Sottoprodotti: pubblicato il Regolamento n. 264.2016

Sottoprodotti: Decreto 13 ottobre 2016, n. 264

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15.2.2017  il
Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti.

Il Regolamento avrà vigenza dal 2.3.2017

Vai alla lettura del Regolamento Decreto 264.2016
 

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Sistri: nuova gara

Sistri: Nuova gara per affidamento sistema
Una storia infinita
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Sul portale www.consip.it, il 1 febbraio 2017 è stato pubblicato un avviso inerente la riaggiudicazione della gara per la concessione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti meglio noto come Sistri.
La nuova aggiudicazione, arriva dopo che la prima, datata 4 agosto 2016, era stata annullata in autotutela, come si evince dalla sentenza Tar Lazio 6 febbraio 2017, n. 2000.
L’annullamento in autotutela era giunto in seguito alla richiesta di sospensione e annullamento …..Leggi articolo Sistri 
Leggi anche: Sistri e decreto milleproroghe

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Amianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30

Amianto, un vicino insidioso…
Convegno organizzato dal Comune di Vicenza – gratuito – Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
con la partecipazione di  Studio Legale Ambiente


Convegno organizzato dal Comune di Vicenza con la partecipazione di diverse professionalità a testimoniare l’approccio diversificato che la questione “amianto” richiede. Iscriviti al Convegno.
LOCANDINA Amianto Vicenza

adminAmianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
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Sottoprodotto: La vendita non esclude la natura di rifiuto

Sottoprodotto: la vendita non esclude la natura di rifiuto
Cassazione penale 5442/2017 – segatura, truciolati, scarti lavorazione del legno…..
Cassazione penale 15447/2015 – scarti di lavorazione odontoiatrica, protesi
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’interpretazione sulla natura di rifiuto è estensiva: nel dubbio e in mancanza d’ indicazioni certe il bene si presume rifiuto e deve essere gestito con le modalità indicate nel Dlgs. 152/2006 (a tutela dell’ambiente). Tuttavia la pratica e le esigenze degli operatori non vanno di pari passo con la “Legge” e tanto più con le decisioni della magistratura spesso lontane dalle esigenze quotidiane.
Non si può negare infatti … continua lettura articolo sottoprodotto

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Linee Guida ISPRA: quando è escluso il trattamento per i rifiuti in discarica?

Linee Guida ISPRA: criteri tecnici trattamento escluso prima della discarica
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Sul sito Ispra sono stati pubblicati i criteri tecnici voluti dal’articolo 48 della L. 221/2015, che, cita l’Ispra: ” integrando l’articolo 7 del d.lgs. 36/2003, affida all’ISPRA il compito di individuare i criteri tecnici da applicare per stabilire quando il trattamento dei rifiuti prima dello smaltimento in discarica non è necessario.
L’ISPRA, in collaborazione con le agenzie, ha dato attuazione alla citata disposizione, predisponendo la presente linea guida che è finalizzata a fornire criteri tecnici di supporto all’implementazione dell’articolo 7 comma 1, lettera b), del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, relativo al pretrattamento dei rifiuti da allocare in discarica.”
Clicca per la lettura del documento 145_2016_Manuali e Linee Guida_Discariche_legge 221_2015

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Rifiuti: responsabile "incolpevole"

Proprietario “incolpevole” e abbandono dei rifiuti
TAR Sicilia (Palermo) 2675 del 21.11.2016
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il caso esaminato dal TAR Sicilia si pone nel solco della precedente giurisprudenza.
La mera conoscenza dell’abbandono di rifiuti sul proprio terreno non concreta di per se’ la colpa. Tuttavia la mera conoscenza si tramuta in consapevolezza /colpevole laddove s’impone l’ordinaria diligenza di adottare le misure idonee ad evitare l’illecito. Tale struttura dilata la responsabilità.
Il TAR Sicilia (Palermo) n. 2675/2016 rileva la “colpa” e dunque l’omessa diligenza nel fatto che l’Ente proprietario del terreno (RFI) interessato da abbandono di rifiuti da parte di terzi era già a conoscenza di precedenti abusivi sversamenti di rifiuti. Nel caso in esame la rete Ferroviaria Italiana SPA era già a conoscenza degli sversamenti e dunque “consapevole” ovvero colpevole di non aver attuato le misure per evitare l’abbandono di rifiuti sull’are di proprietà. Scrive il TAR Sicilia, citando proprio le sentenze sopra riferite: A fronte di detta consapevolezza, l’assenza di vigilanza o di accorgimenti atti a scongiurare il reiterarsi di possibili analoghi illeciti versamenti di materiali di risulta da parte di terzi nell’area di propria pertinenza integra, ad avviso del Collegio, una condotta colposa da parte del proprietario dell’area. Al riguardo va richiamata la condivisibile giurisprudenza secondo cui il requisito della colpa postulato dall’art. 192 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006 ben può consistere nell’omissione degli accorgimenti e delle cautele, anche di ordine civilistico, che l’ordinaria diligenza, accortezza ed attenzione suggeriscono per assicurare un’efficace protezione ambientale dell’area (Cfr. Cons. di Sato – Sez. IV 13/1/2010 n. 84; Cass. Sez. Un. 25/2/2009 n. 4472; TAR Trentino Alto Adige – Sez. I – 2/11/2011) soprattutto nei casi, come quelli in specie, tali omissioni siano colpevolmente mantenute anche a fronte di precedenti sversamenti abusivi di rifiuti e della successiva bonifica nell’area privata.

adminRifiuti: responsabile "incolpevole"
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Rifiuti: MUD 2017

Rifiuti: Mud 2017
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


Quest’anno non è atteso alcun DPCM riguardo alla dichiarazione Mud perché non è  necessario un nuovo provvedimento. Si ricorda, infatti, che il DPCM 21/12/2015, che a sua volta confermava il DPCM precedente, all’articolo 1, comma 2, prevedeva espressamente che “il modello allegato al decreto di cui al punto precedente sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro la data prevista dalla legge 25 gennaio 1994, n.70 e cioè entro il 30 aprile di ogni anno, con riferimento all’anno precedente e sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  (SISTRI).
Non essendo ancora pienamente operativo il Sistri, vista la recente proroga del “doppio regime” (con conseguente slittamento del quadro sanzionatorio al 1 gennaio 2018) avvenuta ad opera del Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 cd. Milleproroghe, anche per l’anno 2017 si conferma il Modello utilizzato nel 2016 ovvero quello previsto dal D.P.C.M. 17 dicembre 2014, pubblicato nel S.O n. 97 alla G.U. n. 299 del 27 dicembre 2014, per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile 2017, con riferimento all’anno 2016.
Eventuali informazioni aggiuntive alle istruzioni riportate in Allegato al D.P.C.M. 17/12/2014 saranno rese disponibili sui siti internet del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’ISPRA, dell’Unioncamere, di Infocamere e di Ecocerved.
Per la trasmissione telematica si fa presente che l’accesso all’area di login, contenente le informazioni e il software per la presentazione del MUD 2016, è attualmente sospeso. Ecocerved, sul proprio sito dedicato http://mud.ecocerved.it/, informa che il servizio sarà riattivato nelle prime settimane del 2017, con le informazioni aggiornate.

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Sistri e decreto "milleproroghe"

Sistri – rinvio al 31.12.2017 applicazione sanzioni
DL n. 244/2016 – pubblicato decreto “milleproroghe”
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 L’art. 12 del decreto milleproroghe (DL 30.12.2016 n. 244) riscrive l’art. 3bis e 9bis del DL 101/2013 con riferimento al Sistri.
In Gazzetta Ufficiale n.304 del 30-12-2016 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante “Proroga e definizione di termini” cd. Milleproroghe.
L’articolo 12, che riguarda le disposizioni in materia ambientale, rinvia l’applicazione delle sanzioni previste dal Sistri. Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario (individuato dalla procedura ad evidenza pubblica indetta da Consip) e comunque non oltre il 31 dicembre 2017, continueranno ….continua lettura articolo 2017 sistri

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DM n. 228/2016 : regolamento verbali sanzioni A.I.A.

Regolamento per la compilazione dei verbali relativi alle sanzioni amministrative ex art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 – DM Ambiente n. 228/2016
segnalazione a cura di studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 15.12.2016 con vigenza dal 30.12.2016 il Regolamento che indica le modalità di compilazione dei verbali di accertamento relativi alle sanzioni e violazioni di cui all’art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 (Sanzioni – A.I.A.)
Leggi schema verbale – DM 17.10.2016 n. 228

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Convegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni

Studio Legale Ambiente ringrazia coloro che hanno partecipato al Convegno tenutosi a Vicenza, Lunedì 12.12.2016 su Amianto e FAV – tutele e responsabilità.
Si pubblicano le diapositive degli interventi tenuti dai relatori; diapositive dedicate solo agli iscritti all’incontro e accessibili tramite password che verrà comunicata dalla segreteria di Studio Legale Ambiente.
Relazione/diapositive intervento avv. Cinzia Silvestri – Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento dott. Cornale Amianto e FAV 
Relazione/Diapositive intervento Ing. Gallian 1 Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento Ing. Gallian Amianto e FAV 

adminConvegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni
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Trasporto occasionale rifiuti: è reato

Trasporto occasionale rifiuti: è reato
Cass. penale 48574/2016 – segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Cassazione penale n. 48574/16 ritorna sulla dibattuta questione del trasporto occasionale di rifiuti stabilendo che tale condotta integra il reato di cui all’art. 256 comma 1 Dlgs. 152/2006 che prevede alla lettera a) la pena dell’arresto da 3 mesi a 1 anno o l’ammenda da € 2600 a € 20.000 se si tratta di rifiuti non pericolosi (come nel caso trattato in sentenza).
Recita la Cassazione: “…Ai fini della configurabilità del reato di trasporto non autorizzato di rifiuti propri non pericolosi di cui all’art. 256, comma 1, lett. a), del cit. d.lgs. è sufficiente anche una condotta occasionale. Difatti detto reato ha natura istantanea e si perfeziona nel momento in cui si realizza la singola condotta tipica.
Discende da ciò che per trasporti episodici, occasionali di rifiuti non pericolosi, le imprese che li producono, pur non essendo tenute all’obbligo di iscrizione nell’albo nazionale gestori ambientali, anziché provvedere al trasporto con mezzi propri, debbono rivolgersi ad imprese esercenti servizi di smaltimento, regolarmente autorizzate ed iscritte all’albo gestori ambientali; per contro, l’esecuzione del trasporto di rifiuti con mezzi propri e non autorizzati integra una condotta comunque riconducibile alla previsione sanzionatoria cui all’art. 256, comma 1, lettera A, del d. Igs. 152 del 2006.
adminTrasporto occasionale rifiuti: è reato
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A.I.A.: modifica non sostanziale

A.I.A.: Modifica non sostanziale passare da smaltimento (D10) a recupero (R1)
TAR Bolzano n. 294/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Merita segnalazione la sentenza del TAR Bolzano che respinge le doglianze delle associazioni ambientaliste che si erano opposte al passaggio da smaltimento a recupero dell’impianto d’ incenerimento di Bolzano come mera modifica non sostanziale.
Oggetto d’ impugnazione è la modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di rifiuti residui di Bolzano dell’APPA di Bolzano.
Ciò che colpisce è che in genere ogni richiesta di modifica, anche la più blanda, viene classificata come sostanziale dalla amministrazione per  la maggiore tutela che impone la modifica sostanziale. Si consideri inoltre che la modifica sostanziale impone  costi maggiori ovvero il versamento di un obolo non proprio simbolico. Tant’è che spesso il contenzioso si apre proprio sull’eccesso di tutela in cui s’ impone la modifica sostanziale anche quando non dovuta.
Ebbene nel caso..continua lettura articolo Tar Bolzano 294/2016 

adminA.I.A.: modifica non sostanziale
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Bonus Amianto: DM 15.6.2016

Bonifiche Amianto: agevolazioni
Dal 16 novembre possibilità di chiedere “credito d’imposta”
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’agevolazione (credito imposta) riguarda la bonifica di beni e strutture produttive. Dal 16 novembre è possibile infatti chiedere agevolazioni per la rimozione dell’amianto come precisato dal DM del 15.6.2016 pubblicato in Gazzetta uff. il 17.10.2016. . Accedono alle agevolazioni quelle imprese che abbiano sostenuto spese di bonifica dal 1.1.2016 ed il 31.12.2016 per una spesa minima di € 20mila ad un massimo di 400mila.  L’attività deve essere inserita in un piano di lavoro ex art. 256 Dlgs. 81/2008 (lavori di demolizione o rimozione dell’amianto).
Leggi DM amianto 
Iscriviti al Convegno-Amianto e FAV 12.12.2016 Vicenza-locandina

adminBonus Amianto: DM 15.6.2016
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Inceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016

Inceneritori: pubblicato DPCM del 10.8.2016
segnalazione Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 5.10.2016 il DPCM del 10.8.2016 relativo alla “Individuazione della capacita’ complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonche’ individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati….”.
Leggi DPCM inceneritori 
Leggi Tabelle A,B,C
Leggi Allegati 1,2,3 e appendice 

adminInceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016
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A.I.A.: responsabilità del titolare e del gestore

A.I.A.: responsabilità del gestore o del titolare della Autorizzazione ?
Gestore e titolare della A.I.A. – Cass. pen. 9614/2014
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La Cassazione penale con la sentenza n. 9614/2014 affronta il problema della responsabilità tra titolare della AIA e gestore effettivo dell’impianto. Accade spesso che il titolare della A.I.A. non sia l’effettivo gestore dell’impianto. Il caso trattato dalla Corte si riferisce alla violazione dell’art. 29 quattuordecies comma 2 Dlgs. 152/2006, violazioni di prescrizioni dell’autorizzazione, previgente al Dlgs. 46/2014 e dunque tale violazione configurava ancora il reato, la contravvenzione (oggi depenalizzato).
La sentenza della Corte riporta in capo al titolare dell’AIA la responsabilità. Tuttavia si segnala che il rimpallo di responsabilità tra gestore effettivo e titolare dell’autorizzazione non è netto e di facile individuazione. E’ necessario entrare nei singoli rapporti contrattuali … vai alla lettura dell’articolo – responsabilità AIA 

adminA.I.A.: responsabilità del titolare e del gestore
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Navi da crociera e carburante "sporco"

Navi da crociera e carburante “sporco”: Tribunale di Venezia condanna
Combustibili per uso marittimo – la nave da Crociera è servizio “di linea”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 20.09.2016, si è pronunciato in merito alla qualificazione delle navi da crociera ai fini della corretta applicazione della normativa sui combustibili per uso marittimo utilizzabili.
La Capitaneria del Porto di Venezia, a seguito di analisi di laboratorio, rilevava che la nave da crociera di una nota compagnia utilizzava carburante con tenore di zolfo del 2,80%, (carburante “sporco”) …continua lettura articolo -navi-crociera

adminNavi da crociera e carburante "sporco"
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Rifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova

Rifiuti: riutilizzo materiale – onere della prova
Il riutilizzo del materiale che esclude la natura di rifiuto deve essere provato – Cass. Pen., Sez. III, n. 38826/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Nadia Tosello


La pronuncia della Corte di Cassazione Penale in commento affronta la questione dell’onere della prova circa il riutilizzo del materiale calcareo derivante dal recupero di una cava; intendendo per riutilizzo il reimpiego da parte del produttore o di terzi di una sostanza o di un oggetto nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, secondo la definizione di cui all’art. 184 bis, comma 1, lettera b), del D. Lgs. n. 152/2006.
In particolare, agli imputati era stata contestata la violazione continua lettura articolo – riutilizzo-prova

adminRifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova
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Delega ambientale: Direttore tecnico, responsabilità penale

Delega ambientale: Direttore tecnico e reponsabilità penale
Cassazione penale n. 905 del 24.6.2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


 
La sentenza 905 del 24.6.2016 precisa il contenuto della delega ambientale ed individua il soggetto tenuto al rispetto della normativa ambientale.
La sentenza testimonia la difficoltà da parte della magistratura di individuare il soggetto tenuto a garantire il rispetto della normativa ambientale; e ciò nonostante le plurime sentenze della Corte di Cassazione che precisano non solo il contenuto della delega ambientale e la sua funzione ma individuano altresì il soggetto tenuto al rispetto della normativa ambientale nella struttura apicale, con i dovuti distinguo.
Interessante la distinzione… continua lettura articolo – delega

adminDelega ambientale: Direttore tecnico, responsabilità penale
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RAEE "piccole dimensioni": DM 121/2016

RAEE “piccole dimensioni”: DM 121/2016
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale Regolamento RAEE “piccole dimensioni”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Modalità semplificate “uno contro zero” – RAEE
Pubblicato in G.U. il regolamento che disciplina le modalità semplificate per il ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
In G.U. n.157 del 7 luglio 2016, è stato pubblicato il Decreto 31 maggio 2016, n. 121 recante “Modalità semplificate per lo svolgimento delle attività di ritiro gratuito da parte dei distributori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di piccolissime dimensioni, nonché requisiti tecnici per lo svolgimento del deposito preliminare alla raccolta presso i distributori e per il trasporto, ai sensi dell’articolo 11, commi 3 e 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.”
Il Decreto comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni …continua lettura articolo
Leggi DM 121/2016 nota ministeriale

adminRAEE "piccole dimensioni": DM 121/2016
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End of Wast – Fine del Rifiuto, Nota del Ministero Ambiente

End of Wast – Fine del rifiuto – Autorizzazioni locali per il riciclo
 Nota del Ministero dell’Ambiente del 1.7.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Con nota direttoriale del 1 luglio 2016 (allegato I), il Ministero dell’Ambiente ha escluso la possibilità di definire criteri End of Waste (EoW) con riferimento al singolo caso mediante autorizzazione ex articolo 208 Dlgs 152/2006. Un chiarimento utile per superare la distorsione che si è registrata sul territorio nazionale in questi ultimi mesi, e che ha visto le autorità preposte al rilascio dell’autorizzazione ordinaria al riciclo, in assenza di norme tecniche europee o decreti ministeriali, interpretare la normativa in modo difforme sia nel rilascio dell’autorizzazione e sia nelle modalità della sua concessione.
Nella nota viene ribadito come il “Codice dell’Ambiente” contempli tre modalità di definizione dei criteri EoW tra loro gerarchicamente ordinate. Le regioni hanno la facoltà di definire i criteri di cessazione della qualifica di rifiuto, secondo quanto previsto dall’articolo 184-ter del Dlgs 152/2006, in sede di rilascio delle autorizzazioni ordinarie, purché per quel rifiuto tali criteri non siano stati già definiti da regolamenti europei o da decreto ministeriale.
Leggi nota Ministeriale 

adminEnd of Wast – Fine del Rifiuto, Nota del Ministero Ambiente
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Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016

Nuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
Abrogato DM 52/2011 – Sistri
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 24 maggio 2016, è stato pubblicato il Decreto 30 marzo 2016, n. 78 “Regolamento recante disposizioni relative al funzionamento e ottimizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti in attuazione dell’articolo 188bis, comma 4bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Il nuovo Decreto Ministeriale, emanato con le finalità di semplificare e ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (art. 188-bis., comma 4-bis 152/2006), abroga e sostituisce il vecchio Testo unico Sistri (dm 52/2011) pur rispecchiandone nella sostanza l’articolazione e i relativi allegati. L’unica grande differenza è l’eliminazione del corposo Allegato III che riportava la tipologia delle informazioni delle Schede SISTRI relative alle varie categorie di soggetti obbligati ad aderire al sistema.
Le informazioni specifiche e le procedure operative vengono, …. continua lettura articolo 
Leggi testo Regolamento Sistri DM 78/2016 

adminNuovo Regolamento SISTRI: DM 78/2016
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Acque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina

Digestato, Acque reflue: utilizzazione agronomica
DECRETO 25 febbraio 2016 – Gazzetta Ufficiale 18.4.2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI ha pubblicato in gazzetta Ufficiale del 18.4.2016 il decreto che introduce norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonche’ per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.
(GU n.90 del 18-4-2016 – Suppl. Ordinario n. 9).
Il Decreto contiene molte novità…. Vai alla lettura del Decreto pubblicato

adminAcque reflue, digestato, effluenti di allevamento: disciplina
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Ritiro gratuito dei RAEE

Uno contro zero – RAEE
Firmato il regolamento di disciplina del ritiro “uno contro zero” dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd. “Raee”).
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 
E’ stato firmato dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il regolamento che disciplina il ritiro gratuito (senza obbligo di acquisto di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) di tipo equivalente) dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccolissime dimensioni, in conformità con quanto previsto dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49.
Il DM comprende tutti i RAEE di piccolissime dimensioni identificati dallo stesso D.Lgs 49/2014 come “RAEE di dimensioni esterne inferiori a 25 cm”, provenienti dai nuclei domestici. I nuclei domestici sono quelli definiti dall’articolo 4 del D.lgs 49/2014: “I RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici. I rifiuti delle AEE che potrebbero essere usati sia dai nuclei domestici che da utilizzatori diversi dai nuclei domestici sono in ogni caso considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici”.
L’obbligo dell’uno contro zero si applica per i distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio di almeno 400 mq. Viene lasciata la facoltà – e non l’obbligo – di fare il ritiro secondo il criterio dell’uno contro zero ai distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio inferiore ai 400 mq e ai distributori che effettuano vendite mediante tecniche di comunicazione a distanza (vendita online).
I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza dei personale o qualora il rifiuto risulti privo dei suoi componenti essenziali. Vi è però l’obbligo di informare i cittadini della possibilità di conferimento gratuito e viene promossa tale possibilità anche con campagne informative e iniziative incentivanti e di premialità.
Sotto il profilo operativo, la semplificazione introdotta rispetto alle precedenti versioni del Regolamento riguarda prevalentemente le modalità di raccolta e di gestione di questi piccoli RAEE. Innanzitutto il ritiro dei rifiuti può essere fatto anche in un luogo che si trova in “prossimità immediata” del punto vendita, non necessariamente all’interno dello stesso. Lo svuotamento deve essere fatto “ogni sei mesi o in alternativa quando il quantitativo raggruppato raggiunge complessivamente i 1.000 kg e, in ogni caso, la durata del deposito non può superare un anno”. I RAEE così raccolti possono essere trasportati in modalità semplificata in un centro accreditato per il riutilizzo, in un centro di raccolta, in un impianto oppure in un centro di “raccolta e restituzione” gestito dai produttori.
Allegato 1_DM RAEE Uno contro Zero

adminRitiro gratuito dei RAEE
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Gestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità

Gestione abusiva rifiuti: art. 256 Dlgs. 152/2006
Cass. pen. 8195/2016 – condotta occasionale e responsabilità
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Nadia Tosello


La Sentenza della Cassazione penale precisa, con interpretazione restrittiva, la responsabilità e l’ambito di applicazione dell’art. 256 Dlgs. 152/2006.
Nel caso esaminato veniva imputato del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera a) del D. Lgs. n. 152/2006 un soggetto che, in assenza di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, raccoglieva, trasportava e rivendeva in due occasioni rottami metallici ad un’impresa del settore in quantitativi ben superiori continua lettura articolo cass. penale 

adminGestione abusiva rifiuti: condotta occasionale e responsabilità
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