione i casi di esclusione.
I reati corruttivi, causa di esclusione, vengono precisati con dovizia a fronte della generica indicazione presente nell’art. 38 Dlgs. 163/2006 previgente.
Il legislatore indica anche quale causa di esclusione, con assoluta novità …….continua lettura articolo Corruzione e appalti

adminCasi di esclusione dall'appalto: novità (1)
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Sicurezza: responsabilità dei lavoratori

Sicurezza: responsabilità dei lavoratori
Obbligo di collaborazione/Comportamento esorbitante o abnorme/Cass. pen. 8883/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La Cassazione penale con la sentenza n. 8883/2016 ribadisce alcuni punti di arrivo della evoluzione giurisprudenziale in materia di sicurezza.
OBBLIGO COLLABORATIVO DEI LAVORATORI
La Corte precisa “…come il sistema della normativa antinfortunistica, si sia lentamente trasformato da un modello “iperprotettivo”, interamente incentrato sulla figura del datore di lavoro che, in quanto soggetto garante era investito di un obbligo di vigilanza assoluta sui lavoratori (non soltanto fornendo i dispositivi di sicurezza idonei, ma anche controllando che di questi i lavoratori facessero un corretto uso, anche imponendosi contro la loro volontà), ad un modello “collaborativo” in cui gli obblighi sono ripartiti tra più soggetti, compresi i lavoratori.
Tale principio, normativamente affermato dal continua lettura articolo  Cass. pen. 8883.2016

adminSicurezza: responsabilità dei lavoratori
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Nuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016

Codice Appalti:pubblicato in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19.4.2016 il DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Serie Generale n.91 del 19-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 10) note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/04/2016
Leggi testo completo (220 articoli e allegato)  del Nuovo Codice appalti 
 

adminNuovo Codice Appalti: in vigore dal 19.4.2016
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Acque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina

Digestato, Acque reflue: utilizzazione agronomica
DECRETO 25 febbraio 2016 – Gazzetta Ufficiale 18.4.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI ha pubblicato in gazzetta Ufficiale del 18.4.2016 il decreto che introduce norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonche’ per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.
(GU n.90 del 18-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 9).
Il Decreto contiene molte novità…. Vai alla lettura del Decreto pubblicato

adminAcque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina
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Codice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.

Nuovo Codice Appalti
diapositive del Governo
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


 
Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 112 del 15.4.2016 ha definitivamente approvato il nuovo codice appalti.
In attesa della pubblicazione in gazzetta Ufficiale il Governo pubblica sul proprio sito alcune slides riassuntive delle novità apportate…. vai alla lettura delle diapositive

adminCodice Appalti: in attesa della pubblicazione in Gazz. Uff.
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Ritiro gratuito dei RAEE

Uno contro zero – RAEE
Firmato il regolamento di disciplina del ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
E’ stato firmato dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il regolamento che disciplina il ritiro gratuito (senza obbligo di acquisto di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) di tipo equivalente) dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccolissime dimensioni, in conformità con quanto previsto dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.
Il DM comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni identificati dallo stesso D.Lgs 49/2014 come “RAEE di dimensioni esterne inferiori a 25 cm”, provenienti dai nuclei domestici. I nuclei domestici sono quelli definiti dall’articolo 4 del D.lgs 49/2014: “I RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. I rifiuti delle AEE che potrebbero essere usati sia dai nuclei domestici che da utilizzatori diversi dai nuclei domestici sono in ogni caso considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici”.
L’obbligo dell’uno contro zero si applica per i distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio di almeno 400 mq. Viene lasciata la facoltà – e non l’obbligo – di fare il ritiro secondo il criterio dell’uno contro zero ai distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio inferiore ai 400 mq e ai distributori che effettuano vendite mediante tecniche di comunicazione a distanza (vendita online).
I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza dei personale o qualora il rifiuto risulti privo dei suoi componenti essenziali. Vi è però l’obbligo di informare i cittadini della possibilità di conferimento gratuito e viene promossa tale possibilità anche con campagne informative e iniziative incentivanti e di premialità.
Sotto il profilo operativo, la semplificazione introdotta rispetto alle precedenti versioni del Regolamento riguarda prevalentemente le modalità di raccolta e di gestione di questi piccoli RAEE. Innanzitutto il ritiro dei rifiuti può essere fatto anche in un luogo che si trova in “prossimità immediata” del punto vendita, non necessariamente all’interno dello stesso. Lo svuotamento deve essere fatto “ogni sei mesi o in alternativa quando il quantitativo raggruppato raggiunge complessivamente i 1.000 kg e, in ogni caso, la durata del deposito non può superare un anno”. I RAEE così raccolti possono essere trasportati in modalità semplificata in un centro accreditato per il riutilizzo, in un centro di raccolta, in un impianto oppure in un centro di “raccolta e restituzione” gestito dai produttori.
Allegato 1_DM RAEE Uno contro Zero

adminRitiro gratuito dei RAEE
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Gli Avvocati rispondono a Renzi….

Grave affermazione pubblica del presidente del Consiglio Renzi nei confronti degli avvocati che rispondono, con un comunicato elegante ma fermo, che non dice tutto quello che dovrebbe dire e non affonda e rileva i continui soprusi subiti dai cittadini quotidianamente …ormai privi di difesa…colpire la difesa significa colpire il diritto di difesa…
Si pubblica il comunicato del Consiglio dell’ordine di Firenze a cui si è associato il Consiglio di Venezia
Delibere–COA-Firenze-3-4

adminGli Avvocati rispondono a Renzi….
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Regione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque

Acque: DGRV 225/2016 – linee Guida art. 40 PTA 107/2009
Tutela quantitativa acque sotterranee
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 40 del PTA 107/2009 relativo alle azioni per la tutela quantitativa della acque sotterranee è stato corposamente modificato dalla DGRV 1534/2015.
La DGRV 225/2006 indica le linee guida a cui attenersi.
DGRV 225 del 3.3.2016: Linee Guida

adminRegione Veneto: Linee Guida art. 40 PTA 107/2009 – Acque
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Gestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità

Gestione abusiva rifiuti: art. 256 Dlgs. 152/2006
Cass. pen. 8195/2016 – condotta occasionale e responsabilità
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


La Sentenza della Cassazione penale precisa, con interpretazione restrittiva, la responsabilità e l’ambito di applicazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006.
Nel caso esaminato veniva imputato del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera a) del D. Lgs. n. 152/2006 un soggetto che, in assenza di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, raccoglieva, trasportava e rivendeva in due occasioni rottami metallici ad un’impresa del settore in quantitativi ben superiori continua lettura articolo cass. penale 

adminGestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità
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Nuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016

Valutazione Impatto Ambientale – Legge Regionale Veneta n. 4 del 18.2.2016 – 
La Regione riscrive la normativa sulla V.I.A.
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicata sul BUR Veneto la nuova legge regionale veneta che riscrive e aggiorna la normativa VIA alla luce delle novità intervenute nel tempo. Abrogata la LRV 10/99, modificata la LRV  33/85, abrogati gli allegati A e B della LRV 33/85….
LRV 4/2016 VIA

adminNuova V.I.A.: LRVeneta n. 4/2016
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Poteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016

ANAC Poteri: Legge n. 11/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


E’ utile segnalare l’ambito dei poteri dell’Anac indicati proprio dalla Legge 11/2016; legge che prelude al riordino di tutta la normativa appalti.
La Legge ha attribuito Delega al Governo “per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti

adminPoteri dell'ANAC – Legge n. 11/2016
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