Deposito temporaneo – luogo di produzione rifiuti

Luogo di produzione dei rifiuti – deposito temporaneo
Diversa titolarità dell’area di produzione e deposito – Cass. penale 16441/2017
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Requisito per poter considerare il deposito come temporaneo è che il luogo di deposito sia “funzionalmente collegato al luogo di produzione di rifiuti”.
La sentenza della Cassazione precisa che il deposito temporaneo … leggi articolo “luogo di produzione rifiuti

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Rimozione rifiuti a carico proprietario incolpevole


Rimozione rifiuti a carico del proprietario incolpevole
Nessun obbligo di recintare il fondo- TAR Bari n. 287/2017
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


La sentenza del TAR Bari n.287/2017 ribadisce che l’amministrazione non può imporre la rimozione dei rifiuti sul proprietario del sito solo per la qualità di proprietario.
L’amministrazione deve compiere la necessaria istruttoria.
La chiusura del fondo o la recinzione è una mera facoltà del proprietario (art. 841 c.c.).
L’esistenza dell’elemento ………continua lettura articolo 

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Albo Gestori Ambientali: modulistica

Albo gestori Ambientali: modulistica gestione semplificata
pubblicata in Gazzetta Ufficiale
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La nuova modulistica per l’iscrizione all’albo gestori ambientali per la procedura semplificata del 22.2.2017 è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale del 15.3.2017
Leggi www.albonazionalegestoriambientali.it/download/it/deliberecomitatonazionale/074-Del03_22.02.2017.pdfhtt

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Sottoprodotti: chiarimenti Mini. Ambiente e Unioncamere

Sottoprodotti: chiarimenti al decreto 264/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Unioncamere, in data 8 marzo 2017, ha trasmesso a tutte le Associazioni di categoria, un’informativa contenente la comunicazione che è stata trasmessa alle Camere di commercio e la nota del Ministero dell’Ambiente recante alcuni chiarimenti interpretativi in merito al decreto 13 ottobre 2016 n. 264.
Per quanto riguarda l’elenco dei produttori ed utilizzatori da istituire presso le Camere di commercio si chiarisce come tale disposizione non introduce …continua lettura articolo
Leggi Allegato I_ MATTM(nota 3084)_ requisiti_sottoprodotti
Leggi Allegato II_U_5184_sottoprodotti_dopo_nota_MATTM

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Decreto Min. Ambiente: mozziconi e rifiuti di piccole dimensioni

Decreto Ministero Ambiente del 15 febbraio 2017
Disposizioni in materia di rifiuti di prodotti da fumo e di rifiuti
di piccolissime dimensioni.
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Lotta ai mozziconi e ai rifiuti di piccole dimensioni abbandonati dai cittadini. Il legislatore era già intervenuto riformando il Dlgs. 152/2006 e prevedendo sanzioni per coloro che abbandonano per la strada mozziconi di sigarette, fazzoletti, gomme da masticare. Il decreto pubblicato nella Gazzetta del 6.3.2017 si occupa solo delle sanzioni ovvero di come ripartirle all’interno delle amministrazioni.
A dire il vero ci si chiede se mai qualcuno è stato sanzionato per aver gettato per le strade un fazzoletto di carta laddove il degrado imbarazzante delle nostre città non testimonia certo l’intervento sanzionatorio della pubbliche amministrazioni. Amministrazioni che non intervengono per problematiche ben più gravi. Tuttavia quando si tratta di incamerare denaro il legislatore provvede.
Il Decreto prevede l’installazione di “contenitori”; forme di pubblicità sul danno che all’ambiente procura chi getta mozziconi; campagne informative ed altro ma si dimentica di gestire la questione nei luoghi privati ad uso pubblico, ad esempio. Le amministrazioni che non hanno denaro neppure per ripulire le strade dovranno provvedere ad installare “raccoglitori” che per esperienza diventano punti ricolmi e straripanti di rifiuti di ogni genere spesso dimenticati dalle amministrazioni.
Leggi decreto “mozziconi

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Mille proroghe …è Legge

Mille proroghe: DL 244/2016 convertito in Legge 19/2017
Art. 12 proroghe ambientali
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’art. 12 del Decreto Milleproroghe risulta confermato dalla Legge 19/2017.
L’art. 11 del DL 101/2013 (L. 125/2013) – Semplificazione e razionalizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e in materia di energia risulta così modificato (parte in blu) ai commi 3 bis e 9 bis:

3-bis. Fino alla data ...continua lettura art. 11 milleproroghe
Leggi DL 244/2016 convertito milleproroghe
adminMille proroghe …è Legge
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Tracciamento e pesatura rifiuti: Decreto 16.2.2017

Contributi per le PMI – pesatura rifiuti – termine per l’accesso ai contributi
Decreto 16.2.2017
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazz. Uff. 27.2.2017 il Decreto 16.2.2017 del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Fissazione del termine per la presentazione delle domande d’accesso ai contributi per l’acquisto da parte di piccole e medie imprese di
impianti, macchinari e attrezzature finalizzati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e
pesatura dei rifiuti.
Leggi Decreto 17.2.2017 -incentivi imprese
 

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Regolamento per compostaggio – DM 266/2016

Rifiuti: compostaggio rifiuti organici – DM 266/2016
Pubblicato il Regolamento n.  266/2016
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


Pubblicato ieri 23.2.2017, in Gazzetta Ufficiale il Regolamento recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunita’ di rifiuti organici ai sensi dell’articolo 180, comma 1-octies, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, cosi’ come introdotto dall’articolo 38 della legge 28 dicembre 2015, n. 221.
Il DM sarà vigente al 10-3-2017
Vai alla lettura del DM 266.2016
Vai alla lettura degli allegati  da 1 a 6

 

adminRegolamento per compostaggio – DM 266/2016
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Sottoprodotti: pubblicato il Regolamento n. 264.2016

Sottoprodotti: Decreto 13 ottobre 2016, n. 264

A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15.2.2017  il
Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti.

Il Regolamento avrà vigenza dal 2.3.2017

Vai alla lettura del Regolamento Decreto 264.2016
 

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Sistri: nuova gara

Sistri: Nuova gara per affidamento sistema
Una storia infinita
A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri e Dario Giardi


Sul portale www.consip.it, il 1 febbraio 2017 è stato pubblicato un avviso inerente la riaggiudicazione della gara per la concessione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti meglio noto come Sistri.
La nuova aggiudicazione, arriva dopo che la prima, datata 4 agosto 2016, era stata annullata in autotutela, come si evince dalla sentenza Tar Lazio 6 febbraio 2017, n. 2000.
L’annullamento in autotutela era giunto in seguito alla richiesta di sospensione e annullamento …..Leggi articolo Sistri 
Leggi anche: Sistri e decreto milleproroghe

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Amianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30

Amianto, un vicino insidioso…
Convegno organizzato dal Comune di Vicenza – gratuito – Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
con la partecipazione di  Studio Legale Ambiente


Convegno organizzato dal Comune di Vicenza con la partecipazione di diverse professionalità a testimoniare l’approccio diversificato che la questione “amianto” richiede. Iscriviti al Convegno.
LOCANDINA Amianto Vicenza

adminAmianto, un vicino insidioso: CONVEGNO, Vicenza, Giovedì 23.2.2017 ore 14.30
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Sottoprodotto: La vendita non esclude la natura di rifiuto

Sottoprodotto: la vendita non esclude la natura di rifiuto
Cassazione penale 5442/2017 – segatura, truciolati, scarti lavorazione del legno…..
Cassazione penale 15447/2015 – scarti di lavorazione odontoiatrica, protesi
 A cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


L’interpretazione sulla natura di rifiuto è estensiva: nel dubbio e in mancanza d’ indicazioni certe il bene si presume rifiuto e deve essere gestito con le modalità indicate nel Dlgs. 152/2006 (a tutela dell’ambiente). Tuttavia la pratica e le esigenze degli operatori non vanno di pari passo con la “Legge” e tanto più con le decisioni della magistratura spesso lontane dalle esigenze quotidiane.
Non si può negare infatti … continua lettura articolo sottoprodotto

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Linee Guida ISPRA: quando è escluso il trattamento per i rifiuti in discarica?

Linee Guida ISPRA: criteri tecnici trattamento escluso prima della discarica
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente


Sul sito Ispra sono stati pubblicati i criteri tecnici voluti dal’articolo 48 della L. 221/2015, che, cita l’Ispra: ” integrando l’articolo 7 del d.lgs. 36/2003, affida all’ISPRA il compito di individuare i criteri tecnici da applicare per stabilire quando il trattamento dei rifiuti prima dello smaltimento in discarica non è necessario.
L’ISPRA, in collaborazione con le agenzie, ha dato attuazione alla citata disposizione, predisponendo la presente linea guida che è finalizzata a fornire criteri tecnici di supporto all’implementazione dell’articolo 7 comma 1, lettera b), del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, relativo al pretrattamento dei rifiuti da allocare in discarica.”
Clicca per la lettura del documento 145_2016_Manuali e Linee Guida_Discariche_legge 221_2015

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Rifiuti: responsabile "incolpevole"

Proprietario “incolpevole” e abbandono dei rifiuti
TAR Sicilia (Palermo) 2675 del 21.11.2016
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Il caso esaminato dal TAR Sicilia si pone nel solco della precedente giurisprudenza.
La mera conoscenza dell’abbandono di rifiuti sul proprio terreno non concreta di per se’ la colpa. Tuttavia la mera conoscenza si tramuta in consapevolezza /colpevole laddove s’impone l’ordinaria diligenza di adottare le misure idonee ad evitare l’illecito. Tale struttura dilata la responsabilità.
Il TAR Sicilia (Palermo) n. 2675/2016 rileva la “colpa” e dunque l’omessa diligenza nel fatto che l’Ente proprietario del terreno (RFI) interessato da abbandono di rifiuti da parte di terzi era già a conoscenza di precedenti abusivi sversamenti di rifiuti. Nel caso in esame la rete Ferroviaria Italiana SPA era già a conoscenza degli sversamenti e dunque “consapevole” ovvero colpevole di non aver attuato le misure per evitare l’abbandono di rifiuti sull’are di proprietà. Scrive il TAR Sicilia, citando proprio le sentenze sopra riferite: A fronte di detta consapevolezza, l’assenza di vigilanza o di accorgimenti atti a scongiurare il reiterarsi di possibili analoghi illeciti versamenti di materiali di risulta da parte di terzi nell’area di propria pertinenza integra, ad avviso del Collegio, una condotta colposa da parte del proprietario dell’area. Al riguardo va richiamata la condivisibile giurisprudenza secondo cui il requisito della colpa postulato dall’art. 192 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006 ben può consistere nell’omissione degli accorgimenti e delle cautele, anche di ordine civilistico, che l’ordinaria diligenza, accortezza ed attenzione suggeriscono per assicurare un’efficace protezione ambientale dell’area (Cfr. Cons. di Sato – Sez. IV 13/1/2010 n. 84; Cass. Sez. Un. 25/2/2009 n. 4472; TAR Trentino Alto Adige – Sez. I – 2/11/2011) soprattutto nei casi, come quelli in specie, tali omissioni siano colpevolmente mantenute anche a fronte di precedenti sversamenti abusivi di rifiuti e della successiva bonifica nell’area privata.

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Rifiuti: MUD 2017

Rifiuti: Mud 2017
segnalazione a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


Quest’anno non è atteso alcun DPCM riguardo alla dichiarazione Mud perché non è  necessario un nuovo provvedimento. Si ricorda, infatti, che il DPCM 21/12/2015, che a sua volta confermava il DPCM precedente, all’articolo 1, comma 2, prevedeva espressamente che “il modello allegato al decreto di cui al punto precedente sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro la data prevista dalla legge 25 gennaio 1994, n.70 e cioè entro il 30 aprile di ogni anno, con riferimento all’anno precedente e sino alla piena entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  (SISTRI).
Non essendo ancora pienamente operativo il Sistri, vista la recente proroga del “doppio regime” (con conseguente slittamento del quadro sanzionatorio al 1 gennaio 2018) avvenuta ad opera del Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 cd. Milleproroghe, anche per l’anno 2017 si conferma il Modello utilizzato nel 2016 ovvero quello previsto dal D.P.C.M. 17 dicembre 2014, pubblicato nel S.O n. 97 alla G.U. n. 299 del 27 dicembre 2014, per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile 2017, con riferimento all’anno 2016.
Eventuali informazioni aggiuntive alle istruzioni riportate in Allegato al D.P.C.M. 17/12/2014 saranno rese disponibili sui siti internet del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’ISPRA, dell’Unioncamere, di Infocamere e di Ecocerved.
Per la trasmissione telematica si fa presente che l’accesso all’area di login, contenente le informazioni e il software per la presentazione del MUD 2016, è attualmente sospeso. Ecocerved, sul proprio sito dedicato http://mud.ecocerved.it/, informa che il servizio sarà riattivato nelle prime settimane del 2017, con le informazioni aggiornate.

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Sistri e decreto "milleproroghe"

Sistri – rinvio al 31.12.2017 applicazione sanzioni
DL n. 244/2016 – pubblicato decreto “milleproroghe”
Segnalazione a cura Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Dario Giardi


 L’art. 12 del decreto milleproroghe (DL 30.12.2016 n. 244) riscrive l’art. 3bis e 9bis del DL 101/2013 con riferimento al Sistri.
In Gazzetta Ufficiale n.304 del 30-12-2016 è stato pubblicato il Decreto Legge 30 dicembre 2016, n. 244 recante “Proroga e definizione di termini” cd. Milleproroghe.
L’articolo 12, che riguarda le disposizioni in materia ambientale, rinvia l’applicazione delle sanzioni previste dal Sistri. Fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario (individuato dalla procedura ad evidenza pubblica indetta da Consip) e comunque non oltre il 31 dicembre 2017, continueranno ….continua lettura articolo 2017 sistri

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DM n. 228/2016 : regolamento verbali sanzioni A.I.A.

Regolamento per la compilazione dei verbali relativi alle sanzioni amministrative ex art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 – DM Ambiente n. 228/2016
segnalazione a cura di studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 15.12.2016 con vigenza dal 30.12.2016 il Regolamento che indica le modalità di compilazione dei verbali di accertamento relativi alle sanzioni e violazioni di cui all’art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 (Sanzioni – A.I.A.)
Leggi schema verbale – DM 17.10.2016 n. 228

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Convegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni

Studio Legale Ambiente ringrazia coloro che hanno partecipato al Convegno tenutosi a Vicenza, Lunedì 12.12.2016 su Amianto e FAV – tutele e responsabilità.
Si pubblicano le diapositive degli interventi tenuti dai relatori; diapositive dedicate solo agli iscritti all’incontro e accessibili tramite password che verrà comunicata dalla segreteria di Studio Legale Ambiente.
Relazione/diapositive intervento avv. Cinzia Silvestri – Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento dott. Cornale Amianto e FAV 
Relazione/Diapositive intervento Ing. Gallian 1 Amianto e FAV 
Relazione/diapositive intervento Ing. Gallian Amianto e FAV 

adminConvegno: Amianto e FAV, 12.12.2016 – relazioni
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Trasporto occasionale rifiuti: è reato

Trasporto occasionale rifiuti: è reato
Cass. penale 48574/2016 – segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


La Cassazione penale n. 48574/16 ritorna sulla dibattuta questione del trasporto occasionale di rifiuti stabilendo che tale condotta integra il reato di cui all’art. 256 comma 1 Dlgs. 152/2006 che prevede alla lettera a) la pena dell’arresto da 3 mesi a 1 anno o l’ammenda da € 2600 a € 20.000 se si tratta di rifiuti non pericolosi (come nel caso trattato in sentenza).
Recita la Cassazione: “…Ai fini della configurabilità del reato di trasporto non autorizzato di rifiuti propri non pericolosi di cui all’art. 256, comma 1, lett. a), del cit. d.lgs. è sufficiente anche una condotta occasionale. Difatti detto reato ha natura istantanea e si perfeziona nel momento in cui si realizza la singola condotta tipica.
Discende da ciò che per trasporti episodici, occasionali di rifiuti non pericolosi, le imprese che li producono, pur non essendo tenute all’obbligo di iscrizione nell’albo nazionale gestori ambientali, anziché provvedere al trasporto con mezzi propri, debbono rivolgersi ad imprese esercenti servizi di smaltimento, regolarmente autorizzate ed iscritte all’albo gestori ambientali; per contro, l’esecuzione del trasporto di rifiuti con mezzi propri e non autorizzati integra una condotta comunque riconducibile alla previsione sanzionatoria cui all’art. 256, comma 1, lettera A, del d. Igs. 152 del 2006.
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A.I.A.: modifica non sostanziale

A.I.A.: Modifica non sostanziale passare da smaltimento (D10) a recupero (R1)
TAR Bolzano n. 294/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri


Merita segnalazione la sentenza del TAR Bolzano che respinge le doglianze delle associazioni ambientaliste che si erano opposte al passaggio da smaltimento a recupero dell’impianto d’ incenerimento di Bolzano come mera modifica non sostanziale.
Oggetto d’ impugnazione è la modifica non sostanziale dell’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di rifiuti residui di Bolzano dell’APPA di Bolzano.
Ciò che colpisce è che in genere ogni richiesta di modifica, anche la più blanda, viene classificata come sostanziale dalla amministrazione per  la maggiore tutela che impone la modifica sostanziale. Si consideri inoltre che la modifica sostanziale impone  costi maggiori ovvero il versamento di un obolo non proprio simbolico. Tant’è che spesso il contenzioso si apre proprio sull’eccesso di tutela in cui s’ impone la modifica sostanziale anche quando non dovuta.
Ebbene nel caso..continua lettura articolo Tar Bolzano 294/2016 

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Bonus Amianto: DM 15.6.2016

Bonifiche Amianto: agevolazioni
Dal 16 novembre possibilità di chiedere “credito d’imposta”
segnalazione a cura Studio Legale Ambiente


L’agevolazione (credito imposta) riguarda la bonifica di beni e strutture produttive. Dal 16 novembre è possibile infatti chiedere agevolazioni per la rimozione dell’amianto come precisato dal DM del 15.6.2016 pubblicato in Gazzetta uff. il 17.10.2016. . Accedono alle agevolazioni quelle imprese che abbiano sostenuto spese di bonifica dal 1.1.2016 ed il 31.12.2016 per una spesa minima di € 20mila ad un massimo di 400mila.  L’attività deve essere inserita in un piano di lavoro ex art. 256 Dlgs. 81/2008 (lavori di demolizione o rimozione dell’amianto).
Leggi DM amianto 
Iscriviti al Convegno-Amianto e FAV 12.12.2016 Vicenza-locandina

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Inceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016

Inceneritori: pubblicato DPCM del 10.8.2016
segnalazione Studio Legale Ambiente


Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 5.10.2016 il DPCM del 10.8.2016 relativo alla “Individuazione della capacita’ complessiva di trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonche’ individuazione del fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati….”.
Leggi DPCM inceneritori 
Leggi Tabelle A,B,C
Leggi Allegati 1,2,3 e appendice 

adminInceneritori: pubblicato DPCM 10.8.2016
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Navi da crociera e carburante "sporco"

Navi da crociera e carburante “sporco”: Tribunale di Venezia condanna
Combustibili per uso marittimo – la nave da Crociera è servizio “di linea”
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Margherita Pepe


Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 20.09.2016, si è pronunciato in merito alla qualificazione delle navi da crociera ai fini della corretta applicazione della normativa sui combustibili per uso marittimo utilizzabili.
La Capitaneria del Porto di Venezia, a seguito di analisi di laboratorio, rilevava che la nave da crociera di una nota compagnia utilizzava carburante con tenore di zolfo del 2,80%, (carburante “sporco”) …continua lettura articolo -navi-crociera

adminNavi da crociera e carburante "sporco"
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Rifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova

Rifiuti: riutilizzo materiale – onere della prova
Il riutilizzo del materiale che esclude la natura di rifiuto deve essere provato – Cass. Pen., Sez. III, n. 38826/2016
a cura di Studio Legale Ambiente – Cinzia Silvestri – Nadia Tosello


La pronuncia della Corte di Cassazione Penale in commento affronta la questione dell’onere della prova circa il riutilizzo del materiale calcareo derivante dal recupero di una cava; intendendo per riutilizzo il reimpiego da parte del produttore o di terzi di una sostanza o di un oggetto nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, secondo la definizione di cui all’art. 184 bis, comma 1, lettera b), del D. Lgs. n. 152/2006.
In particolare, agli imputati era stata contestata la violazione continua lettura articolo – riutilizzo-prova

adminRifiuti: riutilizzo materiale e onere della prova
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